Titoli di coda
 

di Mario Ajello
Qualcuno trova sexy la Gelmini. Sexy come un manico di scopa? Sexy come un calcolo renale? Sexy come l’estrazione di un molare? Sexy come una cernia surgelata? Sexy come una bolletta della luce? Sexy perché «bella, conturbante e, se mi consente, adiacente», per dirla alla Totò? Sexy come una pioggia acida? Sexy come una social card? Sexy come l’opposto di Jessica Rabbit? Sexy come un tornello? Sexy come un’Iva rincarata? Sexy come un brodino d’ospedale? Sexy come un’ora di ginnastica posturale? Sexy come un maccherone secco? Sexy come la versione bresciana, e dimagrita, della moglie di Breznev? Sexy come un dibattito sulla collocazione europea del Pd? Sexy come la «Corazzata Potemkin»? Sexy come ”zero zero sexy”? Macchè, «io fisicamente la adoro», «io la trovo davvero attraente», «a me pare bella ed erogena»: garantiscono alcuni web-adoratori della ministra. Uno, Marcopru82, va in estasi: «La Gelmini è veramente sexy! Ispira un sogno erotico...». Scusi lei, direbbe Woody Allen, «delira tutto il giorno o solo all’ora dei pasti?».