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giovedì 13 novembre 2008
Piano Razionalizzazione: Relazione del Governo alla
Camera
CAMERA DEI DEPUTATI - XVI
LEGISLATURA
Resoconto della VII Commissione permanente
(Cultura, scienza e istruzione)
VII Commissione - SOMMARIO - Giovedì 6 novembre
2008
Piano programmatico di interventi volti alla
razionalizzazione dell'utilizzo delle risorse umane e strumentali del
sistema scolastico.
(Atto n. 36).
RELAZIONE PRESENTATA DAL GOVERNO
Il Regolamento sul dimensionamento delle istituzioni
scolastiche reca le norme relative:
- al riconoscimento e al mantenimento dell'autonomia delle istituzioni
scolastiche;
- alla costituzione dei plessi scolastici (sezioni staccate, sedi
coordinate, eccetera).
I parametri sono quelli fissati dal decreto del
Presidente della Repubblica 233/98 per le scuole autonome e dal decreto
ministeriale 331/1998 per i plessi scolastici.
Il Regolamento tutela le scuole di montagna, quelle delle piccole isole e
delle località con lingue minoritarie.
Le Regioni e gli Enti locali hanno competenza esclusiva in materia di
dimensionamento.
Il dimensionamento costituisce adempimento importante in quanto attraverso
la razionale organizzazione della rete scolastica (scuole autonome e plessi)
si realizza un più corretto ed efficiente utilizzo del personale e delle
risorse.
Regolamento recante norme generali e profili
ordinamentali relativi alle scuole dell'infanzia, alle scuole primarie, alle
scuole secondarie di primo grado.
Per le scuole dell'infanzia
Sono
stati confermati i modelli orario esistenti e sono stati reintrodotti gli
anticipi previsti dalla riforma Moratti (compatibilmente con le risorse di
organico, iscrizione dei bambini di due anni e mezzo).
Non è prevista per la scuola dell'infanzia alcuna riduzione di posti, anzi
una espansione del servizio.
Per la scuola primaria:
Gli insegnamenti e le attività didattiche sono assicurati sempre e comunque
con docenti di interni; nessun educatore esterno, in forma privata o
appartenente a cooperative si prevede entri nella scuola.
I modelli possibili sono:
- 24 ore (docente unico);
- 27 ore (riforma Moratti senza l'aggiunta delle attività opzionali
facoltative);
sino a 30 ore con l'aggiunta di attività opzionali facoltative;
- 40 ore (tempo pieno).
Il tempo pieno è stato confermato nelle consistenze
attuali: 34.270 classi su 136.964 classi, con possibilità di ampliamento
utilizzando le economie derivanti dalla riduzione o eliminazione delle
compresenze o da altri risparmi (ad esempio dall'applicazione del modello
del maestro unico).
Il sostegno non subisce riduzioni rispetto alle previsioni della finanziaria
2008: tendenzialmente un docente ogni due alunni disabili.
Sono aumentati di 1 o 2 unità gli alunni per classe.
L'insegnamento delle lingue non subisce variazioni in diminuzione.
Per la secondaria di primo grado
L'orario settimanale delle lezioni passa dalle attuali 32 ore a 30 ore.
Gli insegnamenti di base conservano la loro consistenza oraria.
Il tempo prolungato viene conservato con il superamento delle compresenze.
Per il sostegno non è prevista alcuna riduzione.
SISTEMA DEI LICEI
La legge n. 40/2007 ha confermato il sistema dei licei,
previsto dal decreto legislativo n. 226/2005, ad eccezione di quello
economico e di quello tecnologico, che sono stati soppressi e sono confluiti
nell'istruzione tecnica.
Sono previste pertanto sei tipologie di licei, che, sempre ai sensi della
legge 40/2007, dovranno trovare attuazione dall'anno scolastico 2009/2010:
- Liceo Artistico (34 ore settimanali nel biennio e 35 ore nel triennio) con
tre indirizzi: arti figurative - architettura, design, ambiente -
audiovisivo, multimedia, scenografia;
- Liceo Classico (30 ore settimanali);
- Liceo Linguistico (30 ore settimanali);
- Liceo Musicale e Coreutico (32 ore settimanali) con due sezioni, una
musicale e una coreutica;
- Liceo Scientifico (30 ore settimanali);
- Liceo delle Scienze Umane (30 ore settimanali).
In tutti i licei si studia obbligatoriamente l'inglese
per 5 anni.
In tutti i licei (esclusi il classico e lo scientifico) si studia una
seconda lingua straniera.
Nel Liceo Artistico sono riuniti tutti gli indirizzi artistici e le
sperimentazioni attualmente esistenti.
Nel Liceo Classico vengono confermate le ore settimanali degli insegnamenti
caratterizzanti: italiano, latino e greco.
Nel Liceo Linguistico, di nuova istituzione, viene rafforzato lo studio
delle lingue straniere, con particolare riferimento alla terza lingua, che
inizia dal primo anno e non dal terzo, come attualmente avviene nel
corrispondente indirizzo di studio sperimentale.
Nel Liceo Musicale e Coreutico, di nuova istituzione, viene recepita la
struttura prevista dal decreto legislativo 226/2005 (riforma Moratti) e
viene privilegiata l'esecuzione strumentale e la pratica delle diverse
tecniche della danza.
Nel Liceo Scientifico è previsto lo studio del latino in tutti e cinque gli
anni e viene incrementato mediamente di 5 ore settimanali lo studio della
matematica e delle scienze.
Nel Liceo delle Scienze Umane confluiscono gli ex Licei Magistrali e le
sperimentazioni connesse. Viene confermato l'impianto prefigurato dalla
riforma Moratti.
RIORDINO DEGLI ISTITUTI TECNICI
Il sistema dell'istruzione Tecnico-Professionale è
disciplinato dalla legge n. 40/2007 (legge Fioroni), secondo la quale la
riforma dovrà decorrere dall'anno scolastico 2009/2010.
Lo schema del presente regolamento attuativo dell'articolo 64 si pone
pertanto in stretta sequenza con la legge 40/2007.
Premessa
Il suddetto schema di regolamento disciplina solo aspetti essenziali
dell'istruzione tecnica:
- nuovo profilo educativo, culturale e professionale degli istituti tecnici;
- impianto dei singoli indirizzi e relativi quadri orari;
- criteri essenziali per l'organizzazione;
- confluenza tra gli attuali e i nuovi ordinamenti.
Tutti gli altri aspetti saranno disciplinati in modo
più flessibile - nell'ottica di un coinvolgimento diretto delle scuole,
delle parti sociali, dei collegi e degli ordini professionali - con
successivi provvedimenti ministeriali, aventi carattere non regolamentare.
Obiettivi
Formare i giovani alle professioni tecniche molto richieste dal mondo del
lavoro nei settori strategici per l'economia del Paese. Gli indirizzi del
settore tecnologico puntano, in particolare, a sostenere il rilancio della
competitività delle imprese manifatturiere.
Identità
Superamento della licealizzazione degli istituti tecnici attraverso il
rafforzamento degli insegnamenti scientifici e tecnologici e la centralità
della didattica in laboratorio. Rafforzamento dello studio della lingua
inglese anche nelle discipline tecniche. Descrizione dei risultati di
apprendimento in termini di competenze, abilità e conoscenze secondo il
quadro europeo dei titoli e delle qualifiche (EQF), anche per favorirne la
spendibilità in ambito Ue.
Struttura
Indirizzi: gli istituti tecnici, nel nuovo impianto, sono compresi in
due settori e si articolano in undici indirizzi:
- settore economico:
1) Amministrazione, finanza e marketing;
2) Turismo;
- settore tecnologico:
1) Meccanica, Meccatronica ed Energia;
2) Trasporti e Logistica;
3) Elettronica ed Elettrotecnica;
4) Informatica e telecomunicazioni;
5) Grafica e Comunicazione;
6) Chimica, Materiali e Biotecnologie;
7) Tessile, Abbigliamento e Moda;
8) Agraria e agroindustria;
9) Costruzioni, Ambiente e Territorio.
Gli indirizzi suddetti comprendono tutti gli attuali
indirizzi dell'istruzione tecnica.
Monte ore: 1056 ore annue, corrispondente a 32 ore settimanali
(contro le attuali 35/36), articolato in un'area di istruzione generale
comune e un'area di indirizzo.
Durata e articolazione percorsi: quinquennale con scansione 2+2+1 con
primo biennio orientativo e il successivo triennio (2+1) per facilitare
l'ingresso nel mondo del lavoro e la prosecuzione degli studi.
Autonomia didattica: forte rafforzamento della quota di flessibilità
degli istituti tecnici: 20 per cento nel 1o biennio, 30 per cento
nel secondo biennio e 35 per cento nell'ultimo anno, secondo Linee Guida
nazionali che favoriscano le opzionalità, la flessibilità dei percorsi, le
transizioni tra canali formativi e le partnership a livello
territoriale.
Metodologie formative: potenziamento dei laboratori, dell'alternanza
scuola-lavoro tramite tirocini e stage.
Organizzazione
Nei singoli istituti: costituzione dei dipartimenti, per sostenere la
progettazione formativa e l'integrazione delle discipline; previsione di un
comitato tecnico-scientifico paritetico, composto da docenti ed esperti del
mondo del lavoro, delle professioni e della ricerca; costituzione
dell'ufficio tecnico per l'organizzazione funzionale dei laboratori.
A livello di sistema: costituzione del Comitato
nazionale per l'istruzione tecnica e professionale, articolato in
commissioni di settore, con compiti di consulenza e proposta per
l'aggiornamento permanente degli indirizzi degli istituti tecnici.
Misure nazionali
Informazione/formazione del personale scolastico sui contenuti della
riforma.
Campagna di informazione per i giovani e le famiglie in relazione alle
iscrizioni alle classi prime per l'anno scolastico 2009/2010.
Monitoraggio sulla progressiva attuazione delle innovazioni introdotte.
Confluenza degli attuali istituti tecnici nei nuovi
ordinamenti.
La relativa tabella è stata predisposta in modo da superare l'attuale
frammentazione dei percorsi degli istituti tecnici, senza pregiudicarne le
vocazioni, anche con riferimento alle sperimentazioni più consolidate.
(fonte: Camera dei Deputati)