''Mare notte'' e Cèline
Data: Venerdì, 05 dicembre 2008 ore 15:28:14 CET
Argomento: Redazione


Da un plot serrato e visionario, dal quale si coglie il furore semantico di Bellomo nel tentativo riuscito di farci affezionare ai suoi personaggi, nasce la bellezza di questo romanzo che si assapora a sequenze, in un crescendo retorico coinvolgente dove anche i dialoghi hanno un funzione fondamentale per farci capire i profondi misteri del mare. E' nella capacità di descivere il mare che Bellomo si supera, un mare, il suo, che non fa da sfondo, ma anzi ti 'travolge'.
Per il personaggio principale della sua saga sul mare e gli uomini, Donatello Bellomo ha tratto ispirazione da Celine: Destouches e' infatti il nome dell'autore di 'Viaggio al termine della notte', il ''vero affresco narrativo'' del Novecento, la testimonianza - dice - ''di un secolo straordinario e feroce''. Cedric Destouches - spiega ancora Bellomo, ricorrendo questa volta a Joseph Conrad - e' ''marinaio di cuore, di mente'', uomo che mal si adatta alle regole di vita dei terricoli, eterno disadattato che trova il suo equilibrio solo nel rapporto inquieto e virile con il mare e le barche.
''Ho mescolato nella sua identita' - spiega Bellomo - tanti veri uomini di mare che ho conosciuto negli anni. E' una specie di archetipo marinaresco: britannico nel rigore, francese negli eccessi, e italiano nella sua passionalita' un po' guasconesca ma incantatrice''. Il plot di questo quarto libro - i precedenti sono 'L'ultima notte sul Normandie', 'L'uomo del cargo' (2005) e 'La donna della tempesta' - ruota attorno ai misteri celati dietro una misteriosa polena ripescata fortunosamente dalle acque dell'Atlantico. Accanto a Destouches il suo amico giornalista-velista al quale tocca il compito di narrare la storia di questa ''magica-maligna'' polena che raffigura una donna con un gatto e un mazzo di lavanda in mano.
Un enigma che risale al passato del vecchio comandante: gli anni dei giganti del mare, come l'Andrea Doria inghiottita dal mare al largo di Nantucket. Per Bellomo, e per il suo Destouches, e' l'Oceano - con i suoi porti, le sue barche, i suoi marinai di diverse epoche - lo scrigno di tutte le storie.
E la misteriosa polena non e' null'altro che un passpartout per svelare storie di amori e naufragi di questo mare: amori sordidi come quelli del guardiano del faro su cui pesa la responsabilita' del naufragio di un veliero; amori salvati dalle onde come quello tra la cantante dell'Andrea Doria e lo stesso Destouches; amori giovanili come quelli del giornalista-velista che ritrova nei tratti della polena una donna mai dimenticata. In realta' i protagonisti del libro sono tutti ''naufraghi'' di un amore e prigionieri di emozioni mai arrivate in porto. Ma su tutti loro emerge l'irriverente, carnale, indomabile Destouches. Sara' lui a svelare il vero mistero della polena che, a conti fatti, e' spesso il dilemma del marinaio: chi scegliere tra la donna e il mare?.
Con un lessico fiammeggiante e un ritmo scandito dal sax di Dexter Gordon e dal piano di Oscar Peterson, passioni e vendette s'intrecciano complici le location di Santa Margherita Ligure, Parigi e Verona, col predomino del buio sulla luce, nell'esaltazione della notte , evocando il 'Viaggio' dell'amato Cèline, scrittore di riferimento di Bellomo. E tra cine-contaminazioni e zoomate interiori, anche il titolo si potrebbe leggere come un omaggio alla settima arte, proprio come l'incipit tecnico di una sceneggiatura: esterno notte, mare notte.





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