Sissini, ordinaristi e riservisti…quali i criteri delle future immissioni in ruolo?
Data: Venerdì, 10 ottobre 2003 ore 14:42:34 CEST
Argomento: Opinioni


Sissini, ordinaristi e riservisti…quali i criteri delle future immissioni in ruolo?

 

Il Ddl governativo avrà una reale efficacia? E i sindacati? Caldeggiano una soluzione salomonica che equipara ordinaristi e sissini in nome delle pari opportunità!!!-prof.ssa Silvana La Porta

 

Abbiamo già parlato del Ddl governativo che tenta in qualche modo di riequilibrare le sorti dei precari storici rispetto ai sissini. A parere di molti il DdL  non scalfirà minimamente le posizioni di consolidato privilegio dei sissini, relegando la gran parte dei precari iscritti nella III fascia delle GP nella condizione (questa volta definitiva) di abilitati di serie B senza prospettive di lavoro, e creerà ulteriore caos nelle GP con ingiusti scavalcamenti fra precari.

Io credo comunque che il governo abbia cercato come poteva di salvare capra e cavoli in una situazione a dir poco incresciosa.

Nel frattempo ci troviamo di fronte a tentativi di apparente mediazione da parte della CGIL.Ma tale “mediazione”, anziché basarsi su un principio fondamentale, quello del ripristino dei diritti acquisiti dai precari abilitati con concorsi riservati e ordinari, cancellati da una serie di provvedimenti iniqui, sembra essere indirizzata a garantire ulteriori spazi di privilegio per gli abilitati SSIS attraverso la creazione di un canale per l’accesso al ruolo a loro riservato.   Secondaria appare la questione principale: il fatto che a migliaia di abilitati con le previgenti norme sia stato cancellato il diritto al lavoro, il fatto che all’improvviso migliaia di insegnanti con anni di servizio si siano ritrovati disoccupati e senza prospettive di lavoro, o in attesa di supplenze temporanee, a causa degli scavalcamenti in III fascia.   Senza contare che la retrocessione significa anche perdita del diritto al ruolo, acquisito dopo anni e anni di servizio.

Questione prioritaria sembra invece essere ora diventata l’istituzione di un canale per l’accesso al ruolo dei sissini, ultima loro richiesta dopo aver ottenuto per due anni, a scapito degli altri abilitati, privilegi molto superiori a qualsiasi concepibile previsione.

Tale drammatica realtà, liquidata velocemente con il termine di “balletto dei punteggi” secondo quanto dichiarato da Gianfranco Dell’Agnese della CGIL di Pordenone, è tranquillamente accantonata, mentre si propone un ulteriore regalo agli abilitati SSIS in nome dell’equiparazione tra questi ultimi e i vincitori di concorso, in nome delle pari opportunità!

«La nostra proposta per la ripartizione delle cattedre libere tra i precari si articola con il 50% delle disponibilità da destinare ai precari storici in fascia alta nelle graduatorie permanenti degli abilitati, poi l’altra metà delle cattedre divisa equamente (al 25%) tra i vincitori dell’ultimo concorso ordinario e gli abilitati nei corsi universitari Ssis.   Subito da realizzare le nomine nel 2004 per la prima e seconda fascia delle graduatorie provinciali degli abilitati, mentre sarebbero da accantonare i posti per la terza fascia in attesa di un riequilibrio dei punteggi ai titoli.   Proposta in nome delle pari opportunità e della pace tra le due anime del precariato (sissini e supplenti storici), dopo il “balletto dei punteggi” in graduatoria.   Se baruffe e guerre intestine allontano i tempi delle assunzioni in ruolo, meglio una soluzione salomonica che equipara sissini e vincitori del concorso ordinario.» (Messaggero Veneto, 3 Ottobre 2003)

Sarebbe questa la soluzione salomonica?

A scapito di chi andrà tale operazione?

-     Ovviamente degli ordinaristi del 2000 i quali, già relegati agli ultimi posti delle GP, si vedono ridurre la percentuale destinata alle immissioni in ruolo sulla Graduatoria di Merito dal 50% al 25%;

-     Ovviamente dei riservatisti e, ancor più grave, degli ordinaristi del '90 inseriti in terza fascia (forse la CGIL non sa che sono ancora molti!) che, assurdamente, si propone di escludere dall'eventuale prossima tornata di assunzioni.

Infatti, con una quanto mai paradossale proposta, si rivendicano le immissioni in ruolo dalle Graduatorie Permanenti solo dalla prima e seconda fascia, dalla Graduatoria di Merito decurtata del 25% e da una graduatoria creata ad hoc per i sissini.

Spieghi la CGIL quale scala di valori e priorità adotta nell'assemblare in maniera così incoerente soluzioni rispondenti, nella migliore delle ipotesi, a logiche falsamente mediatrici e strumentalmente demagogiche.

Lo spieghi agli ordinaristi del '90, a quelli del 2000, agli abilitati con il riservato, che da anni attendono le immissioni in ruolo.

 

                        Silvana La Porta

(tratto da un comunicato stampa alle OO.SS.)

 

 







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