NAVIGAZIONI PORNO A SCUOLA, NEI GUAI UN PROFESSORE DELLE SUPERIORI
Data: Marted́, 16 dicembre 2008 ore 00:05:00 CET
Argomento: Comunicati


'Navigazioni' porno a scuola
Nei guai professore delle superiori

Si connetteva a siti pornografici dal computer della scuola dove insegnava, mostrandone il contenuto ad alcuni studenti seduti intorno a lui nell'aula di informatica. Sulla vicenda sono ancora in corso indagini da parte dei carabinieri di Fivizzano
   
 


Fivizzano (Massa Carrara), 13 dicembre 2008 - Avrebbe accompagnato alcuni studenti nell’aula di informatica, e dopo averli fatti comodamente sedere, si sarebbe connesso su Internet ai siti pornografici mostrando il contenuto dei filmati hard ai suoi allievi e commetando con loro le varie perfomance.

 

Un modo a dir poco strano di fare lezione per un insegnante di un istituto superiore di Fivizzano, naturalmente se saranno provate le accuse arrivate dalle famiglie che alla fine dello scorso anno scolastico avevano denunciato l’accaduto al preside dell’istituto tecnico commerciale 'Belmesseri' di Fivizzano. Sarebbe stato poi lo stesse dirigente scolastico a rivolgersi ai carabinieri della locale stazione presentando la denuncia e facendo così partire le indagini.

 

Una vicenda che risale a quasi sette mesi fa ancora tutta da chiarire ma che ha suscitato non poca apprensione nei genitori che hanno i figli nella scuola fivizzanese. Una vicenda sulla quale è sempre stato mantenuto uno stretto riserbo. Le indagini sono fra l’altro ancora in corso e sull’episodio nessuno vuole fornire chiarimenti.

 

Da quanto si è potuto apprendere pare che la prima denuncia al preside sia arrivata nel maggio scorso da un papà ed una mamma preoccupati del racconto fatto dal loro figlio sui metodi di insegnamento di un professore. In un secondo tempo al primo si sarebbero aggiunti gli esposti di altri genitori prima della fine dell’anno scolastico passato.

 

Secondo i primi accertamenti sembra che le 'navigazioni hard' fossero state riservate ad un gruppetto ristretto di quattro o cinque studenti di una classe. Al ritorno in aula non sarebbero mancati i commenti su quanto era stato visto nei vari film sul computer, ai quali avrebbero partecipato anche gli altri studenti. Ora l’insegnante non lavora più nell’istituto fivizzanese, dove le lezioni della sua materia si svolgono secondo il regolare programma ministeriale, senza 'deviazioni'.

 

Le indagini dovrebbero essere ormai prossima alla conclusione ed un dettagliato dossier sarà presentato dagli uomini dell’Arma fivizzanese alla Procura di Massa. I militari avrebbero raccolto testimonianze del personale scolastico, degli studenti, di altri insegnanti e soprattutto dei ragazzi che avrebbero partecipato alle visioni a luce rossa.

 

Sembra siano state esaminate anche le bollette telefoniche, per accertare se nel periodo di quelle strane lezioni i costi si siano alzati. Un voluminoso dossier dunque sul quale nulla è trapelato. A questo punto sarà il magistrato della Procura di Massa che si occupa del caso a decidere se procedere o meno penalmente nei confronti dell’insegnante.

C.G.






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