L'AQUILA (19 gennaio) – Quattro ragazzi tra i 14 e i 16 anni hanno tentato di violentare una compagna di classe mentre l'insegnante e la bidella avevano lasciato la classe da sola. I quattro, un italiano, due macedoni e uno spagnolo, sono stati denunciati per violenza sessuale di gruppo e minacce. La tentata violenza è avvenuta in una scuola media dell'Aquila lo scorso 13 dicembre. Tutta la classe era stata lasciata senza insegnante perun'intera ora: i quattro minorenni hanno bloccato la loro compagna contro la sua volontà in un angolo della classe e hanno cominciato a palpeggiarla.

Per nascondersi avevano posizionato delle sedie una sopra l'altra coprendole con alcuni giubbotti. La 12enne, non riuscendo a liberarsi, è riuscita ad attirare l'attenzione dei compagni di classe gridando: alcune amiche della ragazzina hanno tentato di aiutarla, ma sono state aggredite e minacciate dal gruppetto. Poi, costrette ad uscire, hanno cercato invano la bidella - assente in quel momento - mentre la dodicenne riusciva a liberarsi e a fuggire.

Indagini sulle responsabilità dei dirigenti scolastici. La ragazzina e i quattro compagni denunciati per violenza sessuale sono successivamente tornati regolarmente a scuola e frequentano ancora tutti la stessa classe. I quattro ragazzi vengono descritti come «difficili, e provenienti da famiglie altrettanto difficili». Dopo la tentata violenza hanno chiesto scusa alla loro compagna di classe, ma secondo il capitano Marco Capparella, del comando provinciale carabinieri dell'Aquila, «i quattro hanno capito bene quello che hanno fatto, e le scuse erano al fine di evitare denunce». I ragazzi sono considerati dei bulli temuti in classe, anche se finora non avevano dati grossi problemi. Ora le indagini proseguono per accertare le responsabilità dei dirigenti, se per dolo o colpa, o se le cause dell'assenza di insegnanti o bidelli siano accidentali.

il Messaggero.it