AGRIGENTO
Nei 70 istituti di
competenza della
Provincia solo in tre –
secondo quanto ha
assicurato l’assessore
provinciale Gaetano
Cani – sono stati
segnalati problemi.
Resta però il problema
dei fondi così come ha
detto lo stesso
assessore provinciale e
come ha rilevato lo
stesso ex provveditore
agli studi Nicolò
Lombardo che ha
comunque rassicurato
tutti: «I nostri ragazzi
non corrono rischi».
Ma è comunque la
situazione dell’edilizia
scolastica a
preoccupare. A Licata
e Sciacca vi sono
plessi, anche
elementari, ospitati in
conventi costruiti nel
medioevo.
DEBORAH ANNOLINO
CALTANISSETTA
In città e in provincia
nessun allarme sulle
condizioni delle scuole.
«Sono i dirigenti - dice
l’assessore provinciale
alla Pubblica Istruzione
Pietro Milano - che ci
segnalano eventuali
problemi in questo
settore. Siamo sempre
in contatto con loro ed
interveniamo se
necessario». Trenta gli
istituti superiori sul
territorio provinciale e
di competenza della
Provincia, tutti
monitorati. «Gli
interventi di
manutenzione vengono
fatti regolarmente - dice
il dirigente del settore
edilizia pubblica della
Provincia Regionale
architetto Giovanni
Lombardo - ed anche i
controlli strutturali sono
costanti».
ROSAMARIA LI VECCHI
CATANIA
Il terremoto di Santa
Venerina del 29 ottobre
2002 e la tragedia di
San Giuliano di Puglia
sono arrivate come una
sferzata. La rabbia e
l’angoscia delle
famiglie hanno spinto a
controlli a tappeto.
Secondo la Protezione
civile, da allora, nelle
scuole dell’obbligo
della provincia sono
stati fatti lavori per
oltre 27 milioni. Per i
137 edifici delle scuole
superiori, la Provincia,
negli ultimi 5 anni, ha
fatto interventi per 18
milioni, e ne ne ha
chiesti 158 per i
prossimi tre anni. Il
Comune, negli ultimi 4
anni, per i suoi 165
edifici ha speso 7-8
milioni e ne ha
programmati 15 per il
prossimo triennio
ENNA
Sono tante le scuole che
in provincia di Enna
meritano un
adeguamento in fatto di
sicurezza. In città
l’elementare «Neglia» da
anni ha chiuso palestra
ed auditorium per
problemi di stabilità, la
«De Amicis» ha il tetto
con amianto, la scuola
media Pascoli ha poche
uscite di sicurezza, la
media Garibaldi palestra
ed aule in cattive
condizioni, il liceo
Classico è chiuso per
lavori di ristrutturazione,
il liceo Psicopedagogico
aspetta da anni il
completamento di
un’ala. A Piazza
Armerina l’Istituto
Tecnico Industriale ha
un’ala chiusa da tempo.
A Nicosia la media
Alighieri ha problemi di
stabilità.
FLAVIO GUZZONE
MESSINA
Nella provincia
peloritana le
Amministrazioni
comunali e quella
provinciale non
seguono ormai da anni
una programmazione
organica ed ogni
intervento ha carattere
di precarietà e mira solo
a tamponare
l’emergenza del
momento. E’ notizia
recente che la Provincia
Regionale spende ogni
anno 2.662.501.84 €
per contratti di
locazione di immobili
(stipulati tra gli anni’80
e ’90) per sopperire alle
esigenze scolastiche del
territorio. Ma cosa si fa
per la messa in sicurezza
dei plessi? Di fatto, per
quanto ci risulta, assai
poco. Tutto è per lo più
affidato all’iniziativa dei
dirigenti scolastici.
STELLO VADALÀ
PALERMO
L’amministrazione
provinciale ha
realizzato un sistema
di monitoraggio sullo
stato di attuazione
degli interventi di
adeguamento alle
normative di sicurezza
delle scuole medie e
superiori. Su 140
immobili i cantieri
sono chiusi in 90
edifici. In altri 30 gli
interventi sono stati
parzialmente portati a
termine. Per 20 edifici
esistono i progetti ma
ancora non i soldi. La
Finanziaria del 2007 ha
fissato al 31 dicembre
2009 il nuovo termine
per completare gli
interventi. A questi
lavori si aggiungono
quelli finanziati
direttamente dalla
Provincia per quasi 9
milioni di euro.
ROBERTO VALGUARNERA
RAGUSA
Sia la Provincia regionale
di Ragusa che il Comune
hanno attivato una serie
di interventi per la
messa in sicurezza degli
istituti scolastici. La
situazione quindi non è
allarmante anche se in
alcuni istituti mancano
ancora i certificati di
agibilità e antincendio.
Questo però, spiegano i
tecnici, non significa che
si è davanti a scuole a
rischio. Più problemi
invece nelle scuole che
hanno sede negli edifici
storici e dunque
soggette a vincolo della
Soprintendenza. Al liceo
classico di Modica, ad
esempio, dove le aule
sono magari più piccole
di quanto previsto dalla
legge. Ma l’impossibilità
di abbattere alcuni muri
portanti non permette
altre soluzioni.
MICHELE BARBAGALLO
SIRACUSA
L’edilizia scolastica nella
provincia di Siracusa
varia seconda della zona.
La zona nord è quella
che sta meglio: le scuole
di Lentini, Carlentini e
Augusta sorgono in
edifici costruiti per
ospitare scuole. Augusta
ha pure una cittadella
degli studi. A Siracusa si
stanno costruendo, in
contrada Pizzuta, il
nuovo liceo Einaudi e
l’istituto professionale;
disastrosa la situazione
di Alberghiero e Nautico
che hanno bisogno di
una sede. Non è in
pericolo la sicurezza,
comunque. Si spendono
molti soldi per la messa
in sicurezza e per affitti:
perciò gli enti locali in
futuro vorrebbero usare
i fondi per la costruzione
di nuovi istituti e non
per tappare buchi.
MASSIMILIANO TORNEO
TRAPANI
Un quadro con luci e
ombre quello della
edilizia scolastica nel trapanese. Le
emergenze riguardano
le aree di Mazara,
Pantelleria e Marsala.
Qui al Classico la
sicurezza è messa a
rischio dalla non idonea
pavimentazione del
ballatoio. Interventi
anche all’Itc di via Fici,
agli Istituti tecnici di
Castellammare e
Calatafimi, al Classico di
Castelvetrano e al
Geometra di
Campobello dove vi
sono problemi di
infiltrazione. Capitolo a
parte per il Liceo
Classico del capoluogo.
Allo Ximenes, il trasloco
all’ex Comar per la
ristrutturazione, avverrà
nel fine settimana. Era
atteso da ottobre.
ANTONELLA VELLA
(da www.lasicilia.it)