COSA CAMBIA NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Data: Luned́, 22 dicembre 2008 ore 14:32:01 CET
Argomento: Redazione


Cosa cambia nella scuola dell’infanzia

da  Tuttoscuola, 22 dicembre 2008
L'iter per le modifiche di ordinamento della scuola dell'infanzia e del primo ciclo è dunque avviato. Dopo l'approvazione dello schema di regolamento in prima lettura da parte del Consiglio dei Ministri il 18 dicembre, serve ora il parere del Consiglio di Stato e il passaggio in Conferenza unificata. Poi il Consiglio dei ministri approverà in via definitiva, il Presidente della Repubblica promulgherà il regolamento che sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale per la sua entrata in vigore dal giorno successivo. Se non ci saranno intoppi, saremo nella seconda quindicina di febbraio, pochi giorni prima della chiusura delle iscrizioni.
A marzo, tenendo conto anche delle risultanze delle iscrizioni, verranno definite le consistenze organiche del personale per l'anno scolastico 2009-2010. Vediamo da vicino cosa cambierà nei diversi settori scolastici, a cominciare dalla scuola dell'infanzia.
Ritornano gli anticipi di iscrizione. Con la Moratti avevano avuto vita breve e, comunque, prima di essere abrogati, erano arrivati al massimo a consentire l'ammissione anticipata dei bambini che compivano tre anni entro il 28 febbraio.
Questa volta, senza avvicinamento graduale, tornerà di colpo la data del 30 aprile, consentendo l'iscrizione anticipata dei bambini che compiranno tre anni entro il 30 aprile 2010. Per loro l'ammissione potrà avvenire già dal primo settembre, a patto che vi siano posti e, comunque, dopo quelli che i tre anni li compiranno entro il 31 dicembre.
Nelle scuole di montagna e nei piccoli comuni privi di servizi per la primissima infanzia (asili nido) potranno essere ammessi anche bambini di età compresa tra i due e i tre anni, a condizione che la loro iscrizione non dia luogo alla istituzione di nuove sezioni.

 

Cosa cambia nella scuola primaria

da  Tuttoscuola, 22 dicembre 2008
La scuola primaria occupa la scena da protagonista, suo malgrado. È il settore scolastico investito maggiormente da cambiamenti strutturali, di quelli, per capirci, che lasciano il segno e non solo a causa del ritorno del maestro unico.
Le famiglie che iscrivono il proprio figlio a scuola per la prima volta potranno scegliere il modello di orario settimanale a 24 ore o a 27; se sono disponibili ulteriori posti in organico, la scuola potrà presentare anche il modello orario fino a 30 ore.
Prima della presentazione del regolamento, era circolata la voce che nelle classi successive alla prima venisse cancellata completamente l'attuale organizzazione modulare che prevede, per capirci, tre docenti su due classi e funzionamento a 30 ore.
Il testo finale approvato dal consiglio dei Ministri precisa che le classi successive alla prima continueranno a funzionare con il modello orario attuale, ma avranno (e non è poco) il quasi totale azzeramento delle compresenze.
È prevedibile che qualche figura di docente venga a mancare nei diversi plessi scolastici. In molti casi, dove con il funzionamento delle attività didattiche erano previsti alcuni rientri pomeridiani con servizio di mensa, quasi certamente mancheranno insegnanti per l'assistenza educativa al pasto dei ragazzi, mettendo in discussione questo servizio erogato dai comuni.
Il modello a tempo pieno per 40 ore con due insegnanti, nelle scuole attrezzate e dotate dei necessari servizi per farlo funzionare, potrà funzionare per tutte le classi come prima. Si preannuncia un piano pluriennale per l'ampliamento del tempo pieno sul territorio.
E, come il tempo pieno, restano anche gli anticipi di ammissione alla prima classe per bambini che compiranno sei anni di età entro il 30 aprile del 2010.
Un'altra novità: la data per l'assoggettamento all'obbligo di istruzione (sei anni di età) che la riforma Moratti aveva anticipato al 31 agosto, ritorna quella del 31 dicembre.
 

 

Cosa cambia nella scuola secondaria di I grado

da  Tuttoscuola, 22 dicembre 2008
Dell'intero settore riformato, dall'infanzia a tutto il primo ciclo, la scuola secondaria è quella che subisce minori modifiche strutturali.
L'orario delle lezioni, per decenni stabilizzato in 30 ore settimanali, dopo aver subito nel periodo morattiano un'espansione più di forma che di fatto, viene confermato formalmente e sostanzialmente in 30 ore.
Quelle ore in più, fino a 33 settimanali, per consentire attività e insegnamenti facoltativi e opzionali, anche in base alla domanda delle famiglie, vengono tolte, fermando l'orario alle 30 ore. Di quelle ore in più si avvalevano prevalentemente quelle scuole che avevano sperimentato il bilinguismo, ma anche quelle, ora che la seconda lingua comunitaria è prevista per tutti, dovranno stare in 30 ore settimanali.
A proposito di seconda lingua comunitaria, c'è la novità, riservata ai genitori che quest'anno iscrivono i propri figli alla prima classe, della facoltà di chiedere di avvalersi dell'insegnamento potenziato dell'inglese, realizzato con l'utilizzo delle due ore settimanali dedicata alla seconda lingua comunitaria. In questo modo l'insegnamento dell'inglese sarebbe di cinque ore settimanali (tre dovute e due "prestate"). Unica condizione posta dal regolamento è che non vi siano nella scuola prescelta docenti titolari della seconda lingua comunitaria.
Per il tempo prolungato (da 36 ore fino a 40 settimanali) è prevista tassativamente l'esistenza delle condizioni logistiche e di servizio per la sua conferma. Comunque l'organico docenti previsto per il tempo prolungato viene drasticamente ridotto.
 







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