21.12.2008. I sindacati: «Il maestro unico non sarà all’altezza del compito assegnato»
Il ritorno del «maestro unico», significa cancellare decenni di
scuola primaria, questo è il commento di alcuni dirigenti
scolastici e docenti dell’ex scuola elementare catanesi, che
attraverso i moduli hanno dato la prima formazione a tanti
giovani. Inoltre il mastro unico non potrà seguire adeguatamente
gli alunni svantaggiati «Oggi - rileva il segretario
provinciale della Flc- Cgil, prof. Lillo Fasciana non basta saper
leggere e far di conto. Il nuovo analfabetismo passa tra
chi, oltre ad avere il classico bagaglio di conoscenze, ha dimestichezza
con le tecnologie informatiche e le lingue straniere.
Lo studio della matematica, delle lingue straniere si avvia
proprio dalla scuola primaria. Il maestro unico non potrà essere
all’altezza del compito. Per fare un esempio, occorrono
specialisti nella didattica della matematica, nella didattica
delle lingue straniere, ed in quella dell’informatica. L’acquisizione
delle competenze non è mai definitiva e non può gravare
sul singolo l’onere di una scuola inclusiva e di qualità .
I provvedimenti adottati dalla Germini smantellano un modello
didattico di grande qualità. La Flc- Cgil si opporrà con
forza mobilitando le famiglie ed alzando il tiro sull’azione di
contrasto».
Anche per il segretario dello Snals prof. Giovanni Tempera
«il maestro unco non è compatibile con l’attuale contratto
di lavoro. Tra l’altro la scelta del maestro unico non pare
neppure realizzabile perché nel corso degli anni il curriculum
si è arricchito di nuovi insegnamenti quali l’inglese,
l’informatica, senza considerare l’insegnamento della religione
che è stato reso facoltativo per il docente».
Era senz’altro formativo per gli alunni il modulo in vista
del loro ingresso nella scuola secondaria di primo grado , dove
la pluralità dei docenti assume una portata considerevole.
Non rassicura nemmeno la conferma del tempo pieno in
quanto nella nostra provincia la presenza di tale organizzazione
è così limitata da non costituire assolutamente un riferimento
per evitare i tagli che si abbatteranno sulla scuola
dei moduli.
Positivo invece l’aumento delle lingue straniere nella
scuola secondaria di primo grado come l’ingresso nella
scuola dell’infanzia dei bambini di due anni e mezzo che dà
la possibilità ai genitori, entrambi impegnati in attività lavorative,
di usufruire di un servizio che oggi è di fondamentale
importanza. Niente «sconti» invece per l’ora di insegnamento,
che non potrà più essere ridotta a 50 minuti. Il maggior
tempo da dedicare alle discipline può costituire fattore
positivo per la qualità della scuola, per cui si prevede che saranno
molte le famiglie che richiederanno il potenziamento
delle ore di lezione rinunciando al maestro unico.
MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)