Legambiente: in Italia 10.000 scuole a rischio
Data: Domenica, 23 novembre 2008 ore 17:34:43 CET
Argomento: Associazioni


Sono 10.000 le scuole di tutta Italia che dovrebbero essere sottoposte a urgenti interventi di manutenzione in quanto prive di svariati certificati, a partire da quello di agibilità statica, anche perché molti edifici (52,82%) sono stati costruiti prima del 1974, anno in cui fu promossa la legge 62 contenente provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche.

E' quanto emerge dal rapporto di Legambiente «Ecosistema scuola 2008». Alto, si legge nel rapporto, il numero di scuole (52,82%) costruite prima del 1974, cosa tanto più grave se si pensa che il 75,04% degli edifici si trova in zona ad alto rischio sismico. Nel complesso, meno della metà degli edifici scolastici ha goduto di interventi di cura negli ultimi cinque anni. Le scuole italiane che possiedono il certificato di agibilità statica (in Piemonte non ce l'ha il 62% degli istituti) sono poco più del 50%, quelle che hanno il certificato igienico-sanitario sono il 71,14% e di prevenzione incendi appena il 52,19%, anche se il dato è in miglioramento rispetto agli anni passati. Troppe, inoltre, sono ancora le scuole italiane che vivono in prossimità di zone inquinate e a rischio. Alta è anche la percentuale di scuole che si trovano vicino ad antenne cellulari ad emissione ›6 V/m, ad aree industriali (7,93%), a fonti di inquinamento acustico (2,63%) e a distributori di benzina (2,22%). Maggiore l'attenzione da parte delle amministrazioni sulla questione amianto, con conseguenti azioni di bonifica per confinare o coibentare questo materiale molto pericoloso. L'attenzione si rafforza anche per la questione radon.

Per quanto riguarda gli investimenti in edilizia scolastica, è il centro nord ad annoverare le scuole che investono di più: nella graduatoria stilata dal Legambiente sono in testa le scuole di Prato, seguita da Asti, Forlì, Livorno e Biella. Agli ultimi posti Catania, Sassari, Genova e Crotone. Torino è 24esima e mostra un «forte impegno a rendere le loro scuole più vivibili, sicure e culturalmente al passo con i tempi. Lo dimostrano - dice Legambiente - gli interventi sugli edifici torinesi avvenuti da 5 anni a questa parte per oltre l'80% di essi o il biologico per tutte le scuole della capitale, con la messa a disposizione dei ragazzi anche di macchinette snack a base di frutta di stagione». All'epoca, le amministrazioni provinciali, a cui compete la gestione delle scuole superiori, che risposero al questionario di Legambiente furono 51: dal campione preso in esame emerse che il 42,65% delle scuole necessita di interventi di manutenzione urgente (42,65%). Solo la metà degli edifici scolastici è in regola rispetto il possesso del certificato di agibilità statica (53,64%), e del certificato di agibilità igienico-sanitaria (51,34%), minore è la percentuale di quelli che possiedono anche il certificato di prevenzione incendi (25,97%). Il piano della sicurezza resta una centralità dell'organizzazione scolastica: la presenza di porte antipanico è dell'88,27%, le scale di sicurezza l'82,01%, le prove di evacuazione effettuate nell'82,97% dei casi e impianti elettrici a norma li troviamo nell'80,60% del campione.

REGIONI            Edifici con certificato di agibilità statica
Abruzzo     8,51%
Basilicata     100,00%
Calabria       35,34%
Campania  100,00%
Emilia Romagna    87,97%
Friuli Venezia Giulia 67,95%
Lazio 47,98%
Liguria   74,03%
Lombardia  31,38%
Marche         41,86%
Molise   100,00%
Piemonte    38,38%
Puglia     12,73%
Sardegna   100,00%
Sicilia  25,32%
Toscana   90,15%
Trentino Alto Adige 98,31%
Umbria      70,45%
Valle d'Aosta     100,00%
Veneto  65,09%

 

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