''NOI PRECARI SIAMO I FILI D'ERBA CHE SOFFRONO QUANDO COMBATTONO GLI ELEFANTI''
Data: Mercoledì, 29 ottobre 2008 ore 00:05:00 CET
Argomento: Opinioni


Esimio Presidente della Repubblica, sono un insegnante precario della scuola primaria, abilitato anche nalla scuola dell'infanzia, come educatore nei convitti e nelle classi di concorso A058 - A060 della scuola superiore. Ho investito tante energie per poter entrare nel mondo della scuola. Finalmente circa cinque anni fa, dopo il dottorato di ricerca,   le scuole mi chiamano per fare il maestro: con entusiasmo e fiducia ho lasciato il lavoro che facevo per seguire questa mia "vocazione". Con non pochi sacrifici, ho fatto il supplente per quattro anni girando per le scuole della provincia, accumulando punteggio, entusiasmandomi sempre più in attesa di un contratto a tempo indeterminato. Adesso tutto è crollato. A 47 anni mi ritrovo disoccupato deluso e disorientato, davanti al telefono ad aspettare ancora una chiamata che forse non arriverà più... costretto a ricominciare daccapo a cercare un nuovo lavoro. La prego, non permetta che siano i più deboli a soffrire e pagare le conseguenze di questi interventi politici che coinvolgono la scuola. Come docente, padre di famiglia e soprattutto cittadino italiano le chiedo di fermare lo smantellamento della scuola statale ad opera del Decreto Legge 137.
In fede N. S.






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