''RICREAZIONE'': IN ITALIA LA DEMOCRAZIA SI IMPARA ANCHE A SCUOLA
Data: Giovedì, 11 dicembre 2008 ore 11:57:52 CET
Argomento: Opinioni


IN ITALIA LA DEMOCRAZIA SI IMPARA ANCHE A SCUOLA
 
 
Esiste un qua ed esiste un là. La scuola non è uguale in tutte le parti del mondo e perciò  è bello lo scambio e il confronto. Nel mio liceo abbiamo chiesto a una giovane alunna turca, frequentante la 3 H, di esprimere le sue sensazioni ed emozioni di fronte alle aule italiane, del nostro Bel paese, tanto vituperato e criticato.
La scuola italiana si configura diversa, nella mente della futura alunna, già sull’aereo: “Ho sentito i miei amici che stavano parlando della scuola in Italia. Quando hanno detto che c’è lezione anche il sabato non ci potevo credere perché non ho mai sentito dire di una nazione in cui c’è scuola anche il sabato. Questo significava non poter dormire fino a tardi il sabato mattina. E significava pure avere solamente un giorno di libertà. Non mi è piaciuto per niente, ma ero già sull’aereo e non c’era niente da fare, sapevo che dovevo abituarmi.”
Ma il bello è a sentirle narrare poi della scuola in Turchia, che “con le regole necessarie insegna anche l’educazione morale. Per esempio, nella mia scuola là, tutti i bagni sono chiusi a chiave. Non si può uscire durante la lezione per andare al bagno. I bagni sono disponibili solamente quando siamo in ricreazione. Secondo me, questo è utile per imparare a controllarsi, perché nella vita non si può fare quello che si desidera quando lo si desidera. Nella vita bisogna aspettare per fare qualcosa.”
Ma che cosa è davvero meglio? Il qua o il là? “Non so cosa sia meglio: se essere così libero, di dire “devo andare al bagno” e restare là 20 minuti o se essere così controllato che quando qualcuno si sente male deve chiedere un permesso scritto al preside prima di andare solamente in infermeria.”
La libertà, la possibilità di dire no. Questa è l’amena Italia: “A scuola c’è stato sciopero. È affascinante, è affascinante come le persone qui resistono a coloro cui sono contrari. Con una forza calma e fortissima. Invece di essere volgari sono civili. Dicono cosa pensano semplicemente. Loro non sono arrabbiati, impazienti, sono calmi e forti. Questo per me è affascinante.”
E’ intrigante essere guardati, osservati, scrutati dagli alunni stranieri. Perchè ci fa capire, pur tra qualche liceità di troppo, l’affascinante bellezza di quella piccola grande cosa chiamata democrazia. E di una scuola democratica, l’unica che garantisce davvero la crescita dell’uomo e del cittadino.

SILVANA LA PORTA







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