Studio europeo, l'Università italiana non brilla per modernità
Data: Sabato, 22 novembre 2008 ore 00:00:00 CET
Argomento: Redazione


Lisbon Council, atenei italiani non preparano i giovani ad affrontare la vita

Il rapporto mette nel mirino quasi tutti i Paesi che hanno un sistema educativo di stampo romano-germanico, tra cui l’Italia, che - si spiega - dovrebbero avere un’università «più aperta, più democratica e più facilmente accessibile per una più ampia fascia di popolazione». Proprio come avviene - si sottolinea - nei Paesi di cultura anglosassone e in quelli scandinavi.

Insomma, l’Italia - insieme ad Austria, Francia, Germania, Olanda, Spagna e anche alla Svizzera - dovrebbe «fare di più per avere un sistema universitario che venga realmente e più efficacemente incontro alle domande economiche e sociali di una moderna economia basata sulla conoscenza».

Questo vuol dire «più opportunità per i ragazzi» che devono essere messi in grado di ricevere un’educazione «in grado di affrontare le sfide economiche e sociali contemporanee». In particolare, gli atenei italiani stanno perdendo sempre più appeal nei confronti degli studenti stranieri, piazzandosi al dodicesimo posto nella classifica sulla capacità di attrazione. E sono al quattordicesimo posto per la capacità di essere un’istituzione di «apprendimento permanente».
Infine, se non proprio un «pezzo di carta», la laurea in Italia conta sempre ai fini del lavoro: il nostro Paese è infatti scivolato all’ottavo posto per la capacità del sistema educativo di formare laureati col profilo giusto rispetto alle richieste del mondo del lavoro
Da La Stampa





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