''RICREAZIONE'': NAPOLEONE E LA BEAT GENERATION
Data: Giovedì, 05 febbraio 2009 ore 11:32:17 CET
Argomento: Opinioni


“Ei fu. Siccome immobile, dato il mortal sospiro”. Sono i celebri versi del Cinque maggio di Alessandro Manzoni, ormai da decenni risuonanti nella aule delle scuole italiane. Cambiano i ministri dell’istruzione, cambiano i professori, cambiano gli alunni, che dai calzoni corti sono passati a telefonini ipertecnologici, ma il ritornello è sempre quello: “Ei fu. Siccome immobile, dato il mortal sospiro.”
E sì che è una bella poesia. Certo, fa il suo gioco: Napoleone, l’esilio di Sant’Elena, lo strazio del vincitore ormai vinto. Ma è vero anche che la scuola italiana è come la Sicilia dei Malavoglia di verghiana memoria: fuori dalla storia, dentro il mito. Niente mai riesce a modificarla di un millimetro, tutto si ripete sempre uguale, tra riti immemori e versi canonici.
Così dai banchi ogni tanto viene dunque un moto di ribellione, una piccola timida richiesta di mutamento. Qualche giorno fa io parlavo di Napoleone, e di Sant’ Elena, e della mano che cade sulla stanca pagina, e mi beavo, perché a me piace. Solo che, osservando bene tra i banchi, chissà come, mi è parso di vedere, su un voluminoso libro, il volto di Fabrizio De Andrè. E’ stato un attimo, poi una mano si è alzata e una voce ha chiesto curiosa: “Professoressa, chi è Charles Bukowski?”
Cavolo, mentre parlo di Manzoni, nientemeno che Charles Bukowski? Uno dei maestri della beat generation, poeta e romanziere underground, amante delle donne, dei cavalli e dell’alcol…a confronto con l’austero Manzoni?
Spiego chi è Bukowski, ma mi sento in una situazione di leggero pericolo. La voce incalza: “Professoressa, perché non leggiamo qualche poesia nuova, non conosciuta? Magari ci intriga di più!” Cavolo, una poesia di Bukowski? Mi viene in mente qualcosa che si possa leggere in classe, che so “Ragazza in minigonna che legge la Bibbia”? Sì questa, potrebbe andare. Ma è tutta una gran confusione. “Ei fu. Siccome immobile, dato il mortal sospiro” riecheggia profondamente nella mia mente. Ve la figurate, di contro,  la ragazza in minigonna e il poeta statunitense che alla fine si proclama Dio?
Beh, sì. Vedremo. Faremo. Torniamo a Manzoni. Chi è Charles Bukowski? Boh. Forse gli alunni della scuola italiana non lo sapranno mai.

Silvana La Porta






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