''IL SOGNO'' DI JOHN DONNE
Data: Domenica, 30 novembre 2008 ore 08:32:54 CET
Argomento: Rassegna stampa


Il sogno

John Donne

 

Per nessun altro, amore, avrei spezzato

questo beato sogno.

Buon tema alla ragione,

troppo forte per la fantasia.

Fosti saggia a destarmi. E tuttavia

tu non spezzi il mio sogno, lo prolunghi.

Tu così vera che pensarti basta

per fare veri i sogni e le favole storia.

Entra fra queste braccia. Se ti parve

meglio per me non sognar tutto il sogno,

ora viviamo il resto.

 

Come il lampo o un bagliore di candela,

i tuoi occhi, non già il rumore, mi destarono.

Pure(giacchè ami il vero)

io ti credetti sulle prime un angelo.

Ma quando vidi che mi vedevi in cuore,

sapevi i miei pensieri oltre l’arte di un angelo,

quando sapesti il sogno, quando sapesti quando

la troppa gioia mi avrebbe destato e venisti,

confesso che profano

sarebbe stato crederti qualcos’altro da te.

 

Il venire, il restare ti rivelò: tu sola.

Ma ora il levarti mi fa dubitare

che tu non sia più tu.

Debole quell’amore di cui più forte è la paura,

e non è tutto spirito limpido e valoroso

se è misto di timore, di pudore, di onore.

Forse, come le torce che debbono esser pronte

sono accese e rispente, così tu tratti me.

Venisti per accendermi, vai per venire. Ed io

sognerò nuovamente

quella speranza, ma per non morire.







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