TEMPO DI ISCRIZIONI: L’esercito dei tredicimila sceglie il suo futuro.
Data: Martedì, 10 febbraio 2009 ore 01:16:52 CET
Argomento: Rassegna stampa


La scelta del tempo pieno nelle nuove iscrizioni sarà condizionata dalla presenza in organico dei docenti che possano assicurare l'orario prolungato. D'altro canto i tagli alle risorse finanziarie penalizzeranno principalmente le regioni del sud: cioè Puglia, Campania, Calabria e Sicilia. (da www.lasicilia.it)

 

È tempo di iscrizioni sia nella scuola dell’infanzia, di primo grado, come pure nella Media superiore. Da quest’anno le famiglie che iscriveranno i loro figli in prima media potranno scegliere l’orario di 30 ore oppure il tempo prolungato su 36 o 40 ore. Quest’ultima scelta però è condizionata alle risorse presenti nell’organico dell’istituto. Le conseguenze sono: l’orario di 30 ore è garantito a tutti, mentre per la frequenza su un orario che va dalle 36 alle 40 ore è necessario che la scuola abbia già in organico i docenti per assicurare l’orario prolungato.

In altri termini, per i dirigenti scolastici di un istituto comprensivo, che non ha classi a tempo pieno, nel segmento della scuola primaria o in quelle a tempo prolungato, nella secondaria di primo grado, risulterà quasi impossibile accontentare le nuove richieste di tempo prolungato o pieno. Di conseguenza, per avviare una nuova classe a tempo prolungato, occorrerà che, contemporaneamente, un altro istituto decida per la chiusura di una classe dello stesso tipo; la stessa motivazione è in vigore anche per il tempo pieno nella scuola primaria, cioè l’ex scuola elementare. Questo è senz’altro uno dei tanti aspetti negativi della riforma Gelmini, fatta solo di tagli.

A giudizio dei dirigenti scolastici, che nelle loro scuole hanno il tempo pieno, per esempio la Pestalozzi, questa modalità di costruzione dell’organico e del tempo-scuola finirà per penalizzare il Sud, in particolare quattro Regioni, cioè Puglia, Campania, Calabria e Sicilia, trattandosi delle quattro regioni dove vi è un minor numero di classi a tempo pieno.

«Stranamente - ha detto il prof. Santo Molino, che dirige l’istituto comprensivo Pestalozzi - si tratta delle quattro regioni dove vi è un minor numero di classi a tempo pieno. Lo Stato infatti darà meno risorse a dette quattro Regioni, che, fra l’altro, l’Europa ha collocato nell’obiettivo uno (progetti Pon e Por). In altri termini, mentre vengono chiesti all’Europa finanziamenti per le Regioni sottosviluppate, poi vengono fatti tagli notevoli e meno risorse. Nel centro e nel Nord vi è il 40 % di classi a tempo pieno (in Lombardia il 43,40 %) in Sicilia il 3%, che significa la perdita di 6.000 posti di lavoro».

Tanti problemi quindi per le famiglie che dovranno iscrivere i figli nella scuola secondaria di primo grado. Intanto, oltre 13.000 alunni che completeranno la scuola secondaria di primo grado entro il 28 febbraio dovranno scegliere la tipologia di istituto da frequentare nell’anno scolastico 2009-2010. Si tratta di una scelta senz’altro difficile ed impegnativa, dal momento che frequentare un segmento scolastico non corrispondente alle capacità dell’alunno potrebbe portare a notevoli ritardi sul percorso di studi.

Giustamente, rileva il provveditore agli studi Raffaele Zanoli, rivolgendosi ai genitori degli alunni che completeranno il primo ciclo di scuola di base, la famiglia in questa responsabile scelta dovrà quotidianamente dialogare a lungo con i loro figli, aiutarli «a scegliere responsabilmente sulla base delle attitudini e capacità personali emerse durante il triennio. Appena avete sott’occhio - rileva il dirigente dell’ufficio scolastico provinciale -  l’amplissimo ventaglio di scelta che l’insieme del sistema di istruzione e formazione catanese vi offre. Scegliete con prudenza e lungimiranza, coinvolgendo e corresponsabilizzando i vostri figli».

Quando i genitori non hanno una formazione culturale e sociale idonea, sarà la scuola ad assumersi in toto la responsabilità della scelta dell’istituto o la frequenza dei corsi di formazione professionale. Durante questo mese, infatti, i consigli di classe, completata la valutazione quadrimestrale, si riuniranno più volte per esaminare l’istituto adeguato ai loro singoli allievi. A cura dell’ufficio scolastico provinciale, con la collaborazione dell’assessorato delle Politiche scolastiche e della Provincia, è stato inoltre distribuito agli alunni il fascicolo "Conoscere per scegliere meglio", fascicolo che contiene gli indirizzi classici, scientifici e linguistici, socio-psico pedagogici e linguistici, artistici, tecnici e professionali.

M. C. (da www.lasicilia.it)







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