24 ORE AI PROF DI RUOLO...E PRECARI A CASA
Data: Marted́, 23 dicembre 2008 ore 14:15:46 CET
Argomento: Comunicati


I docenti di ruolo potranno fare fino a 24 ore di straordinario la settimana.
 Meno contratti a tempo determinato per le supplenze brevi

Professori jolly e precari a casa

 da ItaliaOggi, 23.12.2008
 In tempi di crisi, rinunciare a un po' di ore di straordinario in più non sarà semplice. E così è facile prevedere che in tanti accetteranno l'offerta del preside: sostituire il collega assente per qualche giorno. Fino a un massimo, per le sostituzioni su spezzoni di 6 ore, di 24 ore di straordinario settimanali. Il regolamento che riorganizza la rete scolastica, approvato la scorsa settimana dal consiglio dei ministri, spinge infatti sull'acceleratore dell'utilizzo massiccio di quanti hanno già un contratto a tempo indeterminato, a discapito di nuovi contratti di supplenza (si vedano le anticipazioni di ItaliaOggi di giovedì scorso).
 Un freno, quello messo al ricorso ai precari, ben visto dall'Economia, che punta in questo modo anche a scoraggiare il fenomeno dei contratti brevi. Nel definire i nuovi criteri per la determinazione delle cattedre, il regolamento precisa innanzitutto che tutti i posti saranno ricondotti a 18 ore settimanali, «anche mediante l'individuazione di moduli organizzativi diversi da quelli previsti dai decreti costitutivi delle cattedre, salvaguardando l'unitarietà d'insegnamento di ciascuna disciplina». La riconduzione a 18 ore ci sarà anche per le classi terze degli istituti professionali, per le quali è già scattato la riduzione del carico orario delle lezioni a 36 ore settimanali. Tutti i docenti che con la riconduzione a 18 ore dovessero trovarsi in soprannumero «sono trasferiti d'ufficio secondo la procedura è prevista dal contratto sulla mobilità».
 E poi c'è il discorso degli esuberi frutto dei nuovi modelli organizzativi ella scuola elementare e media: i docenti interessati potranno essere utilizzati per sostituire colleghi assenti anche in altre scuole, fino a 3 della provincia, ma anche su ordini di scuole diversi da quelli di appartenenza, purché siano in possesso dell'abilitazione o anche del titolo di studio necessario per insegnarvi. E' il caso di un docente di scuola elementare che, se in esubero, potrà fare supplenze nella scuola dell'infanzia. Per le scuole che dovessero avere corsi serali, i posti orario saranno costituiti in prima battuta utilizzando le ore disponibili nei corsi diurni della stessa scuola.
 Per ottimizzare le risorse umane e finanziarie, i dirigenti scolastici, prima di procedere alle assunzioni a tempo determinato per le brevi sostituzioni, «attribuiscono spezzoni orario fino a 6 ore ai docenti in servizio nell'istituzione, con il loro consenso, fino a un massimo di 24 ore settimanali. Nella prima parte del regolamento, si definiscono poi i criteri per il dimensionamento delle istituzioni scolastiche. È vero che l'accorpamento delle scuole sottodimensionate è rinviato di un anno, ma intanto il ministro dell'istruzione, Mariastella Gelmini, e il collega dell'Economia, Giulio Tremonti, hanno concordato su una stretta immediati sui plessi, ovvero sui punti di erogazione del servizio scolastico. Quelli dell'infanzia si costituiscono solo se ci sono almeno 30 bambini, alle elementari di alunni ne servono almeno 50. E nei centro urbani ad alta densità, è richiesta la presenza di non meno di due corsi completi. Sezioni staccata di scuola secondaria di I grado si costituiscono con almeno 45 iscritti. Per le superiori, sezioni staccate, annesse o aggregate ci saranno solo in presenza di non meno di 20 alunni per classe con la previsione del funzionamento di almeno un corso intero. Per i comuni montani, le piccole isole e le aree geografiche abitate da minoranze linguistiche, si possono costituire classi con un numero di alunni inferiore alla norma, purché non siano meno di 10. In questi stessi territori, si potranno costituire pluriclassi alle medie, ovvero si potranno mettere assieme alunni di anni diversi, «qualora il numero degli alunni obbligati alla frequenza dei tre anni di corso non consente la formazione di classi distinte».
 






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