SCUOLA: IL DOPO SCIOPERO PONE PIU' PROBLEMI DELLO SCIOPERO
Data: Marted́, 04 novembre 2008 ore 00:05:00 CET
Argomento: Comunicati


da TUTTOSCUOLA

 Il dopo sciopero pone più problemi dello sciopero


 Questa volta i dati sulla partecipazione del personale della scuola allo sciopero del 30 ottobre 2008 non sono troppo distanti: 70-80% per i sindacati, 57-60% per il Ministero dell'istruzione (a differenza di quelli riguardanti il numero dei partecipanti alla manifestazione di Roma: un milione per gli organizzatori, 100.000 per la Questura).

 Si è trattato comunque di una delle più massicce iniziative di protesta svoltesi a Roma negli ultimi anni, e probabilmente della più affollata in assoluto per quanto riguarda la politica scolastica, più ancora di quella che travolse il ministro Berlinguer nel febbraio del 2000. Ma con una differenza sostanziale: nel 2000 lo sciopero fu in gran parte spontaneo e categoriale (i sindacati scuola CGIL, CISL, UIL e SNALS non vi parteciparono), mentre quello di giovedì 30 ottobre, promosso dalle quattro citate organizzazioni, più la Gilda degli insegnanti e Unicobas, ha avuto un forte riscontro sociale, extracategoriale, da parte di studenti universitari, genitori (e perfino alunni della scuola primaria), ricercatori, politici dell'opposizione parlamentare e militanti della ex "sinistra radicale", tutti mobilitati a vario titolo non tanto contro il "decreto Gelmini", approvato in via definitiva il giorno prima, quanto contro i tagli contenuti nella manovra finanziaria del governo (legge 133 del 6 agosto 2008).

 Se dal punto di vista politico la manifestazione del 30 è servita ad aggregare un vasto e variegato fronte antigovernativo, ponendosi in qualche misura in continuità con la manifestazione del PD del 25 ottobre, non altrettanto si può dire dal punto di vista sindacale. Sono ormai molti i tavoli e i temi sui quali emergono divergenze tra i sindacati confederali. Se il governo aprirà uno spazio di contrattazione, le strade della CISL e della UIL da una parte, e quella della CGIL dall'altra potrebbero tornare a divergere.
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