VOTO IN CONDOTTA - ISCRIZIONI -I TAGLI DELLE CATTEDRE
Data: Lunedì, 26 gennaio 2009 ore 09:37:27 CET
Argomento: Rassegna stampa


La valutazione del voto in condotta, la nota della CGIL-scuola sulle iscrizioni ed i tagli alle cattedre in Sicilia sono gli argomenti trattati da Pasquale Almirante nella sua nota sul quotidiano "La Sicilia".

«La votazione insufficiente può essere attribuita in presenza di comportamenti di particolare ed oggettiva gravità. (…) Ai fini della valutazione il consiglio di classe tiene conto dell’insieme dei comportamenti posti in essere dallo studente durante il corso dell’anno». Questi i punti più salienti del decreto emanato dal Ministero relativamente alla condotta che però ci pare cambino poco rispetto al prima, tranne nella parte in cui il voto in condotta fa media: e se di fronte a un comportamento irreprensibile ci sono materie insufficienti? E che valore dare a un sette in condotta, se rapportato a sette in una disciplina? Come al solito saranno i professori a sbrogliare la matassa, nonostante siano accusati di essere i portatori sani di tutti i malanni della istruzione. Certamente si può decidere di mettere le telecamere nei punti strategici delle scuole per vigilare e punire i bulli, ma se si rapinano le banche videosorvegliate non si capisce perché, con un po’ di buona volontà, non si possano vandalizzare, accecandoli, occhi tecnologici indiscreti a danno dell’erario e a scherno di palestre e laboratori, sempre che non diventino teatrini per pose stravaganti.

Sul versante invece delle iscrizioni colpisce la nota della Cgil-scuola: «La circolare n. 4 del 16 gennaio 2009 è una circolare applicativa di regolamenti che al momento non esistono perché devono ancora essere pronunciati i prescritti pareri della Conferenza Unificata e del Consiglio di Stato. E’ questa una delle tante ragioni che ci inducono ad impugnare la circolare davanti al Tar del Lazio per illegittimità». E poi continua: «Se il contenuto dei regolamenti definitivi sarà il medesimo degli schemi attuali, impugneremo anche quelli».

Ancora una volta si chiamano i tribunali a mettere ordine là dove in effetti se ne vede poco, visto pure che molte scuole sono impelagate a organizzare le cattedre per l’anno prossimo, né sanno bene come esaudire le richieste. In ogni caso in Sicilia col dimensionamento e i tagli si perderanno 1.800 cattedre, 1.300 supplenze e un migliaio di docenti andranno in sopranumero e quindi a rischio di trasloco coatto altrove, tanto che l’ordinanza sui trasferimenti slitterebbe a marzo. Per questo si parla di graduatorie uniche e anche di una graduatoria nazionale per i precari.

PASQUALE ALMIRANTE (da www.lasicilia.it)







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