IL SINDACALISTA SI LAMENTA DELL'IGNORANZA DELLA GELMINI…MA POI



In questi giorni ci sono state, nella nostra provincia, varie riunioni in cui alcuni sindacalisti hanno spiegato le funeste conseguenze della riforma Gelmini al fine di invitare allo sciopero tutto il personale della scuola. Niente di strano. Più si è informati, meglio si capisce la situazione attuale e soprattutto quella futura. Solo che c’è anche chi predica bene e razzola male. Cioè prima se la prende con la Gelmini e poi ne combina una anche lui.
Dunque un sindacalista raccontava al folto pubblico i danni della gestione di Mariastella e naturalmente, in un tentativo di denigrazione globale, non poteva non definirla anche ignorante. Al Senato, infatti, il ministro, pur provenendo da studi classici, ha letto egìda invece che égida, dimostrando che i discorsi le vengono semplicemente scritti da qualcuno. Ecco che politici abbiamo, continua il sindacalista, gente che è lì per rappresentarci e invece non conosce la lingua italiana. Vergogna! Vergogna! Vergogna!
Come ci si può fidare di un ministro del genere?
A questo punto l’illustre relatore fa un gesto conclusivo, allarga le braccia e dice: “Comunque non dilunghiamoci. Non siamo qui per sottolineare l’ignoranza del ministro, ma per vedere il da farsi.”
Tutti pendono dalle sue labbra, quand’egli afferma: “D’ora in poi sarò breve e…coinciso.”
Coinciso. Inciso con. Non conciso, no, suona male in italiano. Tanto quanto égida. Chi non ha peccato…scagli la prima pietra.

SILVANA LA PORTA