Il
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca annualmente definisce
criteri e parametri sulla base dei quali attribuire le risorse economiche, al
fine di favorire l’ampliamento dell'offerta formativa e la piena fruizione degli
ambienti e delle attrezzature scolastiche, anche in orario diverso da quello
delle lezioni, in favore degli alunni, dei loro genitori e, più in generale,
della popolazione giovanile e degli adulti.
La presente nota, che accompagna il piano di
riparto delle risorse finanziarie, relative al Programma “Scuole aperte”,
rifinanziato anche per il corrente anno scolastico, è volta a favorire la
realizzazione, negli ambiti di seguito indicati, di azioni specificamente
destinate ad ampliare l’offerta formativa delle istituzioni scolastiche ed a
valorizzare le specificità territoriali, nell’intento di migliorare negli
studenti il livello di apprendimento delle discipline curricolari e di
sviluppare, nel contempo, il senso di appartenenza alla comunità scolastica.
Le risorse finanziarie indicate, per un importo
complessivo di 15.822.000,71 euro, sono state ripartite fra i diversi
Uffici Scolastici Regionali in quota proporzionale alla rispettiva popolazione
scolastica, come è desumibile dalla tabella di cui all’allegato A.
Si fa, inoltre, presente che una quota parte dei
finanziamenti stanziati per la realizzazione dei progetti anzidetti, sulla base
del riparto indicato nella richiamata tabella, può essere destinata alla
copertura delle spese necessarie per l’apertura, la vigilanza, il funzionamento
e la pulizia dei locali della scuola durante le ore pomeridiane, ove l’Ente
Locale competente non sia assolutamente in grado di assumersene l’onere.
Qualora disponibile, invece, la suddetta quota
andrà ad incrementare il budget assegnato per il finanziamento delle attività
progettate.
Le risorse assegnate da questo Ministero possono
coesistere con altre provenienti da fonti diverse, sia delle scuole stesse che
di Istituzioni ed Enti pubblici e privati interessati a sostenere le finalità
del Progetto “Scuole aperte”, soggetti con i quali le istituzioni scolastiche
adotteranno le modalità di collaborazione, secondo le indicazioni precisate nel
DPR 275/1999. E’ auspicabile che tali risorse aggiuntive, pur nella loro diversa
fruibilità temporale ed eterogeneità, rese disponibili per lo sviluppo del
presente Progetto o per finalità allo stesso affini, confluiscano in un piano
organico di ampliamento dell’offerta formativa di ogni scuola, in cui le
singole azioni risultino tra loro connesse e coordinate e tutte finalizzate
all’acquisizione di conoscenze e competenze certificabili. Sarà opportuno che i
Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali richiamino l’attenzione dei
Dirigenti Scolastici su questa linea di gestione integrata delle risorse per
ottimizzare il loro utilizzo e per sostenere azioni di rilevante spessore e
qualità evitando, per quanto possibile, la frammentazione delle linee
progettuali relative alla medesima area di intervento.
Aree tematiche oggetto di finanziamento.
I progetti delle istituzioni scolastiche dovranno
collocarsi nei seguenti ambiti tematici che sono stati individuati come quelli
che assumono carattere di priorità rispetto alle attuali criticità espresse dal
sistema scolastico e che si è ritenuto di limitare nel numero al fine di evitare
che le risorse finanziarie disponibili si disperdano in una pluralità indefinita
di azioni che, pur nella loro pregevolezza, non sono idonee a produrre
significative ricadute sulla funzionalità complessiva del sistema:
- Potenziamento
delle conoscenze scientifiche attraverso le attrezzature scientifiche e la
didattica laboratoriale
- Percorsi
di approfondimento della lingua italiana come lingua seconda rivolti agli alunni
di recente immigrazione entrati nelle scuole secondarie di primo e secondo grado
nell’a.s. 2008/2009
- Promozione
dell’attività motoria e sportiva
- Potenziamento
delle attività di apprendimento pratico della musica.
Indicazioni di carattere operativo.
Ciascuna Direzione regionale, allo scopo di dare
avvio alle azioni e, nel contempo, ottimizzare l’utilizzo delle risorse
assegnate:
- inviterà le istituzioni scolastiche di ogni
ordine e grado, statali e paritarie, a proporre specifici progetti, negli ambiti
precedentemente indicati;
- costituirà un nucleo di valutazione regionale o
più nuclei di livello provinciale, per l’esame e la valutazione dei progetti
presentati, avendo cura di garantire un’equa distribuzione territoriale delle
risorse assegnate e l’omogeneità delle procedure e del modello di valutazione.
Il compito dei suddetti nuclei di valutazione
consiste in:
- esaminare e selezionare i progetti pervenuti,
promuovendo in particolare le iniziative da realizzare nelle aree di maggiore
svantaggio socio-economico e tenendo conto anche di ciò che in determinati
ambiti già è presente per evitare concentrazioni territoriali di azioni relative
alla medesima tipologia a fronte di zone che ne risultano sprovviste. Ciò
nell’intento di consentire la fruizione delle opportunità di arricchimento
dell’offerta formativa ad una platea di alunni territorialmente diffusa;
- individuare le modalità di monitoraggio
sull’attuazione dei progetti selezionati e informarne le istituzioni
scolastiche;
- valutare l’efficacia e l’efficienza dei progetti
finanziati;
- definire e comunicare le procedure di
rendicontazione che tutti gli istituti scolastici beneficiari dei finanziamenti,
dovranno seguire.
Per la definizione dei criteri per l’esame e la
selezione dei progetti da finanziare, i nuclei di valutazione dovranno
privilegiare, al fine di garantire una cornice di unitarietà a livello
nazionale, quei progetti nei quali siano riscontrabili i seguenti elementi:
- Inserimento
delle attività nel piano dell’offerta formativa per realizzare approfondimenti e
conoscenze inserite in un contesto organico di interdisciplinarità, anche se
svolte in orario diverso da quello dedicato alle lezioni curricolari;
- realizzazione
degli interventi in aree a rischio di devianza giovanile, in zone periferiche
delle aree metropolitane, in territori che fanno registrare una forte carenza di
centri di aggregazione giovanile o alti tassi di dispersione scolastica;
- cofinanziamento
derivante anche dalla collaborazione con Enti Locali, associazioni ed altri
soggetti pubblici e privati che operano sul territorio, con i quali sarebbe
opportuno formalizzare i rapporti di collaborazione attraverso appositi accordi,
convenzioni, protocolli d’intesa o atti similari;
- aderenza
agli specifici bisogni del territorio e dell’utenza;
- promozione
di reti di scuole e di reti interistituzionali, ovvero di “patti educativi
territoriali” al fine di implementare la possibilità di fruizione da parte degli
studenti, delle famiglie e degli adulti in generale e di potenziarne la
efficacia formativa;
- coinvolgimento
nella progettazione, delle rappresentanze delle famiglie, e nelle scuole di
secondo grado, degli studenti ;
- previsione
di una specifica fase di verifica, in itinere e al termine delle attività
progettuali, circa l’efficacia delle stesse in riferimento agli obiettivi
previsti ed ai risultati attesi.
La griglia di valutazione, appositamente definita
dal nucleo di valutazione, sarà oggetto di specifica informazione alle
organizzazioni sindacali di categoria.
In allegato si inoltrano schede contenenti
indicazioni per ciascuna delle aeree tematiche in precedenza indicate.
Termini per la presentazione dei progetti.
I progetti, elaborati ed approvati dai competenti
organi collegiali, devono pervenire entro il 21 gennaio 2009 agli UU.SS.RR.
o agli UU.SS.PP. di competenza, a seconda della scelta operata a livello
territoriale dalle SS.LL.
Gli adempimenti di esame e selezione dei progetti
da parte dei nuclei dovranno concludersi entro il 28 febbraio 2009
Il piano regionale dei progetti selezionati,
previo confronto con il FORAGS e con il coordinamento regionale delle Consulte
degli studenti per la parte relativa agli istituti superiori, dovrà essere
inviato alle scuole, perché possano avviarne la realizzazione, e a questa
Direzione Generale.
Al riguardo si comunica che la scrivente Direzione
procederà alla costituzione di un gruppo di lavoro, di livello nazionale e a
composizione interdirezionale, che si interfaccerà con i nuclei di valutazione
territoriali, con il compito di svolgere un’azione di monitoraggio e di
valutazione dei progetti attuati nell’intento di aggiungere contributi
significativi ai risultati della sperimentazione delle innovazioni introdotte
nell’ordinamento del sistema scolastico nazionale.
IL VICEDIRETTORE GENERALE
f.to Sergio Scala
Allegati