RIPOSTO: VANDALI INCENDIANO TRE AULE ALLA SMS ''PIRANDELLO''
Data: Venerd́, 19 dicembre 2008 ore 17:56:15 CET
Argomento: Comunicati


Un grave atto vandalico è stato messo a segno, mercoledì notte, ai danni della scuola media Pirandello. Animati da furia devastatrice, i teppisti hanno dato fuoco a tre delle aule ubicate a pianoterra nel plesso di via Mattarella, dove sono andati in fumo arredi e suppellettili.
 Unico "testimone" un crocefisso, liquefatto dal fuoco, ancora appeso alla parete di una delle tre classi presi di mira. Da una prima ricostruzione dei carabinieri di Riposto e della Compagnia di Giarre, coordinati dal maggiore Saverio Lombardi, sembra che i vandali si siano introdotti martedì sera nei locali della "Pirandello" durante una riunione del Consiglio dei docenti.
 Finita la riunione e andati via gli insegnanti, i "bulli" sarebbero passati all'azione. L'atto di bullismo scoperto ieri ha avuto un "prologo" alcune sere fa, quando venne data alle fiamme una serra allestita a scopo didattico nel cortile della "Pirandello".
 «Non ci sono giustificazioni per tali atti che hanno devastato parte della nostra scuola - dice il dirigente scolastico Rosario Zappalà - e che lasciano l'amaro in bocca. Tutto ciò è davvero intollerabile, chiediamo una maggiore vigilanza per la nostra scuola».
 Secondo una prima stima, i danni s'aggirerebbero sui 20 mila euro. Alla notizia del rogo, il sindaco Carmelo Spitaleri e l'ing. Orazio Di Maria dell'Utc hanno effettuato un sopralluogo nel plesso. «Sono stati avviati interventi urgenti con fondi comunali - assicura Spitaleri - per ripristinare, nell'immediato, la sicurezza e la funzionalità della struttura danneggiata dalle fiamme. Abbiamo già contattato una ditta per avviare una manutenzione straordinaria nel plesso scolastico.
 E' importante che gli alunni non vivano alcun disagio per quanto commesso dai vandali". «Contemporaneamente - aggiunge Di Maria - si sta lavorando ad un progetto per rendere più sicuro l'istituto, con un adeguato sistema di allarme e la sistemazione di sbarre in ferro antintrusione».
 Sul grave episodio, l'assessore alla Pubblica istruzione, Lea Messina, sottolinea: "La scuola è un luogo di crescita e in quanto tale deve essere tutelato perché strumento prezioso per ogni generazione che si prepara a diventare adulta. Non è un caso che l'intervento del Comune è stato immediato».
 Salvo Sessa






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