GLI EFFETTI DEI TAGLI E DEL DECRETO BRUNETTA - Precari storici: niente contratto
Data: Domenica, 16 novembre 2008 ore 10:26:39 CET
Argomento: Rassegna stampa


I circa 130 docenti precari che non hanno ottenuto, almeno fino adesso, il rinnovo del contratto per l’anno scolastico in corso sono ormai alla ricerca di supplenze temporanee. Ci riferiamo in particolare a coloro che occupano i primi posti delle graduatorie di istituto. Ovviamente, ottenere una supplenza temporanea non può costituire rassicurazione per il supplente che con un contratto fino al termine delle attività didattiche, pur permanendo nella condizione di precarietà, avrebbe raggiunto una maggiore tranquillità. Qualcuno più fortunato potrebbe ottenere un incarico di maggiore durata per la sostituzione di una docente che si è assentata per gravidanza.

Purtroppo, la maggior parte dei non nominati è rimasta a spasso considerato che, come abbiamo rilevato in altra occasione, a seguito del provvedimento Brunetta, i congedi si sono ridotti del cinquanta per cento rispetto al decorso anno scolastico. Ci diceva a tal proposito un docente di ruolo che in quest’anno mettersi in congedo ,anche per un malessere che non prevede il riposo assoluto, bisognerà rimanere a casa per l’intera giornata in quanto le effettuazione delle visite fiscali sono state estese con la sola esclusione dell’ora di pranzo.

Ovviamente, queste misure restrittive hanno fatto diminuire le assenze del personale di tutte le amministrazione siciliane, pertanto, ci riferiamo nel settore della scuola, non è facile ottenere una supplenza, tranne per i migliori graduati , i quali, se non vi fossero stati i tanti tagli, come abbiamo rilevato, avrebbero continuato ad avere l’incarico annuale. Molti di questi docenti rimasti a spasso, dopo i tanti incontri che si sono avuti nei mesi scorsi, organizzati dall’Mpa, e dalle varie sigle sindacali, promesse di interessamento anche dell’on. Pizza, sottosegretario alla Pi, nel recente incontro che si è tenuto a Catania, credevano che il loro problema occupazionale si sarebbe risolto in pochi giorni, cioè con l’arrivo dei tanti attesi altri posti.

Invece, fino adesso, dopo ben due mesi dall’inizio del nuovo anno scolastico, a ridosso della valutazione trimestrale degli alunni (in quelle scuole in cui i collegi dei docenti hanno deliberato gli scrutini trimestrali e non quadrimestrali), non si è avuta alcuna risposta, per cui i precari con diversi anni di servizio, anziché rimanere a spasso, stanno optando per le supplenze brevi.

E’ superfluo stare a rilevare che se non si dovesse cambiare rotta, la situazione si aggraverà sempre di più dal momento che con il taglio in Sicilia di altri 15000 posti nel prossimo triennio, circa 3500 a Catania, anche il precariato storico potrà esser toccato, pertanto, docenti che hanno dato tutto per far funzionare la scuola di Stato, raggiungendo sedi distanti centinaia di chilometri dalla loro residenza, con famiglia a carico, potrebbe trovarsi senza lavoro.

MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)







Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-12971.html