GRADUATORIE AD ESAURIMENTO: CAMBIO DI PROVINCIA SENZA ACCODAMENTO
Data: Domenica, 01 febbraio 2009 ore 00:00:00 CET
Argomento: Comunicati


 Cambio di provincia senza accodamento,
 


 

la UIL Scuola non condivide l'orientamento del MIUR.

In calce riportiamo virgolettato, due stralci dei comunicati pubblicati sul sito della UIL SCUOLA  in data 22 gennaio e,  oggi,  30 gennaio.

Nel primo in maniera asettica, si riporta in modo corretto l’orientamento del MIUR, nel secondo, invece, si aggiunge anche il proprio parere che è contrario all’inserimento a pettine dei colleghi che decidessero di cambiare provincia.

A normativa invariata avemmo sottoscritto questa posizione della UIL Scuola, perché siamo dell’avviso che i patti vanno rispettati, anche quando non ci convengono.

Ma oggi questa posizione ci sembra francamente insostenibile sia  sul piano del diritto che su quello del buon senso. Dopo che i buoi sono scappati non  è più necessario chiudere le stalle.

Lo abbiamo già detto in tempi non sospetti, basta rileggersi, sull’argomento,  i nostri comunicati che hanno seguito passo passo l’evolversi della vicenda.

Per questo riconfermiamo il nostro convincimento che le  graduatorie vanno riaperte consentendo il

cambio di provincia senza accodamento.

 

 

COMUNICATO UIL SCUOLA DEL 22 GENNAIO 2009

“L’amministrazione, in applicazione della Legge n. 137/08 che prevede che i nuovi inserimenti vengano effettuati a pettine, cioè sulla base dei singoli punteggi, è orientata ad inserire con le stesse modalità anche coloro che, già inseriti, chiedessero di spostare la domanda in una provincia diversa.”

COMUNICATO UIL SCUOLA  DEL 30 GENNAIO 2009

“Il precedente decreto dirigenziale del 16 marzo 2007, nelle premesse, aveva previsto che dall’anno scolastico 2009/10 “è consentito solo l’aggiornamento della propria posizione e il trasferimento ad altra provincia, in posizione subordinata a tutte le fasce”.
Questa decisione dell’amministrazione ha portato moltissimi docenti precari ad effettuare delle scelte definitive, finalizzate ad opportunità occupazionali.
Oggi un diverso orientamento dell’amministrazione, cioè l’inserimento “a pettine” anche di coloro che dovessero chiedere il cambio di provincia, rimetterebbe in discussione le scelte effettuate sulla base delle norme precedenti e le reali possibilità di lavoro.
Sulla materia è in atto un contenzioso giurisdizionale ancora non definito e la UIL, al fine di dare certezze a tutto il personale interessato, ritiene che non debbano essere modificate le attuali norme, sulla base delle quali i docenti precari hanno effettuato delle precise scelte.”
 
DA SINDACATO SCUOLA ATHENA






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