ANCHE IL MIUR CERTIFICA IL SUCCESSO DELLO SCIOPERO: DOCENTI AL 70 %
Data: Giovedì, 13 novembre 2008 ore 00:05:00 CET
Argomento: Comunicati


Anche il Miur certifica il successo dello sciopero
Di Menna: serve atto di responsabilità
Il Governo convochi i sindacati e avvii il confronto

Ancora incerti gli assetti della scuola nel 2009:
 suggeriamo di spostare la data delle pre-iscrizioni per dare certezze alle famiglie
 e permettere le opportune attività di orientamento delle scuole

Anche il ministero con i suoi dati conferma il successo dello sciopero della scuola del 30 ottobre.

Dirigenti: 29,27% (3.081 su 10.527)
 Insegnanti: 67,94% (544.000 su 801.000)
 Personale educativo : 40,9% (1.089 su 2.661)
 Personale Ata: 49,37% (117.652 su 238.326)
 Ravenna la città con la punta massima di adesione: 81%

I lavoratori della scuola hanno diritto di avere dal Governo un atto di responsabilità.

 Il Governo convochi i sindacati e metta in agenda l’avvio del confronto.
 Le nostre rivendicazioni sono tutte sindacali - spiega Massimo Di Menna – e sono chiare e concrete: la valorizzazione professionale del personale, il confronto di merito sui decreti attuativi e sui regolamenti, le tutele per il personale precario, l’organizzazione del lavoro e gli organici.

 Lo sciopero ha rappresentato – ribadisce il segretario della Uil Scuola – il forte disagio che vivono i lavoratori della scuola e la pressante richiesta che per innovare e favorire la qualità della scuola pubblica non si può decidere ‘in solitudine’, senza il coinvolgimento di chi ogni giorno nella scuola ci lavora.

 Per quanto riguarda poi la questione degli assetti ordinamentali – continua Di Menna – siamo ancora senza un preciso quadro di riferimento. Riceviamo molte telefonate da parte di insegnanti, dirigenti scolastici, genitori che dovranno iscrivere i figli al ciclo di studi successivo, perché non sanno quale sarà l’assetto, nel prossimo anno scolastico, delle prime classi nei vari ordini di scuola. Si sta aggiungendo confusione ad incertezza e preoccupazione.

 Va aperto un confronto chiaro e concreto. Suggeriamo di spostare la data delle pre-iscrizioni per dare certezze alle famiglie e agli studenti e permettere decisioni e delibere da parte delle scuole che debbono presentare i piani dell’offerta formativa e per consentire un efficace orientamento degli studenti da parte di scuole e insegnanti.






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