DOCENTI A RISCHIO
Data: Lunedì, 23 febbraio 2009 ore 17:10:14 CET
Argomento: Rassegna stampa


Di fronte al taglio, previsto per il prossimo anno, di 40 mila docenti e 15 mila Ata, si inventa l’elisir di spostare risorse dai progetti inutili per sostenere l’organico che, nonostante i circa 30 mila pensionamenti, è destinato a contrarsi. Altro stratagemma, dopo il rifiuto della Cgil-scuola di firmare il Ccnl, sarebbe l’appello a ritrovare l’unità sindacale, mentre all’Invalsi (l’Istituto di valutazione) si stanno avviando le norme per la valutazione dei dirigenti scolastici, a partire dal settembre 2010, ma sulle cui modalità però già si sentono mugugni.

Eppure dovrebbe partire proprio dall’esame delle singole istituzioni scolastiche il successivo avvio alla valutazione dei docenti e dell’efficacia dell’azione educativa, compresa la gestione dei fondi e del personale. In ogni caso da qualunque prospettiva la si veda, a scuola c’è sempre qualcosa che non quaglia con delle particolarità che incantano, come l’ultima che vede coinvolte le scuole del Friuli dove, allargando il campione, si scopre che i 1.578 allievi esaminati secondo i parametri Ocse-Pisa risultano "nella fascia dell’eccellenza a livello europeo".

Domanda: perché da quelle parti questi picchi positivi e nel resto del Paese c’è il tracollo? E non solo, ma nel Nord est mancano pure docenti nelle discipline tecnico-scientifiche, mentre nel mezzogiorno rischiano il posto perfino i docenti di ruolo in esubero che, se non verranno confermanti entro due anni, vedranno il fondo della disoccupazione. Con ogni probabilità il dibattito si dovrebbe spostare su questo fronte e finirla con ritrovati demagogici che alla fine portano malore, come sta avvenendo di questi tempi dove, allo smarrimento dei docenti, si uniscono altri dati raccolti questa volta dall’Asasi (associazione delle scuole siciliane) secondo cui 1 insegnante su 7 non lavorerebbe per vari motivi, ma tutti consentiti dalla legge: distacchi, permessi, malattie, ecc.

Ricerca encomiabile ma capziosa se scandalizza finanche la ministra Gelmini, in un panorama nel quale, per esempio, non si sa a chi e come dovrebbero giustificare effettivamente i presidi le loro assenze e perché i deputati possano godere di quegli stessi diritti più altri ancora ma su cui il vigile Brunetta tace. Per favore allora, non sparate sempre sui medesimi pianisti benché siano stati loro a fornire ai detrattori, col diploma, l’arma per le 40 pugnalate.

PASQUALE ALMIRANTE (da www.lasicilia.it)







Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-14476.html