DIESSE: 150MILA PENSIONAMENTI...MA NESSUNA IMMISSIONE IN RUOLO
Data: Marted́, 13 gennaio 2009 ore 12:54:23 CET
Argomento: Comunicati


Scuola
Diesse: 150mila pensionamenti
 non verranno rimpiazzati

Così governo ridurrà prof in rapporto a studenti come media Ue

ApCOM, 12.1.2009
Roma, 12 gen. (Apcom) - Tempi duri per i 240.000 precari della scuola: secondo l'associazione professionale di insegnanti Diesse - acronimo di Didattica e innovazione scolastica - l'abbandono dalla scuola nel prossimo quinquennio di quasi 150.000 docenti, al ritmo di 28.000-30.000 pensionamenti l'anno, rappresenta per il governo una ghiotta occasione per portare il rapporto numero di docenti in rapporto a quello degli studenti in linea con la media europea.
Per i tanti supplenti in lista di attesa, diversi dei quali da almeno dieci anni, i tempi per il ruolo sarebbe però una vera doccia fredda: i tempi per la loro assunzione a tempo indeterminato infatti rischiano di allungarsi ulteriormente.
I 142.000 assunti lo scorso anno con un contratto annuale da settembre a fine agosto successivo o 'fino al termine delle attività didattiche' (a giugno) e i 100.000 impegnati in supplenze brevi rimarranno con ogni probabilità 'al palo' per il probabile blocco del turn over o comunque per l'assunzione di pochissimi insegnanti.
Secondo l'associazione, che ha analizzato alcuni dati recenti emessi dall Fondazione Agnelli e della Cgia di Mestre, una buona parte dei pensionamenti verranno annullati "dall'applicazione del piano programmatico del ministero della Pubblica istruzione che dovrebbe portare nell'arco di un triennio a una 'cura dimagrante' di 87.400 posizioni".
Oltre a ridurre la spesa - complessivamente in finanziaria il calcolo è pari a quasi 8 miliardi di euro in tre anni - la scuola italiana in questo modo restringerà la forbice docenti-studenti: "da 10-11 docenti per 100 studenti a 9-10 circa) potrà essere ottenuto semplicemente non sostituendo i docenti dimissionari", spiegano dall'associazione Diesse.
"Una scelta foriera di limitate tensioni sociali - continuano - che potrebbe portare, tuttavia, al rallentamento o alla sospensione dell'immissione in ruolo dei precari, che dal 2001 ad oggi è stata pari a oltre 200.000 unità".
Amara la conclusione dell'organo di rappresentanza dei docenti: "si prospettano tempi duri per chi intende accedere nel prossimo futuro alla professione docente, date le restrizioni in essere".






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