I PRECARI rifiutano qualsiasi taglio alla scuola
Data: Martedì, 28 ottobre 2008 ore 18:36:30 CET Argomento: Associazioni
Abrogare
l’art. 64 della legge 133/08
Il
Presidente del Consiglio Berlusconi ha dichiarato che non ci saranno
licenziamenti nella scuola, ma il piano programmatico di attuazione
dell’art. 64 della legge 133/08 prevede i seguenti tagli:
Personale Docente
Anno
scolastico | 2009/10 | 2010/11 | 2011/12 | TOTALE | Decreto
Legge | 32.105 | 15.560 | 19.676 | 67.341 | Finanziaria
2008 | 10.000 | 10.000 | | 20.000 | Totale | 42.105 | 25.560 | 19.676 | 87.341 |
Personale ATA
Anno
scolastico | 2009/10 | 2010/11 | 2011/12 | TOTALE | Decreto
Legge | 14.167 | 14.167 | 14.167 | 42.500 | Finanziaria
2008 | 1.000 | 1.000 | | 2.000 | Totale | 15.167 | 15.167 | 14.167 | 44.500 |
In
che modo il miracolo dei tagli senza licenziamenti è realizzabile? Semplice:
cancellando le cattedre assegnate ogni anno ai docenti precari.
Il
messaggio del Governo è chiaro: saremo noi precari a subire la mannaia
dei tagli. Lavoratori che da anni contribuiscono con enormi sacrifici
al funzionamento della scuola statale italiana saranno espulsi dal
sistema semplicemente non rinnovando i contratti. Che cosa è questo se
non licenziamento? Non tutti sanno che il precariato ha costituito
negli anni la forma ordinaria di reclutamento nella scuola italiana. Con
gli attuali tagli una parte consistente degli insegnanti precari verrà
estromessa dall’insegnamento; un’altra parte dovrà elemosinare a vita
uno stipendio sempre più scarnificato dalle scuole private, un salario
che, già oggi, è ai limiti della sussistenza; un’altra parte ancora
vedrà l’assunzione in ruolo come una prospettiva lontanissima. Per
anni i vari governi ci hanno educato ad essere i precari del domani in
nome di una flessibilità patinata di ottime prospettive future; adesso
che la nostra precarietà minaccia di trasformarsi in disoccupazione è
giunto il momento di rivendicare la trasformazione delle cattedre a
tempo determinato in cattedre a tempo indeterminato e, per raggiungere
quest’obiettivo, è imprescindibile escludere qualsiasi prospettiva di
tagli dalla scuola pubblica. L’abolizione totale
dell’articolo 64 è la ragione fondamentale della NOSTRA ADESIONE ALLO
SCIOPERO DEL 30 OTTOBRE. Per questa ragione richiamiamo gli insegnanti
precari, e non, ad aderire al nostro spezzone che sarà presente alla
manifestazione.
APPUNTAMENTO
GIOVEDI’ 30 OTTOBRE ORE 8,30 PIAZZA
DELLA REPUBBLICA ANGOLO CON IL MC DONALD’S
Movimento
Insegnanti Precari - Roma
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