BULLISMO: GLI INSEGNANTI SONO SOLI E STANCHI
Data: Mercoledì, 21 gennaio 2009 ore 00:00:00 CET
Argomento: Opinioni


Esatto, Marco, funziona esattamente così.
La fregatura è proprio questa, il genitore del bullo non esita a denunciare.
Per questo l'insegnante cerca di tacere il più possibile, ho visto insegnanti messe letteralmente in croce dai genitori del bullo, anzi, dei bulli, tutti in corteo dalla preside per ottenere la cacciata dell'insegnante che non li accontenta in tutto e per tutto.
Figli bulli imparano bene da bulli genitori, ragazzini così arrivano in classe e dicono tranquillamente in faccia all'insegnante "io ti faccio cacciare da tutta la scuola italiana"
Vi assicuro che è impressionante.
Il dramma è che possono benissimo riuscirci e così, spalleggiati in quel modo sanno benissimo che possono ottenere quello che vogliono.
Ragazzi credetemi, il fulcro del problema è questo, perchè se il corteo dal preside non ottiene quello che vuole, si arriva ai giudici, agli ispettori, a cose che ormai noi insegnanti conosciamo benissimo e qualcuno vi assicuro che le ha vissute di persona.
E a quel punto è meglio potersi pagare validi avvocati, ma è più facile che un insegnante ceda e se ne vada da quella scuola o dalla scuola intera, è successo.
Un insegnante può difendere una vittima, se sa che realmente fa parte delle sue possibilità.
Ma se mentre cerca di difenderla, viene messo in croce e cacciato dalla scuola, si arrende in partenza.
Non accusatelo di pensare solo al suo stipendio, un insegnante ha bisogno ALMENO di avere il preside dalla sua, è necessario.
Pensate sia facile affrontare processi di quel genere sapendo benissimo che se ne uscirà perdenti?
Perchè i casi in cui la verità è venuta a galla ed è stata restituita giustizia, almeno alla vittima, non so quanti vi sembrano, ma sono molti di più quelli in cui, al contrario, ha vinto lo strapotere dei bulli.

E si può fare progetti su progetti, smuovere perfino i muri delle scuole (fossero almeno solidi i soffitti....), ma fino a quando verrà diminuita sempre di più la possibilità reale di vigilanza e sorveglianza, io temo solo un peggioramento.
Nella contingenza di ogni minuto, ogni secondo, un insegnante può superspecializzarsi con veri e propri corsi tenuti da tutti i migliori esperti del mondo, ma poi quando si trova in cattedra a cercare di tenere sotto controllo situazioni che sono sempre più gravi, con tutta l'attenzione che cerca di esercitare, non ha i superpoteri.

Prima ancora del decidere come comportarsi di fronte alla vittima, deve poter assistere alle prove che possono inchiodare il colpevole.
Deve riuscire ad ottenere la fiducia piena del bambino maltrattato.
Io ho provato per mesi, con insistenza e pazienza, a cercare di raggiugerla in una classe in cui avevo dei sospetti.
Mi sembrava di aver ottenuto chissà cosa, quando finalmente in lacrime la vittima mi aveva confessato tutto, ma solo quando è accaduto qualcosa di fronte a me ho potuto prendere quei ragazzi e costringerli a confessare anche loro.
Guardate, forse perchè sono una donna, ma mi sono messa nei panni anche di una mamma che ha fatto di tutto per crescere un figlio in modo almeno normale, e poi si trova a scoprire che suo figlio, o pggio ancora sua figlia, è diventato una specie di iena crudele verso un debole innocente.
Vi assicuro che al suo posto sarei disperata, verserei lacrime su lacrime chiedendomi cosa ho sbagliato.

Ma tanti genitori lo negano, immediatamente trasformano il loro figlio in vittima dell'insegnante cattiva che accusa quel povero ragazzino così bravo ed educato.
Accade troppe volte ormai.
A quel punto la colpa si riversa tutta sull'insegnante, che deve sbrigarsi a dichiarare pubblicamente che il ragazzino è buono-bravo-bello-simpatico-educato.
Credetemi, a quel punto scatta perfino il voto positivo in comportamento.
E' così, noi lo sappiamo bene.

Poi il ragazzino all'improvviso combina qualcosa di grave, veramente grave e tutti sono lì a chiedersi cosa è successo all'improvviso, era così educato... aveva perfino un bel voto in comportamento....
Credetemi, è questa distorsione ormai troppo diffusa, la vera ragione del dilagare del fenomeno e io spero con tutto il cuore che qualcuno si decida ad accorgersene, perchè per gli insegnanti è evidentissimo, ormai, succede sempre di più, tutti i giorni, ma non possono dirlo, è una specie di censura.

C'è un'altra cosa che a me sembra gravissima, sta diventando un tabù terribile la parola, vietato anche solo pronunciare il vocabolo "bullo"
Compiliamo relazioni su relazioni in cui usamo incredibili giri di parole per riuscire a non scriverla.
Quando poi si deve scrivere "un po' troppo vivace, frizzante....", io mi vergogno di leggerle, quelle cose.
Noi conosciamo benissimo la situazione reale, cosa c'è dietro a quel modo di definire le cose, e vi assicuro che è terribile, cercare di infilare qualche grammo di verità nelle relazioni e poi nasconderle in buste sigillate dentro i registri, che per carità, se succede qualcosa, se arrivassero ispettori, da nessuna parte deve risultare che il ragazzino in classe si comporta veramente male.
Qualche milligrammo di verità, qualche briciola, sono convinta che è molto necessaria, in certe situazioni, e invece non deve emergere, per evitare gli assalti di un genitore disposto a tutto, pur di vedere cacciare da una scuola un insegnante che non lo asseconda in tutto quello che vuole.
Siamo ridotte a fare cose assurde, inconcepibili pochi anni fa, per accontentare i genitori più accaniti nell'ottenere quello che vogliono.
E i presidi, che non appoggiano un insegnante solo per evitare problemi da parte dei genitori, non sono poi ridotti tanto bene.
Non faccio nomi, ma nella mia zona uno ha perfino subito insulti scritti con le bombolette sui muri, da quei ragazzini che sia chiaro, sono tanto tanto educati.

Resto molto preoccupata per l'aumento degli alunni nelle classi e per la sorveglianza che quindi sarà più difficile.
Temo effetti molto negativi.
Scusate se mi sono dilungata.

da bullismo.com







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