Bertolaso: basta con queste vergogne «La tragedia di Rivoli non è purtroppo un caso isolato. Tutta colpa delle deroghe alla legge 626»
Data: Mercoledì, 26 novembre 2008 ore 19:07:10 CET
Argomento: Rassegna stampa


ROMA. La verità è che quello che è accaduto nel liceo di Rivoli, alle porte di Torino, «non è purtroppo un episodio isolato»: le scuole andrebbero «sistematicamente sottoposte a interventi strutturali di manutenzione straordinaria » per evitare tragedie come quella di Vito Scafidi. Da tecnico, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio e capo della Protezione civile, Guido Bertolaso non usa giri di parole per dire che l’unico modo per garantire la sicurezza negli istituti scolastici è investire soldi per l’edilizia e la messa a norma. Almeno 13 miliardi, se si vuole intervenire sulle 57 mila scuole pubbliche e private del Paese.

Ma Bertolaso, stavolta da politico, dice anche un’altra cosa: non è possibile dimenticare che strutture centrali ed enti locali di ogni colore politico e «all’unanimita» hanno prorogato, a colpi di decreti «di fine anno», il rinvio dell’applicazione anche nelle scuole della legge 626, quella sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Ed è «inaccettabile» nonchè «vergognoso» che la «legge madre» di tutte le norme per la sicurezza non sia applicata laddove «mandiamo i nostri figli a crescere», cioè nelle scuole che sono ovviamente dei luoghi di lavoro.

Una denuncia chiara su cui il «Parlamento deve intervenire con la massima attenzione», avviando «un serio programma di intervento e di prevenzione sulla base di quelli che sono gli elementi, i soldi, le procedure e le capacità di intervento del Paese». Nell’informativa alla Camera, Bertolaso sottolinea che da una prima valutazione è possibile escludere «un cedimento della struttura principale» che «non è crollata e non risulta apparentemente danneggiata».

«Sembra che il crollo – dice il responsabile di Via Ulpiano – sia stato causato dal cedimento di un controsoffitto pesante, del peso presumibilmente di 150 chili per metro quadro, ancorato alla struttura principale del solaio di copertura e alla tubazione metallica appesa al solaio». Il sottosegretario conferma inoltre che dalla settimana prossima riprenderanno le lezioni per gli studenti del Darwin, che saranno però ospitati in altri istituti in attesa che si concludano gli accertamenti.

La tragedia della scuola di Rivoli sarebbe potuta avvenire in altre centinaia di istituti, ammette però Bertolaso. «Le scuole andrebbero sottoposte a interventi di manutenzione straordinaria. Ed è di tutta evidenza come queste situazioni divengano ancora più pericolose e bisognose di interventi urgenti nelle zone del paese soggette a rischio sismico». Per ristrutturare le 57 mila scuole, servirebbero 13 miliardi di euro. «Uno sforzo economico non indifferente, difficilmente sostenibile». Dunque, la priorità è selezionare gli interventi più urgenti, quelli delle scuole nelle zone ad alto e altissimo rischio sismico, che già da soli richiedono quattro miliardi. A disposizione, spiega il sottosegretario, ci sono 250 milioni (legge 23/1996) per l’edilizia scolastica che hanno generato investimenti per 940 milioni; 500 milioni del piano straordinario approvato dopo il crollo della scuola di San Giuliano di Puglia e già in corso di spesa; 75 milioni a disposizione da subito per gli interventi di adeguamento sismico nelle 100 scuole ritenute più a rischio.

Resta il fatto che «bisogna utilizzare bene i finanziamenti che già ci sono» e semplificare le procedure «burocratiche e farraginose» per il loro utilizzo. Ma l’impegno massimo, prosegue il sottosegretario, deve servire per avviare un serio programma di prevenzione e cancellare la «vergogna» delle proroghe della 626. «Lo dobbiamo ai bambini di San Giuliano, a Vito, ai genitori – conclude –. Abbiamo tutte le potenzialità e le capacita per farlo e non possiamo perdere un’occasione importante che i nostri ragazzi non capirebbero e per la quale non ci perdonerebbero mai».

MATTEO GUIDELLI (da www.lasicilia.it)







Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-13110.html