CORSI DI RECUPERO: SCHOLA IMAGO MORTIS EST
Data: Mercoledì, 04 febbraio 2009 ore 00:05:00 CET
Argomento: Opinioni


CORSI DI RECUPERO: SCHOLA IMAGO MORTIS EST


C’è da farsi una risata, c’è davvero da farsi una bella risata. Perché la scuola italiana è sì una grande mamma recupero, ma di quelle per giunta missionarie, con l’aureola in testa e la mani immense, che tutti accoglie e tutti perdona. E per giunta senza soldi. E’ stata infatti emanata in extremis una bella circolare ministeriale sul recupero dei debiti. Innanzitutto il Ministero si mostra ottimista perché afferma che quest’anno l’esigenza di corsi recupero dovrebbe essere inferiore in quanto gli studenti che hanno iniziato l’anno a settembre hanno potuto avvalersi nel 2007/2008 di adeguate attività di sostegno. Bah, e chi l’ha detta ‘sta cosa? Mica con un corsetto si riparano lacune stratificate negli anni, qui andiamo, come sempre, alla ricerca della quadratura del cerchio.
Comunque è terribile questa premessa. Il problema dei debiti viene, come dire, quasi sminuito, esiste sì, ma ormai è mezzo superato, con poco, con un colpettino di bacchetta magica, gli alunni si rimettono in cammino. Poi la circolare parla naturalmente delle risorse finanziarie disponibili. Cominciamo dai fondi residui legati ad eventuali risparmi sui fondi dell’anno passato. Qui si ragiona su una ipotesi, su una possibilità, non su una certezza. Poi viene il bello: è il momento del fondo d’istituto. La panacea che guarisce tutti i mali, un pozzo senza fondo dal quale attingere, attingere, attingere senza posa. E noi che la scuola la viviamo quotidianamente e non a distanza da viale Trastevere, sappiamo bene in quali condizioni i ragazzi arrivano alla fine del primo quadrimestre: con notevoli lacune in quasi tutte le discipline.
E allora quanti soldi ci vorranno? Si potrà, è la solita domanda, realizzare corsi efficaci e produttivi? O sarà il solito modo per distribuire questi quattro spiccioli disponibili nelle scuole che servono a un mare di cose: a pagare le visite fiscali, le supplenze…e chi più ne ha ne metta.
Nel frattempo si prevede uno stanziamento, ancora in itinere, di 55 milioni di euro…che sembra una cifrona, ma che poi suddivisa diventa una miseria. Ma secondo la Gelmini basteranno: cioè basterà fare i corsi in orario antimeridiano, interrompendo la normale attività didattica! Così si risparmia e si recupera lo stesso.
E’ la solita vecchia storia. Si vuole che la scuola migliori, vada avanti e addirittura risorga… senza soldi…Ma sine pecunia homo imago mortis est… schola quoque…


SILVANA LA PORTA












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