TuttoscuolaNEWS n. 123
Data: Lunedμ, 27 ottobre 2003 ore 10:21:38 CET Argomento: Comunicati
N. 123, 27 ottobre 2003
SOMMARIO
1. Il crocifisso e gli altri (tra cui 100 mila alunni musulmani) 2. Chador in aula. L'Italia come la Francia? 3. Insegnamento della religione cattolica: in arrivo i nuovi programmi 4. Insegnanti dei professionali: no alla regionalizzazione 5. I dati del Miur confermano: sciopero per le pensioni riuscito
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le altre notizie di TuttoscuolaFOCUS n.27/123:
- 8 milioni di alunni si avvalgono dell'IRC - Prossimo il bando di concorso per il ruolo dei docenti di religione - Punto per punto: l'UDC scopre le sue carte - Due o tre: il vicario dov'e'? - Invalsi: dati della maturita' e prove di riforma
E poi tutte le scadenze aggiornate della scuola nella rubrica TuttoscuolaMEMORANDUM
Per consultarle: http://www.tuttoscuola.com/focus ____________________________________________________________
Le scadenze in TuttoscuolaMEMORANDUM di questa settimana:
27-28 ottobre Convegno europeo "Sviluppo capitale umano" Milano 29-31 ottobre - Convegno europeo "Valutazione sistemi istruzione e formazione" Frascati 30 ottobre Formazione per responsabili di direzione scuole paritarie 30 ottobre 2003 Insediamento commissione elettorale per rinnovo RSU 31 ottobre - Elezioni dei rappresentanti degli Studenti nelle Consulte 31 ottobre Rinnovo consigli di classe, interclasse e intersezione 31 ottobre Slitta termine per approvazione programma annuale 31 ottobre borse di studio e prestazioni ENAM 31 ottobre Candidature progetto pilota valutazione del servizio scolastico 2-4 novembre Audizione degli studenti disabili al Parlamento europeo 10 novembre RSU: termine ultimo di presentazione delle liste elettorali 10 novembre ENAM: soggiorni invernali 2003
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1. Il crocifisso e gli altri (tra cui 100 mila alunni musulmani)
La sentenza del tribunale di L'Aquila sull'esposizione del crocifisso nelle aule scolastiche ha riportato i toni aspri di una polemica mai sopita e che certamente non aiuta a creare un clima sereno e di tolleranza come da molte parti si auspica. E' un problema che in Italia e' stato affrontato e risolto in piu' occasioni: vi sono state negli anni prese di posizione del Consiglio di Stato, della Cassazione e dell'Avvocatura dello Stato che hanno tutte confermato la piena vigenza dell'art. 118 del Regio decreto n. 965 del 1924, che recita: "ogni istituto ha la bandiera nazionale; ogni aula, l'immagine del Crocifisso e il ritratto del Re". Ma ora l'esplosione del fenomeno degli immigrati ripropone con scottante attualita' la "vexata quaestio". E il provvedimento d'urgenza, in attesa di un giudizio di merito, del giudice Montanaro che impone la rimozione del simbolo cristiano dall'aula della scuola statale "Antonio Silveri" di Ofena (Aq) e' destinato ad alimentare ulteriori polemiche sul tema dell'immigrazione. Partiamo dai numeri. Del forte incremento del numero di alunni stranieri nelle nostre scuole abbiamo gia' detto nelle scorse settimane (v. TuttoscuolaNEWS n. 121 e 122). Sono passati in cinque anni da 70 mila a 232 mila (il 3% del totale della popolazione scolastica). Ma quanti di questi sono di religione non cristiana, e quindi potenzialmente "allergici" - secondo qualcuno - al crocifisso? 127 mila. E sono anch'essi in rapida crescita (l'anno scorso erano un quarto in meno). Buddisti, induisti, scintoisti, ma soprattutto musulmani: hanno sfondato quest'anno il muro dei centomila i seguaci di Maometto che affollano le aule italiane ( http://www.tuttoscuola.com/ts_news_123-1.doc ). L'anno scorso erano 19 mila in meno e nel 2010 potrebbero essere in base alle proiezioni, piu' di 200 mila.
2. Chador in aula. L'Italia come la Francia?
Studenti di 189 nazionalita' diverse affollano le scuole italiane, con una forte comunita' musulmana di oltre 100 mila alunni. A leggere questi dati non e' tanto o solo la questione del crocifisso a far riflettere. Tra quanto si affaccera' anche in Italia il problema del velo islamico tra i banchi di scuola, da 15 anni fonte di polemiche in Francia? Oltralpe e' diventato un caso nazionale: il governo e' ormai in imbarazzo, vorrebbe evitare di ricorrere a una legge ma il premier Raffarin non la esclude piu'. La "guerra del chador", che oppone allieve che si presentano in classe con il velo islamico e insegnanti restii ad accettarle, caratterizza da molti anni le cronache scolastiche francesi. Nel '94, di fronte al moltiplicarsi di scioperi e proteste, il ministero dell'Educazione ha emanato un provvedimento (la cosiddetta "circolare Bayrou", dal nome del ministro dell'epoca) che proibisce agli studenti di indossare nelle scuole pubbliche "simboli religiosi ostentatori, che costituiscano in se stessi elementi di proselitismo''. Ma la circolare non ha certo risolto il problema e il governo pensa adesso a una legge che regolamenti la spinosa materia. E in Italia? Per ora il fenomeno e' limitato, ma l'esperienza francese dovrebbe indurre la societa' italiana a porsi per tempo il problema. Non e' insomma solo la controversia sulla legittimita' dell'esposizione del crocifisso in aula a rendere pressante la questione dell'integrazione e dell'educazione interculturale.
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3. Insegnamento della religione cattolica: in arrivo i nuovi programmi
Mentre scoppia la polemica sul crocifisso, si chiarisce come cambiera' l'insegnamento della religione cattolica con la riforma. Nelle "Indicazioni nazionali per i piani di studio personalizzati", allegate allo schema di decreto legislativo per l'attuazione della riforma Moratti per la scuola dell'infanzia e per il primo ciclo di istruzione, mancavano soltanto gli obiettivi specifici di apprendimento per la religione cattolica. Nell'apposito paragrafo, infatti, risultava questa dicitura: "Si rimanda alle Indicazioni vigenti o a quelle che saranno indicate d'intesa con la Cei". Ora quel vuoto e' stato colmato per la scuola dell'infanzia e per la scuola primaria. Il ministro Moratti e il cardinale Camillo Ruini per la CEI hanno sottoscritto il protocollo d'intesa con il quale sono stati definiti gli "Obiettivi specifici di Apprendimento per l'Insegnamento della Religione Cattolica (IRC)" della Scuola dell'Infanzia e della Scuola Primaria (quelli per la scuola secondaria arriveranno dopo). La firma corona il lavoro di preparazione - come si legge nel comunicato stampa del Miur - che ha tenuto conto degli Obiettivi specifici delle altre discipline e soprattutto del "Profilo educativo, culturale e professionale dello studente alla fine del primo ciclo di istruzione (6-14 anni)", senza perdere di vista la specificita' dell'IRC". Ora le "Indicazioni nazionali" - attualmente all'esame delle Commissioni di merito in Parlamento in quanto parte integrante dello schema di decreto legislativo per il primo ciclo di istruzione - potranno essere integrate e completate dagli obiettivi specifici dell'IRC.
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4. Insegnanti dei professionali: no alla regionalizzazione
Solo il 48,6% degli insegnanti che prestano servizio negli attuali Istituti professionali di Stato (IPS) sarebbe disponibile a continuare ad insegnarvi qualora essi fossero inseriti nel costituendo "secondo canale", ma di questi solo il 4% lo farebbe "in ogni caso". Il 35,1% si dichiara invece indisponibile. E' quanto risulta da una recente ricerca condotta dall'ISFOL su un campione di 1.680 docenti degli IPS ( http://www.tuttoscuola.com/ts_news_123-3.doc ). Le cose cambierebbero, pero', se agli insegnanti utilizzati nel secondo canale (che la riforma Moratti definisce "sistema di istruzione e formazione professionale") fosse garantito il mantenimento dello status di dipendenti dell'amministrazione statale, con le relative garanzie contrattuali (classi di concorso nazionali, diritto al trasferimento nel canale liceale). In tal caso il 65,6% si renderebbe disponibile. A questo punto diventera' determinante, nei prossimi mesi, la scelta che il ministro Moratti dovra' compiere tra un modello di "secondo canale" forte e articolato, nel quale trovino spazio e opportunita' di sviluppo non solo gli IPS, ma anche buona parte degli Istituti tecnici (quelli che non si licealizzano), ed un modello debole, costruito essenzialmente sulle ceneri dell'ex formazione professionale regionale. Per ora le "Intese" realizzate tra lo Stato e le Regioni per sperimentare i "percorsi professionali", il cui testo e' reperibile nel sito del MIUR (www.istruzione.it), sembrano andare in direzione del modello debole, a forte dominanza progettuale e gestionale delle Regioni, e per ora anche privo di standard nazionali, che sarebbe stata "cosa buona e giusta" predisporre prima dell'avvio dei percorsi in previsione del riconoscimento a livello nazionale e non piu' regionale della qualifica professionale, nonche' dei crediti utili all'eventuale prosecuzione degli studi. Attualmente, secondo le dichiarazioni del Ministro Moratti, "sono in uno stadio avanzato i lavori dei gruppi tecnici nei quali operano congiuntamente il nostro Ministero, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e le regioni per la definizione degli standard nazionali dei percorsi sperimentali, che saranno condivisi con tutte le parti sociali e le parti datoriali".
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5. I dati del Miur confermano: sciopero per le pensioni riuscito
Secondo i dati parziali, rilevati dal Ministero dell'Istruzione nella stessa mattinata dello sciopero generale di venerdi' 24 ottobre, la partecipazione del personale scolastico e' stata del 43,59%. Allo sciopero generale contro il progetto governativo di riforma pensionistica, indetto dai sindacati Cgil, Cisl, Uil, Confsal, Ugl, Cisal, Cib-unicobas, Cobas, Sin-cobas, Gilda nazionale degli insegnanti, Cobas/scuola, a cui hanno aderito Cgil/scuola, Cisl/scuola, Uil/scuola, Snals/Confsal, Cossma, il personale della scuola ha partecipato in misura molto alta. In particolare, secondo il comunicato del Miur, nelle 5.902 scuole rilevate hanno scioperato 237.246 dipendenti, tra docenti e personale Ata. Per i sindacati della scuola lo sciopero e' pienamente riuscito. Secondo la Cgil-scuola la partecipazione e' stata di circa il 70% con punte che hanno toccato l'85%. Sempre secondo il sindacato diretto da Enrico Panini, "l'iniziativa di lotta proseguira' nelle prossime settimane e, per respingere la controriforma della scuola che penalizza fortemente la scuola pubblica, verranno unitariamente lanciate specifiche iniziative di mobilitazione nel mese di novembre". E' un annuncio di un autunno che potrebbe essere molto caldo nella scuola e che potrebbe saldarsi con le imminenti occupazioni stagionali degli istituti superiori da parte degli studenti.
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Ed ecco le altre notizie di TuttoscuolaFOCUS n.27/123:
8 milioni di alunni si avvalgono dell'IRC
Il tasso di interesse e di partecipazione all'insegnamento della Religione cattolica (IRC) rimane alto, anzi altissimo. Studenti italiani molto interessati alla religione? Non in modo uguale, come si puo' rilevare dai dati ministeriali sulle situazioni regionali (.) http://www.tuttoscuola.com/focus
Prossimo il bando di concorso per il ruolo dei docenti di religione
Il MIUR ha illustrato le procedure del bando del primo concorso per l'immissione in ruolo dei docenti di religione cattolica, secondo quanto previsto dalla legge n. 186 del 16 luglio 2003 (ampiamente illustrata e commentata in uno speciale su http://www.tuttoscuola.com ). Il bando, (.) http://www.tuttoscuola.com/focus
Punto per punto: l'UDC scopre le sue carte
L'UDC organizza a Roma il 30 ottobre un incontro a inviti sui problemi della scuola. Il convegno sembra voler annunciare un confronto a tutto campo sulla politica scolastica del Governo. Sara' l'on. Beniamino Brocca (.) http://www.tuttoscuola.com/focus
Due o tre: il vicario dov'e'?
Come nel gioco delle tre carte, il docente collaboratore vicario del capo d'istituto appare o scompare dalle norme del contratto nazionale della scuola. Per qualcuno c'e' (.) http://www.tuttoscuola.com/focus
Invalsi: dati della maturita' e prove di riforma
"Dove sono finiti gli esiti della maturita' 2003?" E' il titolo di una notizia pubblicata la scorsa settimana sul notiziario quotidiano di tuttoscuola.com ( http://www.tuttoscuola.com ). Il nostro interrogativo ha avuto una prima risposta: (.) http://www.tuttoscuola.com/focus
E poi tutte le scadenze del prossimo mese, commentate e spiegate. Ecco gli argomenti di TuttoscuolaMEMORANDUM di questa settimana:
- Convegno europeo "Sviluppo capitale umano" - Milano - Convegno europeo "Valutazione sistemi istruzione e formazione" - Frascati - Formazione per responsabili di direzione scuole paritarie - Insediamento commissione elettorale per rinnovo RSU - Elezioni dei rappresentanti degli Studenti nelle Consulte - Rinnovo consigli di classe, interclasse e intersezione - Slitta termine per approvazione programma annuale - borse di studio e prestazioni ENAM - Candidature progetto pilota valutazione del servizio scolastico - Audizione degli studenti disabili al Parlamento europeo - RSU: termine ultimo di presentazione delle liste elettorali - ENAM: soggiorni invernali 2003
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