RICREAZIONE: ''CHI E' IL BRAVO INSEGNANTE?''
Data: Giovedì, 08 gennaio 2009 ore 11:43:03 CET
Argomento: Opinioni


MA CHI E’ IL BRAVO INSEGNANTE?

La meritocrazia all’interno della scuola. Da più parti invocata, da anni agognata, ma sempre, più o meno consapevolmente, osteggiata e rifiutata. Il problema è perennemente quello, è sempre il solito: chi è il bravo insegnante?
Colui che dimora giornate e giornate a scuola impegnato in mille commissioni e progetti e va via a tarda sera, chiudendo, con soddisfazione e per ultimo, la porta? O forse l’uomo che tiene salda la disciplina in classe, mentre non fiata una mosca e tutti, magari con lo sguardo apparentemente attento, seguono la lezione? O il grande fantasioso, quello che non dà regole e consente agli alunni di stare anche accovacciati, perché si apprende bene solo con fantasia e in libertà?
E poi: cosa deve pretendere un bravo insegnante dai suoi discepoli? Pagine e pagine scrupolosamente imparate e poi rigorosamente riferite; o le grandi strutture, un paio di concetti, quelli giusti, quelli fondamentali, che diventeranno magari possesso eterno?
Chi è il maestro più valido? Colui che ottiene piccoli risultati da una classe difficile o la persona che magari vince concorsi e premi con alunni dotati e studiosi?
E chi giudicherà quanto è bravo un insegnante? Un preside severo secondo la sua logica burocratica o un collegio sacerdotale di superdocenti blasonati? I genitori, magari alla ricerca di un professorino accomodante, o gli alunni, incantati dalla bellezza e dalla simpatia del docente e poco attenti alla sua preparazione? Insomma dove sta la bravura di un professore e a chi affidarne il giudizio definitivo?
In una scuola che zoppica vistosamente e ha perso le rotte, rivalutare la funzione docente sarebbe fondamentale. Ma si smarrisce nelle nebbie dell’indistinto, il docente preparato. Non si vuole che esistano bravi, forse, a scuola. Solo mediocri maestri che ripetono meccanicamente anche loro pagine imparate in un tempo lontano. Anche se, in qualche aula, ogni tanto, si accende una luce: la scintilla del sapere brilla, gli occhi dei ragazzi si illuminano, numeri e formule si fanno amici, i secoli lontani vicini. Forse lì, tra quelle scrostate pareti, c’è un piccolo professore, ma bravo tanto bravo. Silenzio, però. Non si può dire che è bravo. Nessuno deve sapere quanto è bravo, ssssst…


SILVANA LA PORTA






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