SCUOLA, IL 2008 E' STATO UN ANNO DI PROVVEDIMENTI CONTRO I PRECARI
Data: Mercoledì, 31 dicembre 2008 ore 00:05:00 CET
Argomento: Comunicati


Scuola: il 2008 è stato un anno di provvedimenti contro i precari
2008-12-30 02:29:51
  di SERGIO SORELLA* - Il precariato è un'emergenza nazionale che, nel Molise, assume una dimensione drammatica.
 

Nel 2008 sono rimasti a casa più di 330 precari; se non s'inverte questa tendenza, altri 400 precari tra docenti ed ATA, il prossimo anno scolastico non lavoreranno. Il silenzio assordante che regna  nei palazzi  della politica regionale non fa presagire niente di buono.
Dopo alcuni provvedimenti che avevano aperto uno spiraglio per il personale precario dei comparti  della scuola dell'Università e della Ricerca (stabilizzazioni, piani di assunzioni, emersione dal sommerso), il 2008 ha visto la realizzazione di una politica restrittiva e penalizzante per tutto il personale ed in particolare per i precari.
Nella scuola, la drastica riduzione del contingente di assunzioni per docenti e ATA, la sospensione delle SSIS e la mancata attivazione di nuovi percorsi di formazione iniziale,  i pesanti tagli previsti dal Decreto Tremonti/Gelmini hanno determinato effetti già questo  anno. L'anno prossimo gli effetti saranno ancora più drammatici: il piano di tagli previsto dal Governo avrà come primo effetto il licenziamento in tronco dei precari attualmente in servizio e il sostanziale azzeramento del piano di assunzioni. Si tratta di centinaia di lavoratori in carne ed ossa che dal prossimo anno non avranno più un lavoro, neppure precario!
La situazione per i precari dell'università e della ricerca ha visto avverarsi la peggiore delle previsioni. Il Governo, all'interno di una gigantesca operazione di taglio alla spesa sociale, ha deciso di bloccare le stabilizzazioni dei lavoratori che ne avevano diritto e ridurre pesantemente la possibilità di assunzione all'università, penalizzando in particolare il reclutamento del personale tecnico e amministrativo. Tuttavia, questa volta ha  fatto male i conti: la reazione dei lavoratori e dei sindacati (in particolare del nostro) è stata fortissima, per certi versi sorprendente.
Da  mesi nella nostra regione è in atto una mobilitazione, non solo per rivendicare il diritto all'assunzione, ma per difendere la scuola, la ricerca, l'università ed il conservatorio.
Di fronte alla forza del movimento il Governo ha iniziato una timida marcia indietro sui provvedimenti più indecorosi senza mai accettare di modificare chiaramente le norme e ritirare il taglio delle risorse. Così le disposizioni sul blocco delle stabilizzazioni sono state posticipate e la riduzione delle piante organiche negli enti è stata ritirata. Nell' università alcuni interventi ripristinano parzialmente il reclutamento del personale docente ma continuano gravemente a penalizzare i precari tecnici amministrativi. Naturalmente non basta. È necessario nel 2009 rilanciare la mobilitazione e l'iniziativa.

*segretario regionale FLC Cgil Molise






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