VIOLENZA SULLE DONNE: OGGI LA GIORNATA INTERNAZIONALE
Data: Marted́, 25 novembre 2008 ore 23:33:58 CET
Argomento: Redazione


Un centro anti-violenza espone invece uno striscione con la scritta “La violenza sulle donne ha molte facce”, e le facce sono quelle dei ministri Brunetta, La Russa, Gelmini, Carfagna, Tremonti, Calderoli; del premier Berlusconi e di papa Ratzinger.
È partito da piazza della Repubblica diretto a piazza Navona, il corteo “in rosa” organizzato dalla Rete nazionale di femministe e lesbiche in vista della Giornata Mondiale per l'eliminazione delle violenza sulle donne, indetta per il 25 novembre.
Secondo un'indagine Istat dello scorso anno la violenza sulle donne riguarda in Italia quasi 7 milioni di persone. Le donne manifestano anche contro il ddl sulla prostituzione promosso dal ministro Carfagna e il decreto sulla scuola del ministro Gelmini. Lo striscione alla testa del corteo recita “Indecorose e libere”.
Elettra Deiana, ex deputata del Prc, si dice convinta che i tempi sono maturi per «riportare alla luce il grande tema della violenza sulle donne. Non tutti sanno che ogni 3 giorni una donna viene uccisa e che nella maggior parte dei casi succede all'interno delle famiglie a cura dei partner, dei fidanzati, dei mariti». I dati: 14 milioni di vittime
La Casa Internazionale delle Donne di Roma e di Bologna ha infatti diffuso, durante la manifestazione, lo studio da cui emergono questi dati; in particolare, nel 2007, sono 126 le donne uccise a causa delle violenze perpetrate dagli uomini. Tra questi, 44 sono i mariti, 11 i fidanzati o i conviventi, nove gli ex mariti e gli ex fidanzati, 10 i figli e 14 gli sconosciuti.

Non solo. Ben 2.077.000 donne per l'Istat sono state oggetto di stalking da parte di ex fidanzati o ex mariti, succubi di comportamenti persecutori (dalle telefonate agli appostamenti, dalle minacce alle e-mail) che impediscono loro di mettere definitivamente il punto ad una storia d'amore ormai finita. Il 25 novembre, si celebrerà la Giornata internazionale contro la violenza alle donne.

Contro un fenomeno che in Italia è ancora molto esteso (oltre 14 milioni le donne hanno subito violenza fisica, sessuale, psicologica nel corso della vita) e che si consuma, spesso, fra le mura domestiche domani, 22 novembre, la Rete nazionale di femministe e lesbiche scende in piazza a Roma: un corteo si snoderà lungo le vie del centro a partire dalle 14 da Piazza della Repubblica per giungere a Piazza Navona. L' obiettivo è di replicare il successo dello scorso anno quando scesero in piazza per l'occasione circa 150 mila manifestanti.

Dati allarmanti sul fenomeno giungono dall'Istat in un' elaborazione sugli ultimi dati disponibili. Fra questi: un milione e 400 mila donne, ossia il 6,6% delle italiane con età fra 16-70 anni, hanno subito violenza fisica e sessuale prima dei 16 anni. I responsabili sono i parenti (padri, nonni, zii). «Ma il fatto più grave - commenta Linda Laura Sabbadini, direttore centrale dell'Istat - è che a fronte di una maggioranza di violenze gravi da parte dei partner, solo il 7,3% delle violenze subito dal partner sono denunciate. Di queste, solo l'8% dei partner denunciati sono condannati.

I partner violenti condannati sono meno dell'1%, il che significa che la violenza del partner rimane sostanzialmente impunita». La violenza domestica ha ricadute nella vita quotidiana: il 6,1% delle donne si è dovuta astenere dalle normali attività quotidiane e il 5% si è dovuta assentare dal lavoro. L'assenza dal lavoro varia da un minimo di un giorno (2,6%) ad un massimo di 90 (2,4%); la quota maggiore (34,7%) è di una settimana. Il 10% ha fatto ricorso a farmaci o all'alcol, il 7% solo a farmaci. L'11,3% ha chiesto consulenze psicologiche.

Chi decide di separarsi è comunque una minoranza: quando la violenza è considerata molto grave dalla donna, la spinta ad andare via di casa è maggiore (28,1%), così se si associano violenze fisiche e sessuali (24,4%) o nei casi di stupri o tentati stupri (27,6%). Per il 51,4% delle donne che denunciano il partner di violenza c'è l'amara insoddisfazione del lavoro delle forze dell'ordine: lamentano poca serietà ed accoglienza nel prendere la denuncia (32,5%) ed una scarsa protezione (25,6%).

In occasione del 25 novembre, Telefono Rosa ha presentato una guida per la prevenzione delle violenze che sarà distribuito in 10 mila copie nei supermercati Coop della capitale. Ha anche rivolto un appello alle parlamentari per un'azione comune perchè sia approvata la legge che istituisce il reato di stalking. E dall'Onu giunge un chiaro messaggio: «occorre fare di più per dare esecuzione alle leggi esistenti e combattere l' impunità. Bisogna combattere atteggiamenti che tendono a perdonare, tollerare, giustificare o ignorare la violenza commessa contro le donne. E vanno aumentati gli stanziamenti finanziari a sostegno delle vittime e delle donne sopravvissute alla violenza».





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