Cambridge accelera...e batte Oxford
Data: Sabato, 27 dicembre 2008 ore 00:00:00 CET
Argomento: Comunicati


La rivincita dopo otto secoli da eterna seconda. La rivale battuta grazie all'eccellenza della ricerca
MATTIA BERNARDO BAGNOLI

LONDRA
Oxford e Cambridge, Cambridge e Oxford. L’eterna lotta per la supremazia tra le due più auguste università del Regno Unito si rinnova, sempre uguale a se stessa. Con una novità. Nella graduatoria ufficiale stilata dal «Research Assessment Exercise» (RAE) – la nuova commissione paragovernativa creata per giudicare in modo imparziale la qualità degli atenei britannici – Cambridge è finita al primo posto. Battendo per un soffio la rivale di sempre, sino a oggi considerata unanimemente la prima della classe. Dunque, è il sorpasso. Inatteso, sorprendente – nel senso che coglie di sorpresa. Oxford e Cambridge, Cambridge e Oxford. Due facce della stessa medaglia, l’eccellenza dell’istruzione universitaria abbinata all’ossessione per la ricerca, che si fondono anche sotto il profilo linguistico: Oxbridge.

Così, in Gran Bretagna, viene definito il fior fiore della classe dirigente, che immancabilmente si diploma in uno dei due atenei. Ecco allora le pagelle assegnate dal RAE: Cambridge, con una valutazione media di 2.975 punti, si garantisce la medaglia d’oro. Oxford, con 2.959, si deve accontentare dell’argento. Seguono, con 2.957 e 2.943, la London School of Economics e l’Imperial College.

Differenze minime, certo, che però contano parecchio. I voti assegnati dal RAE, composto dai migliori studiosi del Regno Unito, sono determinanti per l’assegnazione dei fondi governativi devoluti a sostegno della ricerca. Una torta che vale 1,5 miliardi di sterline – spalmati nell’arco di cinque anni. Il criterio di valutazione adottato è questo: ogni università invia al comitato un dossier che illustra le migliori ricerche condotte nell’arco di 67 discipline. A ogni dipartimento viene assegnato un voto espresso in stellette – da 1 a 4 e i fondi vengono erogati in base alla valutazione ottenuta. Il 71 per cento delle ricerche inviate da Cambridge è stato valutato «d’eccellenza a livello mondiale» contro il 70 per cento totalizzato da Oxford. Un solo punto, che però vale il distacco. E la rivincita. La sana rivalità che vige tra le due università è infatti pari solo alla loro antichità: Oxford passa agli annali come la sorella maggiore – la data di fondazione, per convenzione, è fissata nel 1096 – mentre Cambridge è nota come la sorella più giovane.

Il rapporto familiare, d’altra parte, è tutt’altro che una metafora. Cambridge, infatti, è stata fondata nel 1209 da un gruppo di oxfordiani che, in polemica con le autorità del tempo, lasciarono l’ateneo per crearne uno nuovo. Alla base della contesa, secondo il racconto del cronista del tempo Roger of Wendover, un fatto di sangue: due professori di Oxford vennero accusati di omicidio e impiccati sulla pubblica piazza. Un oltraggio che provocò l’auto-sospensione delle lezioni e un’emorragia di cervelli.

Cambridge come costola di Oxford, quindi. Un’appendice che, in aperta competizione e polemica con la sorella maggiore, è cresciuta sino a diventare un tempio del sapere mondiale. Stabilmente presente tra le cinque migliori università del globo, i suoi gotici corridoi, che non hanno nulla da invidiare a quelli di Hogwarts, il castello magico di Harry Potter, hanno visto crescere – e non di rado gozzovigliare, ché la goliardia da queste parti è cosa seria – le migliori menti del Regno Unito. Tra i ragazzi di Cambridge si conta gente come Isaac Newton, Francis Bacon, J. J. Thomson (padre dell’elettrone), James Clerk Maxwell (il genio dell’elettromagnetismo), Charles Darwin nonché gli scopritori del Dna, Francis Crick e James D. Watson. Ben 82 premi Nobel hanno in qualche modo avuto a che fare con Cambridge. Un record assoluto, condiviso solo con la Chicago University – e che, soprattutto, stacca Oxford di parecchie lunghezze, ferma com’è a quota 57.

Non è tutto. A fare di Cambridge la quintessenza della tradizione «British» è il suo tratto regale: tradizionalmente, infatti, la famiglia reale manda qui a studiare i suoi rampolli. Edoardo VII, Giorgio VI, e il principe Carlo sono tutti ex ragazzi di Cambridge. Noblesse oblige.

da la stampa.it







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