''QUANDO INVISO ALLA FORTUNA E AGLI UOMINI'' DI WILLIAM SHAKESPEARE
Data: Venerdì, 19 dicembre 2008 ore 00:05:00 CET
Argomento: Rassegna stampa


Quando inviso alla fortuna e agli uomini

W. Shakespeare

Quando inviso alla fortuna e agli uomini,

in solitudine piango il mio reietto stato

ed ossessiono il sordo cielo con futili lamenti

e valuto me stesso e maledico il mio destino:

volendo esser simile a chi è più ricco di speranze,

simile a lui nel tratto, come lui con molti amici

e bramo l’arte di questo e l’abilità di quello,

per nulla soddisfatto di quanto mi è più caro:

se quasi detestandomi in queste congetture

mi accade di pensarti, ecco che il mio spirito,

quale allodola che s’alzi al rompere del giorno

dalla cupa terra, eleva canti alle porte del cielo;

quel ricordo del tuo dolce amor tanto m’appaga

ch’io più non muto l’aver mio con alcun regno.







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