Insegnanti
di sostegno, poche chiamate le assenze dei titolari sono diminuite. Molti
docenti precari di sostegno si recano continuamente presso l’ufficio scolastico
provinciale per chiedere notizie sui nuovi posti, che, purtroppo, come abbiamo
rilevano tante volte, ancora non arrivano. Qualcuno ha chiesto informazioni in
merito persino alla segreteria del nostro giornale.
Purtroppo, a tutt’oggi nulla di nuovo, per cui
un centinaio di precari che non hanno avuto
rinnovato il contratto annuale continueranno
a rimanere nella lista dei disoccupati e, forse, lo
rimarranno per tutto l’anno, sperano solo nelle
chiamate delle scuole per la sostituzione dei
docenti assenti.
Anche in quest’ultimo caso, però, la situazione
non si presenta favorevole per gli aspiranti
supplenti in quanto si registra una diminuzione
delle assenze e, conseguentemente, una
contrazione della necessità di ricorrere alle
chiamate. Sarebbe opportuno conoscere i risultati
degli interventi attuati recentemente dai
vari politici considerato che le uniche possibilità
di sperare per altri posti di sostegno rimangono
collegate alla volontà politica sulla
cui risposta positiva sono in molti a confidare.
Senza dubbio, a causa dei tagli, in molti istituti
vi sono classi superaffollate con molti alunni
disabili che frequentano senza il docente
specializzato, con tutte le conseguenze che ne
derivano dal punto di vista didattico e sociale,
oltre, naturalmente, ai precari che quest’anno
non hanno avuto rinnovato il posto di lavoro e
che ora sono in preda alla disperazione. E fra
questi, ricordiamolo, ci sono molti padri di famiglia.
MARIO CASTRO (da
www.lasicilia.it)