DURA PRESA DI POSIZIONE CONTRO LA RIFORMA GELMINI DI FLC-CGIL E SNALS
Data: Martedì, 23 dicembre 2008 ore 11:30:03 CET
Argomento: Rassegna stampa


21.12.2008. I sindacati: «Il maestro unico non sarà all’altezza del compito assegnato» Il ritorno del «maestro unico», significa cancellare decenni di scuola primaria, questo è il commento di alcuni dirigenti scolastici e docenti dell’ex scuola elementare catanesi, che attraverso i moduli hanno dato la prima formazione a tanti giovani. Inoltre il mastro unico non potrà seguire adeguatamente gli alunni svantaggiati «Oggi - rileva il segretario provinciale della Flc- Cgil, prof. Lillo Fasciana non basta saper leggere e far di conto. Il nuovo analfabetismo passa tra chi, oltre ad avere il classico bagaglio di conoscenze, ha dimestichezza con le tecnologie informatiche e le lingue straniere.

Lo studio della matematica, delle lingue straniere si avvia proprio dalla scuola primaria. Il maestro unico non potrà essere all’altezza del compito. Per fare un esempio, occorrono specialisti nella didattica della matematica, nella didattica delle lingue straniere, ed in quella dell’informatica. L’acquisizione delle competenze non è mai definitiva e non può gravare sul singolo l’onere di una scuola inclusiva e di qualità . I provvedimenti adottati dalla Germini smantellano un modello didattico di grande qualità. La Flc- Cgil si opporrà con forza mobilitando le famiglie ed alzando il tiro sull’azione di contrasto».

Anche per il segretario dello Snals prof. Giovanni Tempera «il maestro unco non è compatibile con l’attuale contratto di lavoro. Tra l’altro la scelta del maestro unico non pare neppure realizzabile perché nel corso degli anni il curriculum si è arricchito di nuovi insegnamenti quali l’inglese, l’informatica, senza considerare l’insegnamento della religione che è stato reso facoltativo per il docente».

Era senz’altro formativo per gli alunni il modulo in vista del loro ingresso nella scuola secondaria di primo grado , dove la pluralità dei docenti assume una portata considerevole. Non rassicura nemmeno la conferma del tempo pieno in quanto nella nostra provincia la presenza di tale organizzazione è così limitata da non costituire assolutamente un riferimento per evitare i tagli che si abbatteranno sulla scuola dei moduli.

Positivo invece l’aumento delle lingue straniere nella scuola secondaria di primo grado come l’ingresso nella scuola dell’infanzia dei bambini di due anni e mezzo che dà la possibilità ai genitori, entrambi impegnati in attività lavorative, di usufruire di un servizio che oggi è di fondamentale importanza. Niente «sconti» invece per l’ora di insegnamento, che non potrà più essere ridotta a 50 minuti. Il maggior tempo da dedicare alle discipline può costituire fattore positivo per la qualità della scuola, per cui si prevede che saranno molte le famiglie che richiederanno il potenziamento delle ore di lezione rinunciando al maestro unico.

MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)







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