MILANO: DOCENTE AGGREDITA DALLA MADRE E DALLA NONNA DELLA RAGAZZINA
Data: Sabato, 24 gennaio 2009 ore 00:10:00 CET
Argomento: Comunicati


MILANO. Una professoressa di una scuola media inferiore è stata aggredita nel pomeriggio, a Milano, dai parenti di una ragazzina di 13 anni, dopo un rimprovero. La donna è stata trasportata all’ospedale Sacco in codice verde. Le sue condizioni, quindi, non sono preoccupanti. Al momento non si conosce l’esatta dinamica dei fatti, di cui si sta

 

occupando il 113. L’episodio è avvenuto alle 15.30 in via Graf, dove ha sede il complesso della scuola secondaria

 

di I Grado. Gli agenti intervenuti hanno identificato la madre, di 29 anni, e la nonna, di 50, per un’eventuale

 

denuncia all’autorità giudiziaria. Secondo le testimonianze, il rimprovero è avvenuto all’ora di pranzo,

 

per una condotta tenuta dalla ragazzina. Alle 14.30 la studentessa, che è seguita dai servizi sociali e

 

ha un educatore che la segue due tre volte alla settimana, è stata accompagnata a casa, e ha riferito

 

l’accaduto. È stato allora che madre e nonna, offese, hanno deciso di andare alla  scuola, la Media «Graf», nel popolare

 

quartiere di Quarto Oggiaro, per ritorsione contro la docente. Quando la donna, che ha 41 anni, è uscita,

 

intorno alle 15.30, ha trovato ad attenderla le due, che dopo una concitata lite l’hanno insultata e presa a pugni e schiaffi, anche dentro l’istituto, dove si era rifugiata. L’aggressione è durata fino a quando gli agenti di una Volante

 

non hanno separato le tre. Madre e nonna, che peraltro hanno entrambe precedenti per reati contro il

 

patrimonio, si sono giustificate dicendo che la ragazzina avrebbe ricevuto uno schiaffo, circostanza

 

ancora in via di accertamento. Così, mentre divampa la polemica sul voto in condotta, o meglio sul timore di un suo uso improprio (sventolato come un’arma per comprimere la libertà d’espressione o passaporto per le gite scolastiche),

 

insegnare, in alcuni contesti, è diventato un lavoro ad alto tasso di rischio. Un caso limite, certo, quello di

 

Milano, che però ha già parecchi precedenti nella cronaca. Poco più di un mese fa a Statte, in provincia

 

di Taranto, una maestra è stata picchiata  dalle mamme di due alunne perchè, a loro dire, avrebbe maltrattato

 

e discriminato le due bimbe. A fine settembre a Palermo una professoressa di educazione fisica

 

della scuola media «Giulio Bonfiglio » è stata invece aggredita da un gruppetto di suoi studenti durante

 

la lezione: la donna è stata minacciata e poi fatta cadere spostando la sedia della cattedra mentre stava

 

per sedersi. E ancora, nella scorsa primavera, a Prato un preside è stato aggredito dai genitori di una alunna – ematoma

 

al volto e colpo di frusta con prognosi di alcuni giorni, il bilancio del violento assalto – nel corso di

 

una discussione sorta per un banale cambio di sezione. «I professori sono abbandonati da Dio e dagli

 

uomini», dicono i professori.

DA LA SICILIA

 







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