QUAL E' L'ETIMOLOGIA DELL'INSULTO ''BALDRACCA''?
Data: Sabato, 24 gennaio 2009 ore 00:05:00 CET
Argomento: Rassegna stampa


Ho sentito dire che l'insulto baldracca deriva dal nome della città di Bagdad, è mai possibile?

 
Sì, è così. La compresenza storica nell'area del Mediterraneo di civiltà che sono convissute e spesso si sono scontrate, in un intreccio complesso di motivazioni politiche, economiche e religiose, ha i suoi riflessi linguistici e dunque lessicali. Dalla distruzione di Cartagine alla battaglia di Poitiers, dalle Crociate in Terra Santa alla Reconquista, dalla battaglia navale di Lepanto all'assedio di Vienna – tanto per citare qualche acme conflittuale tra Occidente europeo e Vicino Oriente –, si è profilata una storia plurisecolare di contatti, incontri e scontri. Sentito come minaccia, l'Altro viene segnato da stigmate derogatorie che tanto più sono significative, quanto più lasciano un segno permanente nella visione del mondo espressa dal sistema-lingua. In particolare, Bagdad è stata individuata simbolicamente nel Medio Evo come sentìna di ogni vizio, luogo di perdizione, culmine di immoralità, secondo un tipico procedimento paralogistico per cui chi non abbraccia la nostra fede, l'unica giusta, e ne abbraccia un'altra, si viene a trovare automaticamente ai nostri antipodi religiosi e morali. La forma toscana Baldacco per Bagdad, già presente in Petrarca, e la forma baldracca scalzano dall'archivio degli usi toponomatici e lessicali Babilonia, precedente simbolo di città dissoluta e maledetta. Per estensioni successive, il termine baldracca passa da nome proprio a nome comune, venendo a significare 'meretrice' e disponendosi sui gradini più bassi della scala diafasica.
A questo punto è necessario sottolineare che il lessico della lingua italiana reca tracce molto significative di una presenza araba fertile, specialmente nel periodo che va dall'XI al XIII secolo, quando la cultura araba costituì un modello fondamentale per la crescita della civiltà europea. Basti pensare alle numerose traduzioni da Avicenna, che permisero di riavviare il motore della scienza in Europa. Dall'arabo, il lessico medico prende nuca e safena, crea i calchi pia madre, dura madre e pomo d'Adamo; l'astronomia almanacco, auge, azimuth, nadir, zenit; la chimica alambicco, alchimia, alchool, amalgama, elisir; la farmacopea giulebbe, sciroppo; la matematica algebra, algoritmo, cifra, zero. La componente araba è poi presente nel lessico della marineria e dei commerci e ha lasciato la sua impronta anche nel lessico comune (nomi di piante, frutti, cibi, oggetti d'uso comune). Insomma, Bagdad non è agli antipodi.






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