BIDELLA A 70 ANNI: IL SOGNO DURA SOLO UN GIORNO
Data: Venerd́, 07 novembre 2008 ore 20:22:50 CET
Argomento: Comunicati


REGGIO CALABRIA (5 novembre) - Ha atteso 35 anni prima di ricevere il primo conferimento di supplenza temporanea di collaboratrice scolastica. L'episodio è accaduto a Reggio Calabria e la protagostina - così come riferisce stamani la Gazzetta del Sud - è una donna di 70 anni. Nel 1973 la donna presentò domanda per avere un incarico in una scuola. E il mese scorso, la settantenne si è vista recapitare una lettera con la quale le si affidava una supplenza temporanea. Lei si è presentata a scuola ma, dopo un giorno e mezzo di servizio, le è stato comunicato che avendo superato l'età per poter lavorare nella pubblica amministrazione doveva tornarsene a casa.

Dopo aver appreso la notizia la donna ha imprecato inizialmente contro il destino ma, dopo qualche giorno ha deciso di lasciarsi alle spalle la vicenda. Nella sua abitazione della zona sud di Reggio Calabria la settantenne ripercorre con simpatia la storia della sua vita e ricorda che se il conferimento fosse arrivato negli anni della sua gioventù sarebbe stato più utile.

Il messaggero.com

 

Bidella a 70 anni, il sogno dura solo un giorno
di A.G.
La donna di Reggio Calabria viene chiamata per una supplenza breve dopo 35 anni di attesa, ma dopo 24 ore, quando la segreteria del personale scolastico si accorge che ha superato il massimo dell’età consentita, viene sollevata dall’incarico. Uno scherzo del destino favorito dai complessi regolamenti della scuola.

Attende per metà della sua vita una supplenza da collaboratrice scolastica: poi quando la chiamata arriva, a settanta anni compiuti, accetta l’incarico; ma dopo un giorno, quando la segreteria del personale scolastico si accorge che ha superato il massimo dell’età consentita, viene sollevata dall’incarico.
L’incredibile storia arriva da Reggio Calabria, dove l’ormai anziana donna non avrebbe mai immaginato di ricevere solo nel 2008 l’offerta di lavoro la cui domanda era stata fatta nel lontano 1973. Invece la chiamata è arrivata il mese scorso: un telegramma tardivo ma che non lascia spazio ad indugi. E' tutto vero. La signora, nel frattempo diventata nonna, è convocata per le 7,30 del giorno 8 ottobre al liceo scientifico Alessandro Volta di via Modena per il conferimento della supplenza temporanea di collaboratore scolastico dall'8 al 31 ottobre 2008. La donna ci pensa un po' ma poi si convince: perchè disistere dall'opportunità visto che la salute regge e in famiglia uno stipendio serve sempre?
“È stato magnifico – ha raccontato la donna a Gazzetta del Sud - sono stata accolta con affetto da tutti, dai ragazzi ai professori, al personale della segreteria, dove ho compilato la scheda con tutte le mie generalità, e della presidenza. Il primo giorno è stato da favola". Poi la doccia fredda: "Il secondo giorno sono stata chiamata in segreteria dove mi hanno contestato di non avere detto che avevo 70 anni. Ho replicato che avevo scritto tutto nella scheda compilata il giorno prima. Mi son sentita dire che alla mia età non potevo più prestare servizio nella pubblica amministrazione".
Inutile dire quanto ci sia rimasta male. Ma il micidiale cocktail di burocrazia e complessi regolamenti della scuola ci hanno abituato che questi strani scherzi del destino non sono poi una rarità. Certo, però, è anche vero che prima di convocare un cittadino bisognerebbe trovare il sistema per accertarsi che sia in possesso almeno dei requisiti minimi.
 
06/11/2008







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