Che fine faranno i precari della scuola? Dopo questo dietrofront del Governo sulle questioni tanto dibattute, quale sorte attende migliaia di precari che hanno palpitato per i numerosi tagli previsti dal ridimensionamento e da altri farraginosi provvedimenti? Durante l’incontro con I sindacati il Governo pare avere fatto alcune promesse. Leggiamo testualmente che “il  Governo si impegna a costituire un tavolo permanente di confronto per ricercare le possibili soluzioni a tutela del personale precario attualmente con nomina annuale o fino al termine delle attività didattiche, per favorire continuità delle attività di insegnamento e di funzionamento; a prevedere, qualora le risorse di bilancio lo consentano, l'estensione degli sgravi fiscali previsti in materia di salario accessorio.”
Insomma si tratta di un impegno sì, anche se molto generico: ai precari ci si penserà, a dispetto di altre affermazioni della Gelmini, che qualche mese fa aveva detto un semplice “Arrangiatevi”. Ma come? Se persisteranno parte dei tagli previsti, sarà sempre possibile una contrazione nociva soprattutto per i supplenti. Si spera nei pensionamenti e in un naturale turn over..Ma tutto è nel vago, vaghiamo nelle nebbie dell’indistinto, si dice, si disdice, si dice nuovamente. Mentre i precari della scuola palpitano per la loro incerta sorte futura, avviliti da tante dichiarazioni contrastanti, stanchi di queste continue oscillazioni, desiderosi di un filo di stabilità. Speriamo in questo tavolo permanente di confronto…

SILVANA LA PORTA