eruzioni
laterali tipiche dell’Etna dato che la spinta della pressione magmatica esercitata dalla parte crostale del mantello
terrestre, frattura l’edificio vulcanico ed apre la strada al magma. Il Monte Serra è uno dei crateri avventizi più
distanti dal cratere centrale dell'Etna e tra i più vicini al mare. Il suolo del monte, costituito da materiale piroclastico
(sabbia, cenere e lapilli), si è evoluto piuttosto velocemente ed altrettanto velocemente è stato colonizzato dalle
prime piante in quanto a granulometria grossolana medio-piccola e tessitura incoerente. Il clima particolarmente
umido del versante orientale etneo e la vicinanza del mare hanno facilitato ancora di più l'insediamento di una rigogliosa
vegetazione mediterranea, rappresentata principalmente da una boscaglia sempreverde a Leccio, Olivastro
e Carrubo che costituiscono tipici esemplari della macchia mediterranea. Purtroppo la devastazione operata dall’uomo
che con disboscamenti e incendi ha distrutto buona parte dell’originario bosco che insisteva sulle pendici del
cono, ha modificato la vegetazione che oggi è prevalentemente arbustiva tranne che nella conca craterica dove
sopravvivono ancora le vestigia dell’antica boscaglia a leccio, ogliastro, carrubo e lentisco. Molto rappresentata è la
Calicotome infesta cioè la ginestra spinosa ed il Centrantus ruber che è la valeriana rossa (chiamata in gergo locale
"giummu di carabineri"). Il sito merita una visita per i suoi magnifici e suggestivi panorami che si possono apprezzare
salendo sulla terrazza craterica dove il paesaggio affascina e incanta il visitatore. Si consiglia accedervi salendo
la lunga gradinata in pietra lavica perché si unisce l’utile dell’attività fisica al dilettevole del meraviglioso paesaggio
che, man mano si sale, assume aspetti sempre più suggestivi. Chi si inerpica per le ripide pendici di Monte Serra
fino alla terrazza craterica, oltre al suggestivo paesaggio, nota a nord un grande edificio moderno, il Museo della
Lava. Se devo essere sincero a tutto poteva essere dedicato tranne a museo della lava. Suggerisco agli amministratori
di cominciare a pensare di modificare l’estetica esterna dell’edificio perché, in tutta sincerità, più che il museo
della lava sembrerebbe il museo …del cemento, nulla togliendo ovviamente alla meritevole iniziativa che andrebbe
maggiormente promozionata.
Giovanni Tringali da AKIS