SCUOLA, UNA GUERRA SENZA VINCITORI
Data: Giovedì, 12 febbraio 2009 ore 11:35:18 CET
Argomento: Opinioni


Grande invenzione i messaggini via telefonino. Consentono una comunicazione rapida, efficace e in tempo reale. Ma proprio reale reale. Al punto che ti sembra di “assaporare” le situazioni descritte e narrate. Per esempio, qualche giorno fa,  me ne è arrivato uno in diretta da una delle scuole medie della nostra provincia. Scriveva una collega il seguente disperato testo: “Cara Silvana, oggi dalle scale della scuola ho sentito una collega urlare come pazza, perché un ragazzo della mia classe ha spinto violentemente una sua compagna, facendola arrivare a terra e provocandole forse la frattura di un dito…Ieri poi, durante gli ultimi minuti dell’ultima ora, in cui per fortuna non c’ero io, dalla finestra sono volati giù nel cortile quaderni, bottiglie, una scarpa e quant’altro. E questo sotto gli occhi esterrefatti dell’insegnante che invano tentava di fermarli, mentre i ragazzi sostenevano sfacciatamente che non stava intervenendo. Una cosa è certa:non ce la stiamo facendo più.”
Ora, alla lettura di questo lapidario messaggio, la domanda è: come si vive davvero nelle scuole italiane? In quale situazione sono costretti a operare i docenti? Insegnare in alcuni contesti è diventato davvero un lavoro ad alto tasso di rischio? Qualche settimana fa a Milano una  professoressa di scuola media, rea di aver rimproverato un'alunna, e' stata aggredita con pugni e schiaffi all'uscita di scuola da mamma e nonna della ragazzina, finendo all'ospedale; e non mancano molti altri casi di veri e propri assalti nei confronti dei malcapitati maestri.
Ma insomma, ci chiediamo, che tipo di professione è diventata oggi quella dell’insegnante? Si puo' caricare tutto sulla sua figura? In assenza dei genitori e di modelli di riferimento, il professore come può fronteggiare determinati casi limite? E chi lo ha preparato a ciò? I libri sui quali ha diligentemente studiato per anni? No, di certo no. La vita è davvero un’altra cosa. E la scuola, sul campo, anche.
La scuola, oggi, in questa società disastrata,  è davvero una guerra, signori miei. Con tanti vinti e, purtroppo, nessun vincitore.
 
Silvana La Porta






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