RISCHIO PROFESSORI PRECARI
Data: Luned́, 12 gennaio 2009 ore 08:54:15 CET
Argomento: Comunicati


Rischio professori precari.

Come può la scuola invertire il trend, recuperando quello 0,7 per cento di ragazzi che non finiscono le medie, quell’8 per cento che le finisce in ritardo e quel 3,5 per cento che si ferma dopo la licenza media? Con più tempo pieno e meno precari, risponde uno studio pubblicato dalla Banca d’Italia (Sauro Mocetti, Tema di discussione n. 691 di Bankitalia). Il quale, dati alla mano, dimostra che tanto maggiore è il tempo che si passa a scuola, tanto minore è il rischio di accumulare ritardi e, soprattutto, quello di uscire definitivamente dal sistema scolastico già alla fine della terza media: ma il tempo prolungato nelle medie, attualmente limitato al 30 per cento delle scuole italiane e quasi tutto concentrato al Nord, e in via di ridimensionamento per i tagli Gelmini. Il risultato più interessante però è quello che lega i fallimenti scolastici nella scuola media alla giostra dei professori che cambiano continuamente e dunque non possono seguire con continuità i ragazzi: la presenza di professori con contratti a tempo determinato è uno dei principali fattori di rischio, secondo l’analisi statistica dello studio. E il rischio è particolarmente forte alle medie, dove il 17 per cento dei docenti ha un contratto a termine, insomma rientra nella sconfinata schiera dei supplenti “lunghi”. Conclusione: meno precari dentro la scuola, meno drop-out fuori dalla scuola.

Roberta Carlin
 
 






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