L'onda non si ferma tra proteste e notti bianche
Data: Giovedì, 06 novembre 2008 ore 19:37:41 CET Argomento: Rassegna stampa
Domani (7 novembre) in
diverse città (tra cui Catania, Roma, Napoli,
Firenze, Siena, Genova e Bari) "gli studenti scenderanno di nuovo in
piazza per ribadire la proprie contrarietà allo smantellamento della
scuola e dell'università pubbliche messo in atto dal governo
Berlusconi" annuncia l'Unione degli studenti in una nota. Nella
capitale studenti universitari e delle scuole superiori daranno vita a
tre distinti cortei che confluiranno a piazza Venezia.
Nonostante la definitiva conversione in legge del decreto 137, le
mobilitazioni studentesche continuano. E mentre il Consiglio dei
ministri vara le linee guida sulla riforma dell'università notti
bianche, autogestioni, lezioni all'aperto, manifestazioni e cortei sono
all'ordine del giorno di numerose scuole e atenei italiani. A Torino
gli studenti hanno distribuito volantini davanti alla Fiat, a Firenze
Sabina Guzzanti ha tenuto una lezione in piazza davanti a duemila
studenti incitandoli ad andare avanti: "Continuate finché non avrete
ottenuto ciò che volete, state uniti e non stancatevi: hanno paura di
voi".
Lo sciopero di venerdì 14. Intanto gli studenti si
preparano per
la manifestazione di venerdì 14 novembre quando, prosegue l'Uds,
"scenderemo in piazza a Roma in occasione dello sciopero generale
dell'Università e della Ricerca, convinti come siamo che la battaglia
per una conoscenza di tutti e per tutti passi attraverso l'unità di
studenti medi e universitari con tutti i soggetti che si sono
mobilitati in questo mese (genitori, docenti, ricercatori..)".
"Io voglio sapere".
E non finisce qui. "Il 17 novembre è da anni la data di mobilitazione
internazionale degli studenti, per il diritto allo studio e la
liberazione dei saperi - prosegue la nota dell'Unione degli studenti -
quest'anno costruiremo una settimana intera di agitazioni nelle scuole,
per costruire dal basso una scuola e una società diverse, con lo slogan
'Io voglio sapere': si parlerà di precarietà, di diritti civili, di
ambiente, di pace, di didattica, di liberazione della conoscenza dalla
privatizzazione del mercato".
La protesta dei rettori del Sud. Da
Palermo parte un cartello di università del Sud che chiedono pari
condizioni per competere con quelle del Centro-Nord e dicono no
all'ipotesi che i tagli della riforma Gelmini finiscano per penalizzare
indiscriminatamente atenei che risiedono in territori economicamente e
socialmente deboli. I rettori delle Università di Palermo, Roberto
Lagalla; della Kore di Enna, Salvo Andò; di Messina, Francesco
Tomasello; della II Università di Napoli, Francesco Rossi; della
Mediterranea di Reggio Calabria, Massimo Giovannini, si sono uniti per
far sentire la loro voce e hanno chiesto un quadro di parametri di
valutazione certi per evitare disparità. La protesta anti-riforma,
intanto, è arrivata all'interno della Sala Gialla di Palazzo dei
Normanni, con un'irruzione di un gruppo di studenti che hanno issato
uno striscione con la scritta "Fuori le aziende dalle Università".
Notte bianca a Brera. L'ex
chiesa sconsacrata di San Carpoforo, ora sede di un dipartimento
dell'Accademia di Brera, è il luogo scelto dagli studenti per la notte
bianca di stasera, un'iniziativa organizzata dal collettivo AutArt, in
cui "ciò che interessa è la libera circolazione di idee e contenuti,
non la circolazione di denaro". Gli studenti in mobilitazione contro i
provvedimenti del governo si preparano alla lunga serata e al corteo di
domani, "con diversi blocchi di studio in cui verrà fermato il traffico
raggiungerà piazza Duomo dove insieme agli studenti degli altri atenei
si assisterà a numerose lezioni all'aperto".
A Messina assemblee e
occupazioni.
Prosegue anche a Messina l'onda del no alla riforma dell'istruzione
alla vigilia del corteo di protesta di domani. Mentre all'università
continuano le assemblee di facoltà, oggi a Veterinaria, a Scienze della
Formazione e Medicina, nelle scuole si parla di autogestione e, in
qualche caso, di occupazione. Molte sono state le richieste ai presidi
delle scuole di Messina e provincia di ore a disposizione per parlare
della legge Gelmini e pianificare la "battaglia". I lavoratori della
ricerca, questa mattina, si sono riuniti in assemblea al Cnr in
preparazione dello sciopero nazionale del 14 novembre.
La Repubblica - 6
novembre 2008
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