Colpo di scena: Il MIUR applicherà la sentenza sui 18 punti
Data: Mercoledì, 23 luglio 2003 ore 20:28:37 CEST
Argomento: Normativa Utile


La Repubblica di Milano del 24 luglio 2003 Bloccate 2000 nomine Il ministero rivede le graduatorie. Precari in rivolta

Il provveditore: "Procederemo con le convocazioni che non compromettono i diplomati delle scuole di specializzazione"
Dopo una sentenza del Tar, a Roma hanno deciso di togliere 18 punti a tutti i docenti abilitati in attesa di supplenze: nessuno se lo aspettava


La comunicazione è arrivata dal Ministero nella notte tra martedì e mercoledì. Del tutto inaspettata. «Le nomine dei docenti per le supplenze annuali delle scuole superiori vanno bloccate fino alla completa revisione delle graduatorie». Bisogna togliere a tutti i precari abilitati 18 punti, come stabilito dalla sentenza del Tar del Lazio. Un avviso che in via Ripamonti, dove il provveditore Antonio Zenga negli ultimi tre giorni aveva dato l´indicazione opposta, ovvero «procedere senza sosta», è arrivato come una doccia ghiacciata. Nessuno ha fatto in tempo a mandare on line la comunicazione. Così ieri alle 15,10 sulla porta della stanza T02 al piano meno uno del Provveditorato è apparso il cartello scritto a mano: "Oggi convochiamo i docenti di lettere per le scuole superiori solo fino al numero 91. Le altre nomine sono sospese". E la stessa sorte toccherà nei prossimi giorni agli altri insegnamenti delle scuole medie e superiori, almeno fino a nuovo avviso. All´incirca 2000 posti che rischiano di non essere assegnati entro il 31 luglio. Proseguono senza intoppi solo le convocazioni della scuola elementare e della materna.
«Abbiamo ricevuto la comunicazione dal Ministero solo questa mattina (ieri, ndr) - spiega Zenga -. Ora cerchiamo di salvare il salvabile. Procederemo con le nomine che non rischiano di compromettere i diplomati delle scuole di specializzazione, così ci portiamo avanti il più possibile. Molte convocazioni saranno cancellate, alcune ridotte». Nel frattempo si dovrà aspettare che le graduatorie vengano corrette dal cervellone del Ministero. Una volta ripulite, le operazioni potranno ripartire. «Non ci sarà molto tempo. Presumibilmente le nuove convocazioni non potranno partire prima della prossima settimana - mette le mani avanti Zenga - . E dovendo concludere tutto entro il 31 luglio, parte delle operazioni saranno svolte a fine agosto dalle scuole polo».
Nei corridoi di via Ripamonti si riaccende la guerra fra precari, abilitati e specializzati. Fuori dalla stanza T02, accasciati sulle poche sedie disponibili, stravolti dal caldo e dall´attesa, i docenti sono arrabbiati. Sono quelli rimasti fuori. Quelli che non sono stati neanche avvisati. Quelli che ancora sperano di ricevere l´incarico entro fine luglio. Paolo Campiglio, 35 anni, è il numero 94 in graduatoria: «Hanno fermato le nomine al numero 91, la mia solita fortuna. Il Ministero continua a giocare con i punti. Li toglie e li aggiunge a suo piacimento senza pensare che dietro quei numeri ci sono delle persone che lavorano, che hanno una famiglia e che vorrebbero avere la certezza di un posto di lavoro». Il tira e molla dei punteggi sta esaurendo chiunque. «Ci trattano come maiali, qui al caldo in piedi ad aspettare il nostro turno. E ora scopriamo, dopo essere tornati a Milano apposta, che le convocazioni vengono bloccate. Fino a questa mattina neanche il sito del Ministero dava alcuna informazione», si sfoga Paola Giudici.
«Stanno mettendo i precari gli uni contro gli altri. Questo non farà che aggravare una situazione già gravissima: ancora non si parla di immissioni in ruolo - commenta Alfia Nicotra, segretario provinciale della Cgil-scuola - Nessuno ha chiesto quei 18 punti. È stato il Ministero ad assegnarli ai precari per equilibrare le posizioni con i diplomati delle scuole di specializzazione. E ora decide di accettare la sentenza senza fare ricorso. Ci rimetteranno tutti, sia gli abilitati che gli specializzati. Il risultato sarà ancora una volta un grave ritardo sulla distribuzione dei posti con il rischio che la scuola riparta a settembre senza tutte le cattedre occupate». A cantare vittoria sono quelli delle scuole di specializzazione: «Abbiamo vinto il ricorso al Tar senza l´appoggio né dei sindacati né dei partiti. Ma solo con le nostre forze e argomentazioni - dicono quelli del Coordinamento delle Scuole di specializzazione per l´insegnamento - . Significa che abbiamo ragione. E siamo soddisfatti che il Ministero abbia deciso di rivedere le graduatorie. Quei punti sono illegittimi e vanno levati».
TERESA MONESTIROLI

SNALS-CONFSAL: a rischio la continuita’ di servizio e la stabilita’ dei precari 23/07/03

Lo SNALS-CONFSAL esprime totale dissenso sulla scelta operata dal Ministro Moratti di abbandonare il principio di mantenere nelle graduatorie permanenti un giusto equilibrio tra la valorizzazione del requisito del servizio e un corretto riconoscimento dei titoli d’accesso.
“Le graduatorie permanenti - ha dichiarato il Segretario Generale, Fedele Ricciato - erano state istituite con la finalità di garantire la continuità di servizio e una graduale stabilizzazione del personale: cosa che, di fatto, viene ora vanificata”.
“Lo SNALS-CONFSAL denuncia anche il metodo con cui il Ministro ha scelto di agire senza nemmeno fornire le dovute informazioni preventive alle organizzazioni sindacali”.
Secondo Ricciato, “quanto sta avvenendo, sommato alla mancata autorizzazione delle nomine in ruolo, mette a repentaglio il regolare inizio dell’anno scolastico con conseguenze gravissime sia sul personale che sul funzionamento delle scuole”.
“Lo SNALS-CONFSAL - ha aggiunto il Segretario Generale - si riserva di intraprendere tutte le azioni sindacali di tutela del personale”.
 

Questo è il comunicato del Ministero che congela le operazioni avviate sulle graduatorie:

 Dipartimento per i servizi nel territorioUffici di supporto e collaborazione con il Capo DipartimentoUfficio 2
Nota 23 luglio 2003 Prot. N. 1981/DIP/UO2

OGGETTO: TAR Lazio – sentenza di accoglimento dei ricorsi prodotti avverso l’attribuzione del punteggio aggiuntivo (punti 18) ai docenti non in possesso di specializzazione conseguita nei corsi SSIS.

Come è noto alle SS.LL., il TAR del Lazio, con decisioni in data 14 luglio c.a., in accoglimento di impugnative prodotte da docenti in possesso di specializzazione conseguita presso le SSIS, ha annullato il D.M. n. 40 del 16 aprile 2003 e la tabella di valutazione allo stesso allegata (tabella A/1) nella parte in cui si dispone l’attribuzione di punti 18, in aggiunta a quelli spettanti per il punteggio dell’abilitazione, ai docenti della terza fascia delle graduatorie permanenti in possesso di abilitazione diversa dalla specializzazione SSIS (lettera A – punto 4 - della citata tabella). In conseguenza del predetto annullamento si intendono caducate anche le disposizioni contenute nella nota 2 della tabella A/1 allegata al citato D.M..
In dipendenza di quanto sopra, tenuto conto della ristrettezza dei tempi a disposizione rispetto all’effettuazione delle operazioni relative all’avvio dell’anno scolastico (operazioni in avanzato stato di svolgimento), questo Ministero, in attesa dell’esito dell’appello proposto al Consiglio di Stato, si vede indotto a dare esecuzione alle citate sentenze del TAR Lazio.
Per le ragioni suesposte , si rende necessario procedere all’immediata rettifica delle graduatorie permanenti sopracitate con l’eliminazione dei punteggi aggiuntivi (punti 18) assegnati agli aspiranti inseriti in terza fascia e in possesso di abilitazione diversa dalla specializzazione SSIS, nonché agli stessi specializzati SSIS per le abilitazioni dichiarate corrispondenti. Inoltre, nel caso in cui gli specializzati SSIS si siano avvalsi della possibilità di opzione prevista dalla citata nota 2, dovrà essere ripristinato, nei confronti degli stessi, il bonus di 30 punti con la conseguente preclusione della valutazione dei servizi prestati nel biennio corrispondente alla durata del corso di specializzazione.
Ai fini suddetti sono state impartite puntuali disposizioni al Sistema Informativo perché attivi, già dal 24 c. m., nei tempi più celeri, gli interventi necessari all’adeguamento delle graduatorie nel senso sopradescritto. Pertanto, le funzioni di aggiornamento delle graduatorie permanenti saranno disattivate alla chiusura del collegamento di oggi 23 luglio.
Le SS.LL. vorranno seguire personalmente l’adempimento in questione assumendo, ove necessario, anche contatti con i referenti del menzionato Sistema Informativo affinché la rielaborazione delle graduatorie si concluda in maniera corretta e senza pregiudizio per le operazioni già programmate per l’avvio dell’anno scolastico.
Le SS.LL. per ulteriori, utili informazioni potranno rivolgersi agli Uffici di questo Ministero di seguito indicati: Direzione Generale del personale - Ufficio VI - tel.06/58495360 – 5361; Ufficio II di collaborazione con il Capo Dipartimento 06/58492030.
Si ringrazia per la sperimentata collaborazione.
IL CAPO DIPARTIMENTO
F.to- Pasquale Capo -
 

Questo è il comunicato congiunto delle associazioni dei SSISini

COMUNICATO STAMPA
Docenti precari specializzati
Il Ministero ha l’obbligo di rivedere le Graduatorie
Secondo il TAR del Lazio - sentenze n. 200306339 e n. 200307435 del 14 luglio - “mancano le basi normative e logiche per riconoscere la legittimità di un punteggio aggiuntivo ai titoli abilitativi diversi dai diplomi rilasciati dalle s.s.i.s.”. Inoltre, sempre secondo quanto scritto nelle sentenze, nell’assegnare un punteggio aggiuntivo agli insegnanti privi di specializzazione SSIS “si creerebbero conseguenze negative sulle consolidate legittime aspettative degli inclusi nelle graduatorie". Adesso spetta al MIUR decidere se agire a norma di legge e secondo logica, eseguendo la sentenza, oppure no.
Infatti, come noto, la sentenza del TAR è immediatamente esecutiva e presentare eventuale appello al Consiglio di Stato non esime il Ministero dal dare attuazione a quanto ordinato in sentenza. Inoltre, il Consiglio di Stato, non potrà che confermare – talmente chiare e forti sono le motivazioni - la sentenza del TAR nonché le tre sentenze sulla stessa questione emanate dallo stesso Consiglio di Stato solo pochi mesi fa. Se si prospettasse tale ipotesi occorrerebbe rettificare le graduatorie e ri-assegnare gli incarichi annuali ad anno scolastico iniziato, creando notevoli disagi alla scuola intera.
Il DM 40/2003, che assegnava “18 punti” agli altri abilitati, era stato emanato in un contesto in cui già i docenti specializzati e specializzandi erano e sono fortemente discriminati e penalizzati. Infatti, quest’ultimi, pur avendo conseguito l’abilitazione e la specializzazione all’insegnamento con prove concorsuali, pur avendo vinto per delle disponibilità di cattedre (le SSIS sono a numero programmato “tenendo conto del fabbisogno di professionalità del sistema sociale e produttivo”, Legge n. 264 del 2 agosto 1999), possono concorrere solo per il 50% dei contratti a tempo indeterminato, contro il 100% cui concorrono gli idonei non vincitori del concorso ordinario. Inoltre, nelle graduatorie permanenti, i docenti specializzati SSIS sono gli unici cui viene detratto il punteggio, fino a 24 punti, per l’eventuale servizio prestato su base di un regolare contratto!
Auspicio è che il Ministro intervenga tempestivamente con un provvedimento che renda esecutivo quanto stabilito dal Tribunale Amministrativo e volto a ripristinare l’equità all’interno delle Graduatorie Permanenti. Sarebbe inaccettabile una eventuale soluzione che non rispetti le sentenze della Giustizia Amministrativa o che rinvii tale intervento procedendo agli incarichi annuali con le Graduatorie sentenziate illegittime.
Le Graduatorie possono essere corrette in pochi giorni e, se il MIUR provvederà ad impartire immediate istruzioni ai CSA, gli incarichi annuali possono essere assegnati con regolarità prima di Settembre. A questo proposito è fondamentale sottolineare che la scadenza del 31 luglio non è importante ai fini degli incarichi annuali ma è significativa solo ai fini delle nomine in ruolo che però, come tutti sanno, non sono state previste dal Governo.
A norma dell’art. 4 della Legge 333/01, infatti, gli incarichi annuali dopo il 31 luglio sono predisposti dai dirigenti scolastici senza alcun danno né per i docenti né per gli alunni. Giova ricordare che lo scorso anno si è eseguita questa procedura senza arrecare nessun danno alla nostra scuola. Sarebbe invece irresponsabile, oltre che oneroso, da parte dell’Amministrazione, assegnare oggi gli incarichi annuali da graduatorie illegittime e costringere decine di migliaia di docenti specializzati a inoltrare ricorsi individuali – vincenti giacché basati sulle recenti sentenza TAR - per vedere rispettati i propri diritti.
Ancora più irresponsabile sarebbe utilizzare un’eventuale decretazione d’urgenza in pieno contrasto con le recenti sentenze del TAR, poiché si agirebbe ai limiti della legittimità costituzionale che salvaguarda i diritti acquisiti dai docenti specializzati e specializzandi. Alla stessa stregua, continuerebbe la vessazione nei confronti di chi, facendo affidamento nelle Leggi dello Stato, si è impegnato in un percorso biennale progettato per adeguare il nostro Paese agli standard formativi dei docenti vigenti in Europa.
Roma, 22 Luglio 2003
Pasquale Sasso Presidente A.Na.Do.S.S 340-0556296 anadoss@lycos.it
Sara Ballerini Presidente A.I.S.S. 338-1619698 aiss@associazioneaiss.it
Marcella La Monica Presidenza A.N.I.E.F 349-6685962 marcellalamonica@iol.it
Enzo Arte Coordinatore C.N.S.S. 348-3071956 vinarte@tiscali.it


Questo è il comunicato di soddisfazione del KIUS il coordinamento dei sissini:

Gli specializzati daranno visibilità ai loro diritti che con l'ultima decisione di oggi vengono finalmente rispettati dopo inutili e per certi versi mortificanti ostacoli politici e sindacali Partecipate in massa!!!! per far rispettarei diritti di 40.000 docenti.
Ringraziamo quanti in questi giorni hanno partecipato all'invio di fax, e-mail, a politici e sindacati, che hanno mandato in tilt i centralini e le caselle di posta elettronica dei Palazzi.
Non ultima l'intera redazione di questo sito che in questi mesi di dura lotta ha dimostrato di che pasta sono fatti gli specializzati SSIS, informando con correttezza e senza alcuna faziosità sulle vessazioni cui siamo stati soggetti da due anni a questa parte.
Non ringraziamo i sindacati (tutti) per la campagna "antisissino" che ha portato ad una guerra tra poveri come mai in precedenza la scuola aveva conosciuto.
Non ringraziamo l'Università che se ne è lavata le mani.
Non ringraziamo quanti tra i politici, non ultimi quanti hanno presentato ordini del giorno su falsi presupposti, si sono opposti alle SSIS senza conoscerne la natura.

E questo è il controcomunicato della CGIL

Precari: rifacimento delle graduatorie permanenti
Colpo di scena! Il ministro Moratti ha deciso di applicare senza appello la sentenza del Tar Lazio che toglie i 18 punti di riequilibrio tra SSIS e gli atri precari. La scuola è di nuovo nel caos: la decisione del MIUR determina una situazione di confusione e d'impasse amministrativo negli uffici scolastici provinciali. Infatti, a questo punto l'amministrazione scolastica procederà alla modifica della terza fascia delle graduatorie permanenti, bloccando le operazioni delle nomine che in alcune province erano state avviate. E' una situazione che determina enorme disagio al personale precario, riattiva una esasperata conflittualità tra i precari e mette in serio pericolo la regolarità dell’inizio dell’anno scolastico.
La Moratti, con quest'ultimo intervento dimostra ancora una volta l'incapacità di gestire il personale della scuola e rende visibile il suo fallimento amministrativo che a questo punto rischia di scaricarsi oltre che sui diretti interessati anche sugli stessi inconsapevoli impiegati e funzionari dell'amministrazione.
Ricordiamo che la CGIL scuola, convinta della necessità di determinare un equilibrio nella terza fascia delle graduatorie permanenti aveva sostenuto, insieme alle altre organizzazioni sindacali, l'aumento del punteggio per il personale che ha conseguito l'abilitazione con il concorso ordinario e con quello riservato. Il riequilibrio si era reso necessario dopo l'unificazione delle fasce, introdotta dalla legge 333/2001 (già decreto Moratti), che stravolgendo la legge 124/99 e le sue gradualità ha unificato in un'unica terza fascia i precari delle originarie terza e della quarta fascia delle graduatorie permanenti. Come avevamo più volte denunciato all'epoca e successivamente, le scelte sbagliate della Moratti stanno determinando danni alla scuola e l'ingestibilità del personale. E il governo ne approfitta in ogni caso per giustificare le mancate assunzioni: una volta perché le graduatorie sarebbero squilibrate, l'anno successivo per un altro motivo, ecc... In realtà lo fa solo per risparmiare e per determinare una situazione tale da giustificare provvedimenti legislativi che vadano nel senso della introduzione di un reclutamento fondato sulla chiamata diretta.
La Cgil ritiene un simile esito insostenibile. Noi siamo per un riequilibrio dei punteggi e per riaffermare il principio di un reclutamento pubblico, regolare e trasparente.Roma, 23 luglio 2003

L'ANP l'associazione nazionale presidi esprime per converso serie preoccupazioni sulle operazioni di avvio del nuovo anno scolastico con questo comunicato:

Questa organizzazione sindacale – la più rappresentativa dei dirigenti delle istituzioni scolastiche – chiede alla S.V. un incontro urgente per discutere le seguenti materie:
criteri per l'individuazione degli aventi titolo a conseguire supplenze annuali e fino al termine delle attività didattiche per il prossimo anno scolastico. Come Le è noto, la norma in vigore attribuisce tale compito ai dirigenti delle scuole per i provvedimenti da adottare in data successiva al 31 luglio. E' invalsa invece la prassi di costituire organismi intermedi, denominati in genere scuole-polo, incaricati di fatto di centralizzare le operazioni, svolgendo attività che in passato erano di competenza dei soppressi Provveditorati agli Studi. Tali organismi, che non trovano alcun supporto nella normativa, non rispondono degli eventuali errori compiuti, in quanto il contenzioso ricade – per giurisprudenza costante ed ormai numerosa – sul dirigente che ha recepito l'indicazione errata ed ha stipulato il successivo contratto. Di questa situazione, che colpisce gravemente gli interessi del personale da noi rappresentato, vogliamo esaminare con l'Amministrazione le possibili soluzioni alternative rispetto a quelle finora seguite;

Anche la CISL prontamente reagisce contro la decisione con questo comunicato

COMUNICATO STAMPA CISL SCUOLA

E’ incredibile! Il MIUR esegue le sentenze del TAR sulle graduatorie permanenti e sconfessa se stesso.
La CISL-Scuola intravede nella decisione del MIUR di eseguire le sentenze in questione una messa in discussione, per la palese incoerenza, della credibilità della politica scolastica dello stesso ministero e di questo governo. Con questo atto si prospettano gravissimi problemi di gestione delle procedure per l’avvio dell’anno scolastico.
La decisione di riequilibrare i punteggi era scaturita da una esigenza rappresentata dalla stessa maggioranza parlamentare in occasione dell’approvazione della legge delega 53/03 ed espressa attraverso un ordine del giorno accolto dal Governo. Il MIUR viene così meno agli impegni assunti con il Parlamento e confermati in numerose altre occasioni, compresa l’articolata richiesta di parere presentata al CNPI.
Sul piano dell’avvio dell’anno scolastico questa decisione, per la complessità delle attività amministrative da mettere in atto, è assolutamente incomprensibile.
A pochi giorni dal 31 luglio, appare ormai compromesso un regolare inizio delle lezioni, salvo che si voglia sorvolare sulla regolarità delle procedure previste dalle norme vigenti, provocando un ulteriore e più ampio conflitto.
Ma ciò che caratterizza più gravemente una siffatta decisione è che, da ben tre anni, ai precari è negata la certezza del diritto e sono, loro malgrado, protagonisti di una assurda vicenda caratterizzata da ripetuti e contraddittori colpi di scena.
La situazione è assolutamente intollerabile, aggravata peraltro da un contesto di mancate immissioni in ruolo.
La CISL-Scuola metterà in campo tutte le iniziative volte a contrastare decisioni dense di conseguenze negative per il personale e per la scuola.
Questa vicenda, ancora una volta, ripropone, in modo cogente l’esigenza di affrontare con coerenza e organicità la complessità dei problemi del reclutamento del personale della scuola.

IL CIP Comitato dei precari " storici " quelli che verrebbero danneggiati dalla decisione del TAR protestano con questo

COMUNICATO STAMPA
Opportunità del ricorso al Consiglio di Stato e necessità assoluta di un Decreto legge “riparatore”.
Dallo scorso 14 luglio si sono mobilitate le varie associazioni sissine (tra cui A.Na.Do.S.S. A.N.I.E.F e C.N.S.S) chiedendo, con un comunicato congiunto, l'immediata esecuzione della sospensiva del TAR Lazio avversa ai 18 punti corrisposti agli abilitati mediante concorsi ordinari e riservati.
I CIP_AN diffidano il MIUR dall’adottare un comportamento dissimile da quello assunto lo scorso anno quando, per favorire i sissini, ordinò ai CSA di procedere alle nomine annuali attraverso le GP dichiarate "sub iudice" o sospese dal TAR con sentenza del 12 agosto 2002. Questo avvenne in virtù della sola proposizione di un appello, palesemente “dilatorio”, al CdS.
Le nomine annuali si fecero sulle graduatorie iniquamente rettificate sulla base della circolare n.69/02, che il giudice Scognamiglio aveva annullato perché falsamente interpretativa ed attuativa di un'altra sentenza - emessa dallo stesso Tar a maggio - con la quale si rigettava il cumulo del “doppio privilegio”: bonus + punti da servizio.
Di fatto, anche dopo la sentenza del CdS nel dicembre 2002 che confermava quella di agosto del Tar, la maggior parte dei sissini, con il pretesto della continuità didattica, ha continuato ad occupare le cattedre, mentre ai precari storici – perlopiù ordinariati – è rimasto solo il contentino della nomina giuridica.
I CIP_AN, muovendo dalla considerazione espressa dal giudice del Tar secondo cui <<...non compete all'autorità governativa "riequilibrare" situazioni volute dal legislatore...>>, invitano nuovamente il MIUR a provvedere, attraverso la decretazione d’urgenza, a varare la proposta legislativa “De Laurentiis” per il riequilibrio tra le diverse categorie di abilitati, già accolta dal governo sotto forma di OdG (n.9/3387/8 del 13/02/03) in sede di approvazione della legge n.53/03 (riforma Moratti).Roma, 21 luglio 2003
Gianfranco Pignatelli Presidente Nazionale dei CIP
Associazione riconosciuta dal Miur con Nota Ministeriale prot. n. 31653 del 30/09/1998
CIP – Associazione Nazionale - Via del Forte Braschi, 86 - 00167 Roma tel. 06/6147190 – 338 1996449


Le prime allarmistiche reazioni della stampa: da ilcorriere.it Giovedì, 24 Luglio 2003
Nomine dei precari, tutto da rifare.

Nomine dei precari, tutto da rifare. Le cattedre dovranno essere assegnate secondo nuove graduatorie. E, fino a settembre, i posti vacanti nelle scuole milanesi rimarranno scoperti. Mettendo in crisi, così, l’avvio dell’anno scolastico 2003-2004. Ieri la doccia fredda che ha sconvolto il solito, caotico, rito dell’assegnazione delle cattedre annuali (cinquemila posti per circa diecimila precari) che da lunedì si stava svolgendo negli uffici di via Ripamonti. A far esplodere la rabbia di quanti spingevano e sbuffavano nell’atrio del provveditorato, la notizia che il ministero dell’Istruzione aveva accolto la sentenza del Tar del Lazio secondo cui sarebbero «illegali» i 18 punti assegnati ai precari abilitati.
Dunque, si ricomincia. I 18 punti vanno tolti e le graduatorie rifatte. Quanto basta per far scatenare la guerra tra precari: quelli che hanno frequentato le scuole di specializzazione (gli autori del ricorso al Tar) che esultano per l’inaspettata scalata in graduatoria, contro tutti gli altri, privati in un istante dei preziosissimi punti e precipitati in fondo alle classifiche. Tutti contro tutti. E tutti contro il ministero, per «aver cambiato le carte in tavola durante la partita».
Nervosismo, rassegnazione, sconforto. Soprattutto tra chi, ieri, aveva affrontato un lungo viaggio per raggiungere Milano. «E ora siamo costretti a ritornare. Con quello che ci costa». Indignazione anche tra i rappresentanti dei precari. «Sono due anni che il ministero sta facendo errori su errori, destabilizzando totalmente la categoria», commenta Antonio Antonazzo, del Comitato insegnanti precari. Giuliana Segalini, del coordinamento delle scuole di specializzazione, precisa: «Potremo ritenerci soddisfatti solo quando sarà riconosciuto il nostro percorso formativo».
Anche Alfia Nicotra, segretario provinciale di Cgil scuola, commenta: «La gravità sta nell’aver danneggiato una categoria dai diritti sempre lesi. In più si sta creando uno scontro tra lavoratori che hanno gli stessi diritti».
Sospira il provveditore di Milano, Antonio Zenga: «È un peccato perché quest’anno eravamo partiti in anticipo. Certo, è un disagio per tutti, ma dove possibile andiamo avanti». Le graduatorie per elementari e materne, infatti, rimarranno invariate, mentre i cambiamenti colpiranno i duemila insegnanti di medie e superiori, soprattutto quelli che aspirano a una cattedra in lettere, matematica e lingue.
E se, come spera Zenga, le nuove graduatorie arriveranno da Roma lunedì, sarà comunque troppo tardi per assegnare tutte le cattedre entro il 31 luglio. «A quel punto - continua il provveditore - si dovrà far ricorso alle "scuole polo" che si faranno carico delle assegnazioni. Ma non prima della fine di agosto».
Annachiara Sacchi
 

Le ragioni dei SSISini della Sicilia in una lettera di Francesco Gianino e Antonio Pittalà

Lettera aperta al Ministro Moratti Ministro della Pubblica Istruzione Letizia Moratti

Distinto Ministro,

la competizione nel mondo del lavoro produce un miglioramento dell' efficienza del servizio, anche quando questo servizio non serva a soddisfare l'esigenze materiali bensì quelle spirituali, e metta le basi per il futuro del nostro paese.
Le scriviamo a nome degli specializzandi del II ciclo della scuola Ssis (Scuola interuniversitaria per l'insegnamento nelle Scuole Secondarie) per ricevere maggior chiarezza da parte delle Istituzioni e di chi appronta le Leggi.
Il corso post - universitario Ssis garantisce una preparazione adeguata per svolgere un servizio rivolto ai giovanissimi studenti del nostro paese, e si propone obiettivi di efficienza nel campo della trasmissione del sapere inteso come insieme di competenze al fine di un saper essere e un saper fare.
In una parola: efficienza della scuola.
Non inserire quindi la professionalità docente nel sistema della competizione significa permettere a chiunque insegni nella scuola di entrare in classe senza prefiggersi obiettivi formativi, senza saper come attenzionare un ragazzo più timido e malinconico, spesso demotivato; oppure come dare alle parole il peso della realtà. La professionalità docente, pertanto, oltre a richiedere conoscenze relative alla singola materia d'insegnamento, necessita di uno spirito d'osservazione acuito da un bagaglio di competenze psicologiche e pedagogiche. Il docente ormai, e giustamente, imbriglia la sua creatività e il suo credo in schematizzazioni che visualizzano obiettivi educativi e cognitivi, finalità d'azione, contenuti, metodo, valutazione, verifiche … nel massimo della chiarezza e limpidità, al fine di offrire un servizio trasparente ed efficiente.
La trasparenza del docente.
La scientificità del docente.
La sua professionalità.
E' inutile ricordare che un neo laureato in lettere o matematica incominci ad acquisire competenze specifiche all'insegnamento solo qualora entri in classe, nonostante abbia vinto il concorso a cattedra.
Ma da qualche tempo c'è una novità in Italia: questo giovane neo laureato potrà frequentare il corso biennale della Ssis per diventare professore. O meglio, da tre anni quasi tutte le Università italiane hanno istituito dei corsi di specializzazione chiamati Ssis, che si prefiggono di preparare alla professione di docente della scuola secondaria.
Non siamo qui per esprimere un giudizio sull'organizzazione di questi corsi: la Ssis è all'inizio, questo è il suo terzo anno di vita, e si cerca di dare il meglio, o quasi … e la mentalità dell'accademia cerca di adeguarsi, talvolta disorientata.
Ma siamo qui per alzare una voce che suona più o meno così: perché si parla tanto di professionisti della scuola, e quando si arriva al dunque, cioè dare lavoro, solo perché questi professionisti sono un numero esiguo (tre, cinquemila), cioè non fanno numero, si cerca di far tutto per scartarli dal mondo della scuola? Perché tutti parlano di professione docente, ma quando si arriva al momento di inserire nella scuola i professionisti, essi vengono messi in coda, si fanno aspettare, gli si toglie dignità?
Come?
Il decreto sulla scuola aprirà a giorni l'iscrizioni alle Graduatorie permanenti, quelle graduatorie da cui tirare fuori i nominativi per le immissioni in ruolo e le supplenze annuali; e la scadenza di presentazione della domanda d'iscrizione sarà il 31 Maggio.
S'intende a livello ministeriale escludere i Sissini del II ciclo dalla prossima Graduatoria permanente, non concedendo una riserva d'iscrizione a chi si abilita dopo il 31 Maggio.
Noi della Siss II ciclo ci abiliteremo non prima del 30 Giugno.
Perché non ci aspettano, dal momento che l'università ha fatto di tutto per comprimere il corso che, essendo ancora in fase di sperimentazione, ha dovuto far fronte a notevoli problemi organizzativi?
Abbiamo il massimo rispetto per i precari e per i vincitori di concorso, eppure sappiamo anche di essere portatori di una nuova professionalità, una nuova mentalità.
Uomini nuovi nella scuola dell'autonomia.
Noi non entreremo nelle Graduatorie, noi non potremo insegnare per … quanti anni!? Se poi a questo si aggiunge il taglio di posti di lavoro che V.S., Ministro Letizia Moratti, ha prospettato sino al 2004 …
E' come se il treno della scuola partisse alle ore 12, e la biglietteria apra alle ore 13!!
Il treno della scuola riformata!!
E chi viaggerà sopra il treno della scuola riformata?
Tutti i vecchi precari, i vincitori di concorso, gli abilitati con sessioni riservate di solo due mesi di corso abilitante (e consideriamo che la Siss consta di circa 1000 ore di lezioni e 360 ore di tirocinio, con obbligo di frequenza, a numero chiuso, e pagamento di rata semestrale, per due anni) e, per fortuna, i Sissini del I ciclo abilitati lo scorso anno. E a quest'ultimi è stata concessa l'anno scorso una riserva per inserirli nelle Graduatorie d'istituto 2001 - 2002.
I sindacati non ci appoggiano, perché siamo pochi … anzi, remano contro: siamo temuti a motivo del nostro curriculum, togliamo lavoro con i nostri trenta punti che il corso ci attribuisce … come se ce li regalassero!! E già è nell'aria l'intenzione di non rendere cumulabile tale punteggio con altro acquisito da servizio prestato alla scuola nel medesimo periodo di frequenza del corso … come se l'esperienza e la professionalità debbano essere limitate!
Il Ministero è già stato più volte contattato con lettere, fax, telefonate … (siamo andati di presenza a parlare col Dott. Le Rose, segretario particolare dell' On. Valentina Aprea, sottosegretario alla Pubblica Istruzione; e il dott. Pilo dell'ufficio amministrativo di Viale Trastevere, insieme a tutti i rappresentanti delle Ssis italiane). Le risposte sono state ambigue: o una ridicolizzazione e denigramento della nostra condizione di specializzandi ("non vi preoccupate, entrerete col tempo…) oppure hanno cercato di smorzare i toni con promesse bonarie (cercheremo, faremo …).
Scriviamo in nome dei Sissini II ciclo d'Italia, ma anche in nome di tutti coloro che vogliono far crescere la scuola italiana; e vorremmo fare una domanda precisa a V.S.:
perché nella riforma della scuola che è stata varata in questi giorni, si parla di docenti specializzati nell'insegnamento, e tuttavia a questi stessi, per un mese, non si dà la possibilità d'inserirsi in quel lungo elenco da cui, come per magia, si estraggono i fortunati nominativi destinati ad entrare nelle aule della scuola italiana?
Cordiali Saluti


francesco gianino & antonio pittalà
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IL Sole 24 ore titola
Supplenti, graduatorie da rifare - Il ministero si adegua alla sentenza del Tar e azzera il bonus di 18 punti per i precari storici

ROMA - Colpo di spugna del l'Istruzione sui 18 punti di bonus attribuiti ai precari "storici" della scuola proprio dal ministero. Il Miur ha scelto di adeguarsi alla decisione del Tar Lazio, che ha accolto i ricorsi dei diplomati nelle Ssis (Scuole di specializzazione all'insegnamento secondario) contro, appunto, il bonus di 18 punti concesso ai vecchi precari dal ministero per tentare di riequilibrare i 30 punti incassati dai "sissini" al termine dei due anni di corso. Il Tar, in sostanza, ha bollato i 18 punti come "atto arbitrario". Con una circolare inviata ieri ai direttori regionali e firmata dal capo dipartimento, Pasquale Capo, il Miur, tenuto conto della sospensiva concessa dal Tar e «della ristrettezza dei tempi a disposizione rispetto all'effettuazione delle operazioni relative all'avvio dell'anno scolastico, in attesa dell'appello proposto al Consiglio di Stato si vede indotto a dare esecuzione alle sentenze del Tar». «Si rende necessario - si legge ancora nella circolare - procedere all'immediata rettifica delle graduatorie permanenti con l'eliminazione dei punti aggiuntivi (18) assegnati agli aspiranti inseriti in terza fascia e in possesso di abilitazione diversa dalla specializzazione Ssis, nonché agli stessi specializzati Ssis per le abilitazioni dichiarate corrispondenti». Il documento del Miur entra nel dettaglio anche per quanti, in possesso della specializzazzione Ssis, hanno usufruito dell'opzione che permetteva di incassare il bonus in presenza di un punteggio più favorevole nell'accumulo dei punti. In pratica, se la somma degli anni di servizio prestato durante i due anni di corso era superiore ai 30 punti: 18 (bonus) + 24 (12 + 12 per i due anni di servizio) = 42 punti. «Nel caso in cui gli specializzati Ssis si siano avvalsi della possibilità di opzione - specifica la circolare - dovrà essere ripristinato, nei confronti degli stessi, il bonus di 30 punti con la conseguente preclusione dei servizi prestati nel biennio corrispondente alla durata del corso di specializzazione». La decisione del ministero ha provocato la levata di scudi sindacale. Il primo a reagire è stato Fedele Ricciato, segretario generale dello Snals-Confsal: «Esprimiamo totale dissenso sulla scelta operata dal ministro Moratti di abbandonare il principio di mantenere nelle graduatorie permanenti un giusto equilibrio tra valorizzazione del requisito del servizio e un corretto riconoscimento dei titoli di accesso». Gli fa eco la Cisl scuola: «È una scelta - si legge in una nota - che mette in discussione la credibilità della politica scolastica di questo governo e di questo ministero. Da ben tre anni ai precari è negata la certezza del diritto e sono, loro malgrado, protagonisti di un'assurda vicenda caratterizzata da ripetuti e contraddittori colpi di scena». Secondo la Gilda degli insegnanti «è una decisione incredibile». E il coordinatore nazionale Alessandro Ameli aggiunge: «Sospettiamo che ci sia una volontà politica particolarmente punitiva nei confronti del precariato storico. Le reazioni saranno molto forti». Enrico Panini, segretario generale della Cgil scuola, dichiara: «La scuola è di nuovo nel caos: a questo punto l'amministrazione scolastica procederà alla modifica della terza fascia delle graduatorie permanenti, bloccando le operazioni delle nomine che in alcune province erano già state avviate».
LUIGI ILLIANO Giovedí 24 Luglio 2003
 

La telenovela continua.

 

TAR Lazio: tutte le sentenze sui 18 punti
   
TAR Lazio 6336/2003
     TAR Lazio 6337/2003
     TAR Lazio 6338/2003
     TAR Lazio 6339/2003

     TAR Lazio 6362/2003

TAR Lazio annulla i 18 punti (ordinanza 3476/2003)
Lo scorso 14 luglio il TAR del Lazio ha emanato un'ordinanza di sospensiva del D.M. 40/2003 che ha introdotto i 18 punti a vantaggio degli abilitati per concorso o sessione riservata.
(Leggi il testo dell'ordinanza).







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