LA SCUOLA DEI TAGLI
Data: Martedì, 04 novembre 2008 ore 10:13:14 CET
Argomento: Rassegna stampa


Il Centrosinistra, dopo lo sciopero generale della scuola del 30 ottobre, ha proposto un referendum abrogativo o il ricorso alla Corte Costituzionale o di chiedere alle Regioni di non attuare alcune norme del decreto 137 del ministro Gelmini che ha avuto pure il merito, dopo Berlinguer, di riunire tutti i sindacati.

Ci rendiamo conto che è una alternativa politica possibile per dare risposte alla soppressione del modulo alle elementari, ma sarebbe di poca rilevanza se venisse trascurata la legge 6 agosto 2008, n. 133, pubblicata nella Gazzetta ufficiale del 21 agosto.

Il punto centrale sta infatti lì, perché anche negli altri ordini si cancellano posti a partire dal 2009/10. Nella secondaria di primo grado scompare l’insegnamento di tecnologia, si accorpano le cattedre di lettere, si limita il tempo prolungato e si innalza il rapporto alunni/insegnanti. Stesso discorso nella secondaria di secondo grado dove si ricondurranno tutte le cattedre a 18 ore, si rivedranno i curricoli, saranno razionalizzati gli organici dei corsi serali e innalzato il rapporto alunni/docenti, a parte la forte riduzione del personale Ata. Se infatti si legge la finanziaria del 6 agosto tutti i discorsi relativi alla cattiva informazione o alle truffe ideologiche perdono di sostanza perché vi è pure allegata una tabella coi tagli da effettuarsi fino al 2012.

E di fronte a tale scelta del Governo è giusto chiedersi: i tagli previsti hanno un obiettivo educativo e didattico adeguato per migliorare le competenze dei ragazzi oppure hanno altri scopi?

Nello specifico sarebbe pure opportuno chiedere se portare da 36 a 32 ore a settimana il monte ore nei Tecnici e nei Professionali corrisponde a un progetto pedagogico scientifico o è solamente di tipo finanziario? E ancora: quali discipline verranno sacrificate? E perché proprio quelle? E quali conseguenze ciò può portare? Stesso discorso per i Licei dove il monte ore settimanale passa da 32 a 30: si taglieranno ore di latino? Oppure? E perché?

Che la scuola abbia bisogno di una riforma forte e seria è fatto acclarato, ma è pure certo che la formazione del cosiddetto capitale umano passa attraverso il coinvolgimento e il confronto universale degli esperti, come fece Gentile che però era filosofo e pensatore e non avvocato con una migrante abilitazione.

PASQUALE ALMIRANTE (da www.lasicilia.it)







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