''NOI PRECARI DELLA SCUOLA NE ABBIAMO LE TASCHE PIENE DI QUESTO ANDAZZO''
Data: Marted́, 04 novembre 2008 ore 16:02:38 CET
Argomento: Opinioni


PROBLEMI DEI PRECARI."
Non vogliamo sentire altro, qui i media hanno rivoltato la frittata ognuno a modo proprio, in base alla corrente politica.
C'è gente che lavora nella scuola da 15 anni e non ha in mano neanche un posto di lavoro.
Pensate alle assunzioni di precari nelle Poste, nel settore metalmeccanico, adesso nell'Alitalia: tutti si sistemano in una posizione stabile di assunzione con contratto a TEMPO INDETERMINATO.
Ma perchè noi no? Cosa bisogna fare per avere il nostro meritato posto di lavoro?
La domanda che vorrei porre a qualche ministro è: "Ma suo figlio, dove va a scuola?" Di certo non ha frequentato le scuole pubbliche. Sappiamo benissimo, che la maggior parte frequenta istituti d'elite, dove si pagano delle rette mensili alte e che naturalmente vengono incentivati con dei soldi dati dallo Stato. Perchè se la prende con noi della scuola pubblica? Iniziamo col togliere le grosse fette che date a queste scuole, bloccate tutte quelle personcine che lavorano come insegnanti all'interno di queste istituzioni, sono proprio loro, quelle che rompono le scatole ai precari storici della scuola, ogni anno non si presentano alle convocazioni, snobbano le persone che fanno ore di fila davanti ai provveditorati per prendere le famose cattedre a tempo determinato ma, all'atto delle assunzioni a tempo indeterminato, come per magia spuntano come funghi e ... tiè fregati. A marzo, a quanto pare, si rifaranno le domande per gli incarichi da supplente e per le "immissioni in ruolo", ma perchè le fanno? Per fregarci del tempo a rovellarci in quale scuola fare la domanda? Per fregarci denaro, visto che la maggior parte invia attraverso raccomandata A/R? Per illuderci di qualcosa che non avverrà mai? Siamo stufi di tutto questo andazzo. Ne abbiamo le scatole piene.
 
SEBASTIANO CONSOLI






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