''OGGI IO SCIOPERO: ECCO LE MIE MOTIVAZIONI''
Data: Giovedì, 30 ottobre 2008 ore 00:05:00 CET
Argomento: Opinioni


“OGGI IO SCIOPERO: ECCO LE MIE MOTIVAZIONI”

Oggi, come tanti altri colleghi, io ho deciso di scioperare. Non perché sono a sinistra, amante delle folle agitate. No, non è per questo. E nemmeno perchè non condivido in toto l’analisi dell’attuale situazione della scuola italiana del ministro Gelmini. Tanta parte della disamina ha infatti un suo fondamento. La scuola italiana è stata per anni terreno di nessuno, oggetto di  sprechi e macchina crea precari ad esclusivo interesse dei sindacati, ingordi di tesserati. Come in tanti altri settori della nostra bella Italia, tutti hanno avuto il loro gioco affinchè la qualità non avesse valore e si creassero tanti e tanti posti di lavoro. Per tutti a tutti i costi.
Su questo sono d’accordo. Ma oggi mi sento di scioperare. Perché non mi è piaciuta la modalità di risposta a questa disamina. E perché questa modalità non deve essere perpetuata. Non si può e non si deve decidere su un settore così delicato e così importante come la scuola, a forza di decreti legge. Ma che facciamo, scherziamo? Invece di intraprendere, come speravo, una riforma condivisa e ragionata della scuola, si procede d’improvviso in modo farraginoso e impositivo, dicendo che la scuola è troppo sfasciata e va cambiata. Va cambiata tagliando, cari signori, o investendo su di essa? Non capite che sulla scuola, anche eliminati gli sprechi, bisogna investire ingenti risorse affinchè diventi al passo coi tempi e ricca di insegnanti motivati e felici di andare al lavoro?
Altro che la scuola adesso cambia, cara Gelmini. Con questi provvedimenti non cambierà nulla. La nostra scuola, quella moribonda che tutti conosciamo, sarà più povera, e sempre più brutta. Questa non è una riforma, è un taglio. Non ci serviva.Per questo oggi sciopero. E anche per un altro motivo. Perché non mi va che tanti miei amici precari, che so validi e preparati, dal prossimo anno resteranno a casa. Oggi diamo loro una mano d’aiuto. Perché noi siamo più fortunati. Ma non dobbiamo dimenticarli. Buono e sentito sciopero a tutti.

SILVANA LA PORTA






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